Non è così, almeno dal mio punto di vista. Non si tratta di origine, ma di residenza.
Un buon punto di partenza sono questi due documenti:
http://www.bancaditalia.it/pubblicaz...intesi_672.pdf
e un relativo articolo:
Tecnica della Scuola
Se ne deduce che ci sia una forte mobilità degli insegnanti cosa che, sappiamo un po' tutti per esperienza personale, non è di grande aiuto alla crescita scolastica degli alunni.
Mobilità che ha, tra le sue cause, anche il fatto che
Ecco il punto.per entrare in ruolo i docenti si spostano di Comune e spesso anche di Regione per poi, nel corso degli anni, tentare di avvicinarsi nella propria zona d’origine.
Bisognerebbe trovare il modo [non chiedermi come ] di incentivare l'assunzione direttamente nella regione di residenza, senza bisogno di doversi trasferire temporaneamente e precariamente.
Non so se hai conoscenze nella scuola, mia madre ci lavora, e conosce parecchi insegnanti (e alcuni del personale ATA), che sono saliti al nord perchè hanno trovato posto qua, ma venivano per tipo neanche un anno intero, per poi tornare giù. Non mi sembra il massimo, ne per gli studenti (che si trovano a cambiare professori ogni anno), ne tantomeno per la situazione stessa dell'insegnante.
Per quanto riguarda lo scambio culturale non so cosa intendi. Non pensi ti riferissi a questo, comunque io sarei per valorizzare la cultura locale, certo senza stravolgere l'insegnamento, ma ritengo che far sapere ai ragazzi quale sia la storia del proprio territorio sia una cosa importante.