Intervento del presidente della Camera al Salone del libro di Francoforte
Frecciata a Berlusconi: "L'immagine dell'Italia non dipende solo dai media"
Giustizia, Fini frena i berluscones
"No ai pm sotto altri poteri"
"Sì alle riforme istituzionali, ma a larga maggioranza"
FRANCOFORTE -Nuovo stop di Fini a Berlusconi. "Un conto è la separazione delle carriere dei magistrati, un altro è che il pm sia sottoposto ad altri poteri se non a quello dell'ordine giudiziario", dice il presidente della Camera, proprio nei giorni in cui il Pdl di stretta osservanza berlusconiana rilancia le sue riforme sulla giustizia. Non solo. Dall'ex leader di An arriva anche un'altra implicita frecciata a Berlusconi: "Immagine dell'Italia non dipende solo dai media".
La riforma della giustizia - Fini non evita le domande sulla riforma della giustizia. "Staremo agli atti", dice il presidente della Camera. "Ma - avverte - è essenziale il rispetto della Cosituzione, specie nella parte in cui afferma l'assoluta indipendenza della magistratura". Tradotto: no ai pubblici ministeri sottoposti ad altri poteri.
L'auspicio per un confronto civile - Un confronto sereno e civile tra le parti politiche. E' il messaggio lanciato dal presidente della Camera secondo cui "oggi ci sono le condizioni per un confronto sereno e civile". Un'opportunità storica da cogliere attraverso "una proposta di alto profilo civile". Messaggi neanche tanto in codice contro i toni alterati del discorso pubblico italiano. Per Fini "la dialettica politica deve fondarsi su un solido ancoraggio culturale e morale", unico antitodo alla "polemica astiosa, diseducativa fine a se stessa".
Le riforme - Il presidente della Camera insiste poi sulla necessità di riforme il più possibile condivise. E parla dell'art.138 della Costituzione, lo stesso invocato dalla Corte Costituzionale per la bocciatura del Lodo Alfano. Una procedura che "non è stata prevista per caso dai padri costituenti", mentre l'esperienza recente ha dimostrato che "quando una maggioranza dà corso ad una riforma solo sulla base dei voti di cui dispone in Parlamento compie un'operazione legittima costituzionalmente, ma che può presentare inconvenienti di tipo politico".
La replica del gruppo Pdl. "Condivido senz'altro l'auspicio del presidente della Camera a un lavoro comune in Parlamento per approvare riforme importanti con una larga maggioranza. - replica il vice capogruppo del Pdl alla Camera, Osvaldo Napoli - Condivido con alcune precisazioni: la 'larga maggioranza' non può diventare
conditio sine qua non; apprezzo gli auspici di Fini come presidente della Camera, ma non comprendo le sue prese di posizione preventive sulla riforma del ruolo del pm: vorrei conoscere il pensiero politico di Fini nelle sedi di partito e non nelle sue vesti di Presidente della Camera".