Penso che finalmente Elaine e Loller abbiano centrato il punto: è facile essere felici senza soldi quando non ci sono spese (se non quelle voluttuarie), e vi assicuro che posso dirlo perché lo sono da molti anni.
Poi però quando si inizia a fare progetti, vi assicuro che affitto e bollette non si pagano con l'aria, e nemmeno con un lavoro da cameriere nel fine settimana.
Io penso che i modi per guadagnare quello che basta per una vita dignitosa ci sono (non sarò mai ricca e non me ne frega niente, avessi voluto esserlo avrei fatto altre scelte nella vita), a volte però comportano anche rinunce difficili e sacrifici. Io vivo all'estero, in un posto che non mi piace granché, lontana da tutti i miei affetti... ma purtroppo in questo momento è così.
Proprio perché siamo in un momento di difficoltà, se si vuole costruire qualcosa assieme (convivenza, matrimonio, famiglia) serve che tutti e due si impegnino al massimo.
Forse quando ho detto che i soldi contano in un rapporto qualcuno ha pensato che volessi andare in crociera tutti gli anni oppure comprare pellicce e gioielli, ma il punto è che all'età che ho ora non accetterei più una relazione che non sta andando da nessuna parte, per cui se non vuoi fare progetti assieme; o se vuoi farli ma non hai i soldi per pagare una parte di affitto e bollette, né hai alcuna intenzione di impegnarti per guadagnarli, c'è poco che posso fare. Non sono nella posizione economica di mantenere nessuno purtroppo
EDIT: quoto pure Jean qui sopra, esattamente. L'infatuazione è istinto, una relazione invece è una serie di scelte che si portano avanti ogni giorno: i sentimenti sono importanti, ma sinceramente anche fossi infatuatissima di un serial killer (o di un nullafacente, per stare in topic), penso che propenderei per seguire la ragione e darmela a gambe.
Non lo so, forse sono io ad essere sbagliata, ma io non ho bisogno di un uomo. Tra i miei progetti di vita non rientra avere una famiglia, sposarmi e vivere felice e contenta con due figli, possibilmente un maschio e una femmina. E' una cosa che potrebbe succedere, certo, ma non rientra tra i miei obiettivi. Se succede bene, se non succede bene lo stesso. Di sicuro non inizio a farmi pare per non avere nessuno accanto.
Quello che volevo dire con la frase "l'amore è istinto", è che per me non può nascere nulla se non sono abbastanza presa da qualcuno. Non cerco il tizio con una buona posizione, come non cerco il panettiere, semplicemente perchè io non cerco. E non comprendo i discorsi "questo lo scarto perchè non guadagna abbastanza" "quest'altro lo rifiuto perchè non è laureato", semplicemente perchè quando si tratta di scegliere di sicuro non penso a queste cose ma al fatto di stare bene con l'altra persona.
La prima fase, quella istintuale, quella che ti prende dentro, io la chiamo innamoramento. Dura qualche mese, a volte di più, ed è "casuale", non una scelta.
La seconda fase, l'amore vero e proprio dal mio punto di vista, è la SCELTA di stare con quella persona anche dopo che è finita la prima fase.
La scelta è fondamentale, ed è inutile dire il contrario..
P.s. questo non significa che non ci sia più la sensazione d'innamoramento anche dopo, ma solo che si accompagna ad una scelta vera e propria.
Sì, ok, il fatto che ho detto che vorrei un ragazzo che abbia un lavoro non significa che non posso vivere senza un uomo, non capisco dove sia l'implicazione.
Solo che, nel momento in cui la relazione ce l'ho, vorrei (se tutt'e due abbiamo intenzioni serie, naturalmente) poter fare delle scelte insieme a lui.
Tristezza senza limiti.
Da come parli mi sembri una di quelle tipe che mollano i ragazzi magari spiegandolo così: ''era una brava persona, divertente, intelligente, mi ha fatto stare bene ma non era ambizioso e io vorrei un uomo di carriera''
Do un consiglio spassionato alle donne come voi: ESTINGUETEVI! DISINTEGRATEVI!
Però c'è una cosa da elogiare: siete sincere. Lo apprezzo, chiedevo questo.
Ah, l'amore non è scelta. Il sentimento si prova all'inizio, ma anche dopo. Chi dice che dopo l'inizio, l'amore è una scelta, allora non sa cos'è l'amore vero.
Se tu ami davvero una persona, la ami per quello che è. Se è un operaio che gli va bene essere operaio, lo ami anche se è operaio e gli va bene essere operaio. Se la abbandoni per questo, sei una brutta persona e non sai cosa vuol dire amare.
Comunque la discussione sta prendendo una piega molto sbagliata, all'inizio era decisamente meglio.
Sono d'accordo con la prima parte del post (un operaio non è per forza una persona che "si accontenta", non vedo perché dovrebbe esserlo).
Non con questa: quindi se il ragazzo di cui mi sono infatuata è un criminale, un nazista o un disonesto va bene così; devo amarlo lo stesso?
Ripeto che il discorso non si applica a mestieri o professioni, visto che non c'è alcun disonore né alcun danno nell'essere un operaio, un saldatore o un domatore di ippopotami del circo Orfei.