Originariamente inviata da
Abel Balbo
Bisognerebbe anche considerare la diversa condizione psicologica in cui si trovavano i due. Il comandante della nave era consapevole di aver fatto una ca22ata e un danno enormi. Che sia stato un cagasotto è indubitabile, nel paragone tra i due il resto è tutto da verificare; per esempio chi ci dice che a parti invertite, una volta commeso l'errore umano che ha portato la nave incontro agli scogli, i morti non avessero potuto essere 200 invece di 20...
Toni di strafottenza in Schettino non li ho avvertiti, semmai i balbettiii tipici di chi sa di averla fatta grossa. Il comandante di terra, se fosse stato davvero così competente (e quindi autorevole) avrebbe dovuto rassicurare Schettino ormai in tilt e cercare di rimetterlo in condizioni tali da poter ritornare a essere utile. Anche perché dopo tutte le sue sparate boriose (io la faccio di qui, io la faccio di là, vada di su, vada di giù) che cosa ha ottenuto da un punto di vista pratico?
A me è sembrato l'intervento tipico di chi non sa come ca22o fare a metterci una pezza e non trova di meglio che ufficializzare uno scarico di responsabilità sottolineando chi sia il colpevole di tutto (tanto è vero che afferma a Schettino che sta registrando la telefonata). Probabilmente se avesse avuto in mano le redini della situazione, anche il suo atteggiamento sarebbe stato più pacato ed è proprio per questo che non mi è piaciuto, preferisco coloro che si adoperano per risolvere i problemi a quelli che per prima cosa vogliono puntualizzare chi li ha creati.