WARNING: potrebbe anche contenere ironia
Ecco il Patto segreto stipulato – molti - anni fa tra Bossi e Berlusconi, tratto da un discorso pronunciato dal senatùr in uno scantinato di Pontida. Trovato per caso dalla donna delle pulizie nel cestino della carta e per anni creduto un canovaccio della commedia dell’arte.
“Cittadini della Padania! E’ il vostro segretario che vi parla. Noi siamo gente di poche parole; anzi: noi abbiamo una parola sola, come dimostra la storia degli ultimi anni. Il Governo italiano, Roma ladrona, ancora una volta sta tentando di mettercelo là dove non batte il sole (con tanta pace di quei faccia di cu*o che dicono che io sono volgare e non parlo l’italiano col retto!).
Berlusconi m’ha detto: “Portami i voti per farmi vincere le elezioni e io ti devolvo la Padania, con dentro solo i negri che vi servono e vi regalo le vostre tasse”.
Quel fascista del Fini mi faceva un po’ schifo, ma, come disse un noto re scozzese: ‘Edimburgo val bene una messa’ (poi dopo dicono che sono gnorante!).
Noi siamo andati al Governo solo per quello: prima la devoluscion e poi la secessione. A noi del conflitto di interessi, delle collisioni con la mafia e di quelle altre stronzate lì ce ne frega un’ostia (Borghezio, ci va o no la postrofo?): tutte troiate dei comunisti per mantenere il regime di Roma ladrona sui liberi popoli del Nord.
Adesso che è ora di riscuotere, quelli là cominciano a fare i difficili, a fare i ‘sottili di stinco’. Ma non hanno ancora capito bene con chi hanno a che fare: loro pensano che siamo rimasti quattro gatti, ma adesso c’abbiamo duro anche lo zoccolo!
O mi danno:
1. federalismo fiscale subito, massimo entro il 2010;
2. devoluscion quasi subito, massimo entro il 2030;
3. secessione appena dopo, massimo entro il 2050;
4. pensione sociale a 1.500 euro per tutti coloro che non dichiarano redditi (artigiani, liberi professionisti, industriali, commercianti);
5. aumento progressivo delle tasse per i produttori di reddito (operai, impiegati, negri, marocchini in genere).
6. obbligo dell’insegnamento della lingua della Padania, dopo che l’avremo inventata;
7. sostituzione di tutte le ‘via Roma’, con ‘via Milan’ o ‘via Inter’;
8. sostituzione dell’Inno di Mameli con il canto patriottico: “A noter ciochetù
ghe pias ol vi bù
ol cafè co’ la grapa, la dona dei oter.
Viva la lega di ciochetù’”.
Se non verranno rispettati questi punti fondamentali e imprescindibili (ostia, se l’è longa!) del programma segreto concordato prima delle elezioni con il sciur Silvio, noi ce ne andremo fuori dalle balle e lasceremo il governo senza Maroni, così il ministero dei wafer andrà a put*ane e una squadra di muratori bergamaschi in una notte tirerà su il muro a nord del Po, nuovo simbolo della Grande Padania (GraPa).
E se Fini non sarà d’accordo con noi, noi sposteremo i confini, con Fini o senza.
La Lega non arretra, i confini sì!
Siamo entrati in un governo di colazione, ma non di magna magna.
I nostri soldi devono restare a noi, perché meglio arricchire i ladri locali che quelli terroni.
Berlusca, sei avvertito: o ci dai la devoluscion o, se ti tiri indietro, ti ritrovi nel c*lo lo zoccolo duro della Lega (e poi dicono che noi nordici non siamo spiritosi!).