Porto Santo Stefano, 14 gen. - Sono una cinquantina le persone che erano a bordo della Costa Concordia e che mancano all'appello. Le autorita' pero' invitano a non considerarle 'disperse' e sottolineano che il bilancio ufficiale del naufragio della nave da crociera è di 3 morti e 14 feriti. A Porto Santo Stefano sono state sbarcate 4.179 persone delle 4.229 che si trovavano a bordo. Lo ha affermato il capo ufficio relazioni esterne delle Capitanerie di porto, il Capitano di Fregata Filippo Marini, sottolineando che si tratta ancora di un dato provvisorio e che altri passeggeri e membri dell'equipaggio sono stati evacuati in elicottero e altri devono ancora arrivare. Il Capitano di Fregata ha confermato il bilancio di tre morti i cui cadaveri sono arrivati questa mattina a Porto Santo Stefano. Per fornire un numero di dispersi "dobbiamo aspettare che si chiudano i conti". Marini ha spiegato che per capire le cause dell'incidente "bisogna aspettare l'esito di due inchieste che sono state aperte, una penale, l'altra amministrativa". L'unica certezza è che si è aperta una falla ed è entrata acqua a bordo della nave, che si è inclinata.
"Il comandante ha, quindi, portato rapidamente la nave verso la costa" dell'isola del Giglio, ha spiegato Marini, "e in questo modo, grazie anche alle buone condizioni del tempo, ha favorito l'evacuazione dei passeggeri".
AGI.it - Affonda la Costa Concordia, 3 morti 70 persone mancano all'appello
Un'altra buona notizia per l'Italia. La Costa dà lavoro a migliaia di persone, se si diffonde la psicosi da Titanic rischiamo di averle tutte sul marciapiede.