Oggi, per sfizio, l'ho chiesto nella mia classe e ad alcuni rappresentanti maggiorenni di corso del mio Liceo, nonchè ad alcuni professori.Tra l'altro si sa già che non andranno al parlamento europeo quindi basta guardare il nome successivo nella lista
Se lo sapevano in tre, quattro persone... Ho esagerato.
Che intendi?
L'igoranza delle leggi non e' un' errore (in termini giuridici) ammissibile, e' vero.
Ma non riesco a collocarlo nel contesto.
L'ingoranza per la legge italiana non esiste.
Una persona non può dire non sapevo, anche della più stupida legge.
Ritornando in topic se la gente non sa nulla... non date la colpa a Berlusconi!
Effetto serra? Non esiste
Pdl all'attacco di Kyoto e Ue
Mozione a firma Dell'Utri: "Cambiamenti climatici modesti, e comunque non dannosi" di ANTONIO CIANCIULLO
I cambiamenti climatici non esistono. E se esistessero farebbero un gran bene. Parola di Pdl. Non è una barzelletta. E' una mozione che porta, tra le varie firme di esponenti della maggioranza, anche quelle di Dell'Utri, Nania e Poli Bortone. In polemica con la Commissione europea che dà "per scontata l'attribuzione della responsabilità del riscaldamento globale in atto da circa un secolo nell'atmosfera terrestre all'emissione dei gas serra antropogenici", i parlamentari del centrodestra professano senza esitazione la loro fede scettica. Sostengono che "una parte consistente e sempre più crescente di scienziati studiosi del clima non crede che la causa principale del peraltro modesto riscaldamento dell'atmosfera terrestre al suolo finora osservato (compreso fra 0,7 e 0,8 gradi centigradi) sia da attribuire prioritariamente ed esclusivamente all'anidride carbonica di emissione antropica".
E se invece il mutamento climatico fosse veramente in atto? Niente paura - si legge nella mozione che verrà discussa giovedì in Senato - sarebbe una gran bella cosa: "Se pure vi fosse a seguito dell'aumento della concentrazione dell'anidride carbonica nell'atmosfera un aumento della temperatura terrestre al suolo, i conseguenti danni all'ambiente, all'economia e all'incolumità degli abitanti del pianeta sarebbero molto inferiori a quelli previsti nel citato Rapporto Stern e addirittura al contrario maggiori potrebbero essere i benefici".
Non è puro amore del paradosso. Nel mirino ci sono, ancora una volta, gli accordi di Kyoto e l'impegno dell'Unione europea ad arrivare agli obiettivi del 20 - 20 -20, cioè a far correre la macchina dell'industria europea per renderla in tempi rapidi più competitiva sul mercato internazionale aumentando l'efficienza e diminuendo la dipendenza dai combustibili fossili: "Gli obiettivi intermedi e le relative sanzioni introdotte dal cosiddetto Protocollo di Kyoto e dal cosiddetto Accordo 20-20-20 si muovono in antitesi alla dinamica degli investimenti in ricerca".
Al testo presentato dalla maggioranza verrà contrapposta una mozione dell'opposizione. "Quelle della maggioranza sono affermazioni che fanno a pugni con il consenso scientifico e politico maturato in tutta Europa sui mutamenti climatici e danno la misura della marginalità del governo italiano rispetto al modo in cui i principali paesi industrializzati stanno organizzandosi per rispondere alle due crisi che si intrecciano: la crisi economica e la crisi climatica", commenta Roberto Della Seta, capogruppo pd in commissione Ambiente.
(31 marzo 2009)
fonte: Repubblica.it
Le comiche.
ne abbiamo una al giorno per farci s*******re da tutti,poi se lo dicono quelli del pdl che sono tutti un pozzo di scienza c'è da crederci,in un paese serio un gruppo che dice queste *******te viene messo alla gogna mediatica per mesi
non riderei molto, perchè quando berlusca non voleva attuare il protocollo di kyoto pochi mesi fa, i telegiornali il giorno dopo dicevano che la temperatura dell'ambiente stava ritornando alla normalità e che non c'era nessun problema e tutti ci credevano!!!!!!!.....quanto ci scommettiamo che entro questa settimana secondo le tv il clima non corre pericoli???!!!
Sempre peggio..non ho altre parole se non il mio disgusto assoluto per questa classe politica e per l'ammasso di ignoranza elettorale.