Premesso che io come tutti disapprovo il comportamento di Schettino così come quello di chiunque altro che dopo aver provocato un guaio si defila anziché prodigarsi per quel che può a ripararlo, ripeto che 'sto De Falco mi sta sulle balle per come si è posto nella telefonata con Schettino.
Schettino è un civile ed essendo contro ogni senso del dovere sbarcato dalla nave non ne è più nemmeno il comandante.
De Falco fa bene a chiedere la collaborazione di Schettino, fa bene a metterlo in guardia sui guai in cui si sta mettendo, ma non è lui che dovrà giudicarlo, forse è questo che perdi di vista. Quindi quando lo minaccia dicendogli "IO le faccio passare dei guai" mi diventa antipatico; non mi sarebbe stato antipatico se avesse detto: "Sappia che io sono tenuto a riferire il suo comportamento e questo la metterà nei guai", il senso era lo stesso ma dalle parole usate si capisce con che tipo di persona si ha a che fare. Quando dico che De Falco mi sta sul ca22o allora, non è per la questione della nave, ma perché da essa intuisco che è uno che non mi piace. Anche perché se vuole fare l'ufficiale d'inquadramento, come dici tu, lo facesse coi militari suoi sottoposti.
Se poi tu confondi questo con un tentativo di difesa di Schettino, è un pregiudizio e un problema tuo.
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Se poi m'è concesso un fuori tema, scusa se te lo dico, ma ti stai comportando un po' come lui, De Falco... ti immagino in alta uniforme, stivali lucidi e tacchi uniti, gambe immobili e mai ai fianchi e col dorso ciondolante che dici:
"E con questo credo di avero ripetuto per la millesima volta
oppure:
"devi deciderti a capire.
Io dico: ma non sarebbe meglio rimanere sullo stesso piano del proprio interlocutore?
Non offenderti, ma a me sembra di parlare con un autistico.
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Che situazione dovrei avere sotto controllo ?
La mia era una semplice constatazione, data dal fatto che trattando un argomento di cui tu non hai la benchè minima cognizione di causa, dopo 4 pagine in cui ho dettagliatamente, ampiamente e ripetutamente spiegato le dinamiche che hanno portato De Falco ad assumere quel comportamento (giudicato da te come arrogante) ma che secondo me rapportato alla gravità dei fatti rimane fin troppo pacato.... tu ti ostini a rimanere sulle tue posizioni per semplice partito preso, come se finora non avessi parlato.... allora mi prendo la libertà di paragonarti ad un autistico, dato che le mie parole non ti hanno nemmeno sfiorato e non le hai nemmeno prese in considerazione.
Sono venuto qui per confrontarmi e parlare.... sei liberissimo di rimanere dell'idea che De Falco sia uno stronzo.
A me poco importa.
Intravedo un rischio potenziale, in certe riflessioni che sento sui media o per la strada, che Schettino venga perdonato dell'immensa cazzata compiuta, quantomeno dall'opinione pubblica.
Inconsciamente ci sentiamo portati a difendere colui che è apparso in mondovisione come un campione della coglioneria italiana; da un parte, per una questione d'orgoglio:facciamo fatica ad ammettere che un nostro compatriota possa essere tanto coglione, e vorremmo tanto trovare argomenti per far rimangiare ai tedeschi tutto quello che stanno dicendo di noi in seguito a questo affare; dall'altra, perché lo sentiamo vicino, i suoi difetti (pressapochismo, celodurismo seguito da profonda vigliaccheria e mancanza di nerbo) sono in buona misura quelli di tutti noi. Aggiungiamo anche a questo la nostra innata tendenza ad immedesimarci e a compatire la vittima, che in questo caso è Schettino ovviamente, non i tredici poveracci senza volto né visibilità mediatica che Schettino ha mandato al padreterno.
Sento quindi spuntare fuori argomentazioni traditrici del tipo "Sì ma se non avesse portato la nave all'incaglio sarebbero morti tutti" oppure "Sì ma è colpa anche della compagnia, che sapeva e non ha fatto niente, anzi, ha incoraggiato". Queste sono due verità (oddio, è ancora tutto da dimostrare che sia stato lui a portare la nave in terra) che nulla tolgono alla sua colpa: lui quelle 4400 persone non è che non doveva salvarle, è che non doveva proprio metterle a rischio.
Non ho detto che De Falco sia stato uno stronzo, ho detto che mi sta sul ca22o. Non è la stessa cosa. Non ho mai criticato il suo lavoro e non ho mai difeso Schettino, che ritengo un verme per essersi dato lasciando migliaia di persone in un pericolo da lui provocato.
Quello che però perdi di vista è che le tue argomentazioni nulla hanno a che vedere con quanto io ho affermato. Io condivido tutte le considerazioni tecniche che hai fatto sull'accaduto, ma se poi un tizio mi sta antipatico, mi resta antipatico, è tutto un altro argomento.
Sarebbe come se nel post che ho aperto di Totti, dove metto in evidenza tutti i suoi successi sportivi, tu intervenissi e mi dicessi, come per altro è accaduto: "A me Totti mi sta antipatico". Io potrei mettermi lì ad annoverare tutte le sue prodezze calcistiche, il cucchiaio, il colpo di tacco e via dicendo... ma sarei fuoi argomentazione, perché l'essere così bravo a giocare a pallone non toglierebbe a te il diritto di sentirlo antipatico.
Sarebbe diverso se ci soffermassimo invece sul motivo dell'antipatia. Io per esempio ti ho detto che mi sta antipatico per l'aggressività che mostra e perché minaccia l'altro di metterlo nei guai. Tu mi rispondi che è un militare e i militari devono comportarsi così... va bene, è il tuo parere, ma a me non piace che un militare si comporti così con un civile e se lo facesse con me lo metterei a posto. Schettino non lo mette a posto perché in quel momento si sente in difetto ( e ci mancherebbe altro che non si sentisse in difetto!), ma questo non cambia il mio parere sui modi di De Falco.
Poi - ripeto - io a Schettino perdono tutto, perché tutti possiamo fare una cavolata, tranne il fatto che ritengo gravissimo di non essersi adoperato al massimo per mettere in salvo le persone che gli erano state affidate in mare e questo è fuori discussione e nulla ha a che vedere con il mio giudizio su come s'è posto De Falco.
Le simpatie son simpatie... se te sta in culo amen, viviamo lo stesso!