Ho accennato alla Russia perchè i politologi parlano di "democrazia autoritaria" per la Russia...ad esempio putin ha vinto con dei plebisciti...stranamente la sera delle elezioni i capi-partito dei partiti contro putin sn stati arrestati...tutto qui.
Fortunatamente ci sono persone informate decentemente Tra cui anche esponenti politici.
Esempio: http://www.eurasia-rivista.org//929/...i-contro-putin
Se lo leggi, ti anticipo che la frase "Nessuno, e meno ancora Putin, contesta il fatto che una vera democrazia sarebbe un bene per la Russia." vuol dire che le libere elezioni, per esempio in Cecenia, per ora non possono essere fatte. Se vuoi, ti spiego anche il motivo. Magari apro un topic a proposito E' solo un esempio per farti capire che dietro all'odio verso la Russia, ci sono forze molto grandi e decise a screditare questo Paese.
Nei TG in Italia intanto si parla della ragazza truzza comparsa su youtube..
Arrestati? Fonti? Mi ricordo che fu arrestato l'esponente della destra estrema ma non nel periodo delle elezioni. E per una causa per cui anche in Italia sarebbe stato arresta (ovvero manifestazioni in luogo pubblico non autorizzata, articolo 17 della Costituzione italiana).
Il lodo Alfano è illegittimo. Lo hanno stabilito, a maggioranza, i giudici della Corte costituzionale, riuniti in seduta plenaria per deliberare sulla legittimità - rispetto ai principi della nostra Carta fondamentale - della legge che sospende i processi per le prime quattro cariche dello Stato.
-------------------
Ora cosa accadra al governo di berlusconi visto che lo stesso premier aveva dettto che sei i giudici bocciavano il lodo alfano questo avrebbe pregiudicato l'attività di governo?
Alla luce di cio cosa ci dobbiamo aspettare per il futuro ?ci sara uno scioglimento del governo come forma di protesta oppure in caso condanna i giudici mandano via berlusca e suoi alleati?e come sembra il solito Bossi ha già perso la testa ( Bossi: "Se bocciano il Lodo trascineremo il popolo" In caso di bocciatura del Lodo Alfano "trascineremo il popolo", dice Umberto Bossi, che aggiunge: "Il popolo ce l'abbiamo".)
non me ne frega un *****, la stima nei politici italiani l'ho persa e anche se si va alle elezioni anticipate non cambierà nulla in italia.
l'importante è che ora, finalmente, si da un segno forte a tutti i mafiosi di merda e agli amici del nano pelato bastardo, che non sono più al sicuro. e che berlusconi finalmente paghi per tutte le *******te che ha combinato da quando è al mondo. bastardo paga.
Pagare?!?! Tu credi che pagherà?!?
***** sottovaluti il nano pensando che questa cosa lo può fermare e lo sopravvaluti pensando che pagherà qualcosa
Vero che hanno abrogato l'emendamento d'Alia in aprile..
anche il governo immune ?
Immunità, in campo anche i ministri
Sì di Brunetta e Rotondi. Da Malan a Pastore, gli onorevoli che lavorano ai progetti per ripristinarla
ROMA — Il diretto interessato, Lucio Malan, senatore del Pdl di fede valdese, dice che quelle due paginette non le ha scritte con «intento talebano ma con spirito di riconciliazione ». Eppure sembra conciliare davvero poco il suo disegno di legge, un articolo appena che propone di ritornare alla vecchia immunità parlamentare prevista dalla Costituzione del 1948, compresa l’autorizzazione a procedere cancellata ai tempi di Mani pulite.
Il ministro Renato Brunetta approva e dice che una riforma del genere «renderebbe i politici più liberi di esprimere le loro opinioni e di fare le riforme», anche se «non si può fare a colpi di maggioranza ». Un altro ministro, l’ex Dc Gianfranco Rotondi, aggiunge che «serve il coraggio di scelte radicali e che abolendo l’immunità la Democrazia cristiana collaborò con i suoi assassini». Ma dall’opposizione il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini, conferma il suo no: «Dopo la bocciatura del Lodo Alfano sarebbe un insulto». Mentre il gruppo del Pdl al Senato frena: «Le proposte di singoli parlamentari sono legittime — scrivono in una prudente nota congiunta Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello — ma saranno oggetto di riflessione ed allo stato non possono essere considerate iniziative del partito».
Quella di Malan, però, non è un mossa isolata. Oltre alla sua ci sono altre due proposte già presentate dal Pdl che vogliono modificare l’articolo 68 della Costituzione e tornare alla vecchia immunità. La prima alla Camera — autore Renato Farina ma firmata da altri sedici deputati della maggioranza — praticamente uguale a quella Malan. L’altra al Senato primo firmatario Andrea Pastore, più altri otto senatori del gruppo tra i quali Enzo Ghigo, che cambia nella forma ma non nella sostanza: «Un procedimento nei confronti di un membro del Parlamento — anche questo è un articolo unico — deve essere sospeso qualora lo richieda la Camera di appartenenza ». Sempre alla Camera c’è un’altro disegno di legge che modifica l’articolo 68 della Costituzione. Presentato dal leghista Matteo Brigandì, però, non propone il ritorno all’immunità ma regole più garantiste sull’insindacabilità, cioè il fatto che un parlamentare non possa essere perseguito per le opinioni espresse nell’esercizio delle sue funzioni. Anche questo ddl, toccando lo stesso articolo della Costituzione, potrebbe servire come spunto per riaprire il dibattito sull’immunità. Il problema è che per una modifica del genere bisogna cambiare la Costituzione. E da sola la maggioranza non ha i due terzi dei voti necessari in Parlamento per evitare un insidioso referendum confermativo.
Dietro al dibattito sull’immunità, quindi, ci sono altre mosse nella strategia del Pdl per difendere Silvio Berlusconi dai processi scongelati dopo la bocciatura del Lodo Alfano.
Un’ipotesi è il taglio dei tempi di prescrizione, già modificati nel 2005 con la legge ex Cirielli, sulla quale sta lavorando l’avvocato del premier Niccolò Ghedini. L’occasione potrebbe essere un disegno di legge già all’esame della commissione Giustizia della Camera, un testo del Pd che va in direzione opposta ma che potrebbe funzionare come treno a cui agganciare un emendamento blindato della maggioranza.
C’è poi la riforma del processo penale all’esame della commissione Giustizia del Senato, il testo di cui ha parlato ieri lo stesso Berlusconi. Un lenzuolone di 35 articoli difficile da approvare in tempi stretti ma del quale potrebbero essere anticipati per decreto due articoli. Il primo dice che una sentenza passata in giudicato non può essere considerata elemento di prova in altri processi se non per reati di terrorismo o di mafia. Il secondo include fra la cause di ricusazione i giudizi espressi dal magistrato al di fuori dell’esercizio delle funzioni giudiziarie. Due modifiche meno ambiziose della separazione delle carriere fra giudici e pubblici ministeri, pure prevista nella riforma generale. Ma che avrebbero un impatto diretto sui processi del Cavaliere.
--------------------------
la mia risposta e su ( e non sono tony)
YouTube - Silvio Special TONY TROJA