Originariamente inviata da
Godel
Io ho ucciso il mio cane perchè malato, per non farlo soffrire, tanto non aveva speranza. Perchè devo considerare un figlio come quel cane? Il valore della vita di tuo figlio è la stessa che ha un qualsiasi animale che viene soppresso perchè malformato, perchè malato?
La vita di un uomo è qualcosa che deve essere indipendente dal valore degli altri, anche se questa vita sarà una vita di sofferenza. Perchè se così non è, allora non esiste un criterio che permetta obiettivamente di decidere quando è giusto o meno terminare una vita.
Ti senti in grado in definirlo tu quel criterio?
Un ateo deve vedere la vita di un uomo come quella di un animale della propria specie. E' giusto che possa decidere di porre fine alla vita di un individuo della sua specie, anche se è suo figlio. Un credente vede la vita di un altro uomo come qualcosa che non viene dalla semplice unione di due cellule sessuali; e i diritti che può vantare su questa vita non sono gli stessi che vanta Dio.
E' inutile che tu faccia certi accostamenti, se sei atea accetta la morte di tuo figlio come un animale della tua specie; ed accetta la morte di un individuo Down o malato o povero come semplice livellamento selettivo della nostra specie.
Tu nelle foto dei bambini che hai postato ci vedi delle vite misere, meritevoli di morire prima di venire alla luce; io ci vedo dei piccoli individui che non hanno avuto la fortuna che ho io o che hai tu. E la loro condizione sfortunata per me non merita di essere cessata quando ancora sono feti, ma merita il doppio dell'affetto che si può provare per chi non ha quelle gravi malformazioni.
Ma se non lo prova una madre questo affetto, chi deve provarlo? Da quando l'amore di un genitore è diventato proporzionale alla stato di salute del figlio?
Quando ti liberi di tuo figlio abortendo non lo privi solo del suo diritto alla vita, una vita che può essere sofferenza per una malformazione, ma che può essere sofferenza anche senza maflormazioni; ma lo privi del diritto che ogni figlio dovrebbe avere di essere amato. E chi ti dice che la vita di un bambino Down, maflormato, o malato, non possa essere più splendente della vita di un figlio di successo, uno sportivo un politico, un figlio che diventa una star del cinema o dello spettacolo, uno dei tanti stronzi che brulicano su questo mondo.
Un figlio non lo compri al supermercato e te lo scegli, sano e bello, intelligente e simpatico; un figlio è tuo figlio, nato dall'unione di due persone che si spera siano legate da qualcosa di più di una scopata. E merita amore.
Se non la pensate così allora evitate di farne di figli; trovatevi un simulatore di madre e padre al pc e giocate a quello, invece di mettere al mondo una vita che non intendete accettare ed amare per quello che è.