Maleducate?
Abel hai una minima nozione di cosa significhi operare sotto forte stress?
Secondo te la chiamata sarebbe dovuta essere del tipo "Salve comandante, sono De Falco, senta potrebbe gentilmente, senza fretta, fare un salto a bordo della nave e farmi un rapporto della situazione? Se è buio non si spaventi, adesso arrivo li e le tengo la mano."
Ma ce la fai? Non è sentirsi dio, è solo avere le palle e la freddezza per gestire una situazione di emergenza con i minuti contati.
Anzi, De Falco ti assicuro è stato anche piuttosto morbido.
Scusa Peperin@ ma un intervento di questo genere da una persona che lavora sugli aerei mi lascia alquanto allibito.
Dovresti sapere meglio di me che se il comandante dice, la rotta è questa.... è quella e punto.
Rido perchè il tuo commento è stato ridicolo, ed era la palesazione del fatto che tu non abbia una neppur minima idea del significato di scala gerarchica.
E che nonostante abbia sprecato tempo e parole per spiegare in breve come ci si debba comportare in un caso del genere tu ancora adesso non l'hai capito.
Sei tu che devi deciderti a capire.
Il comandante resta comandante della nave= ha l'obbligo di restare a bordo e coordinare l'evaquazione..... il suo ruolo resta però SUBORDINATO (cerca su un dizionario) a quello del comandante delle operazioni di soccorso (in quanto è lui ha coordinare i mezzi da terra/ mare / aerei... essendo l'unico ad avere il quadro completo della situzione).E con questo credo di avero ripetuto per la millesima volta.
Alitalia credo sia meglio lasciarla perdere.... non centra nulla e hai gia le idee abbastanza confuse.
Certo che uno come te avrebbe dovuto fare il servizio militare..... quello che ha fatto De Falco credo sia nulla in confronto a quello che avrebbe fatto un qualsiasi ufficiale di inquadramento !
Comunque ti reputavo una persona abbastanza diversa.... alla luce di quello che stai dicendo in questo topic trovo che il tuo sia un mettersi contro a priori.
Quello che io voglio dire è che nella cabina di comando, non c'è solo il comandante, e se il comandante fissa la rotta per scagliarsi contro una isola, non penso che gli altri accettano senza obbiettare.
Ora, se ciò è accaduto per una distrazione del comandante, mi chiedo: perché gli altri non hanno fatto niente per evitarlo?
Mi è difficile spiegarti quello che voglio dire.
Hai ragione che è il comandante che decide la rotta e il co-pilota ad esempio non ha voce in capitolo.
Ma se nella nave ci sono tutte le strumentazioni adeguate per analizzare il fondo, la presenza di eventuali rocce, scogli o quanto altro, e il comandante si è distratto o non c'era, ci sarà qualcuno altro che visionerà questi strumenti?!?
Questi strumenti che ci stanno a fare dentro una nave se poi nessuno è lì a controllarli?
Intendevo dire questo, se mi sono fatta capire adesso.
Spunta qualche altro retroscena:
Bravate, donne, vino o gare d'abilit
Il punto è che probabilmente nessuno sapeva di quello scoglio.... e di conseguenza tutti erano del parere che la manovra si potesse tranquillamente fare.
Sicuramente a bordo la strumentazione c'è.... quindi o i segnali di pericolo sono stati ignorati, o evidentemente si sono accorti dell'ostacolo ma non c'era un tempo utile per una manovra correttiva.
Far virare una nave di 300 metri e con quel peso, non è una cosa semplice e rapida.... basta anche un breve margine d'errore o un ritardo nell'esecuzione per determinare il fallimento.
Io dovevo fare una crociera di 10giorni proprio sulla Concordia a Pasqua.. Era tutto gia prenotato da mesi..
Comunque grazie al cielo non erano troppo lontani dalla costa e se ne sono salvati molti