l provvedimento approvato all'unanimità, passa una modifica di An
che prevede la partecipazione prevalente di ex agenti di polizia
Decreto antistupri, il Cdm approva
Sì alle ronde, ma non armate
Berlusconi: "L'abbiamo fatto d'urgenza sull'onda del clamore
ma la realtà è che nel 2008 gli stupri in Italia sono diminuiti"
Silvio Berlusconi
ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato all'unanimità il decreto legge che contiene le norme antistupri, messo a punto dal ministro dell'Interno Roberto Maroni. Il provvedimento, come annunciato, istituisce le ronde, a cui - più che i semplici cittadini - dovranno partecipare prevalentemente "ex agenti di polizia, dei carabinieri e delle forze armate: sono modifiche proposte da An e approvate da tutti", come ha precisato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.
Dunque il decreto autorizza una versione cosiddetta "soft" delle ronde: i membri non devono essere armati, e devono agire in coordinamento col prefetto. Dice La Russa: "Ci sarà un coinvolgimento rafforzato del Comitato provinciale sulla sicurezza".
Il modello, ha aggiunto Maroni, è quello dei City Angels, che già agiscono a Milano in sintonia con il Comune. "Sono volontari per la sicurezza, non ronde fai da te - ha detto il responsabile del Viminale - gli elenchi dei volontari verranno tenuti dalle Prefetture, il modello è quello dei volontari per i vigili del fuoco. Sarà data priorità alle forze dell'ordine in pensione. Devono essere persone che sanno quello che fanno". Il dl prevede anche una strette contro chi chi è sospettato di violenze sessuali: vietati gli arresti domiciliari.
In conferenza stampa, invece, Silvio Berlusconi ha ribadito, per l'ennesima volta, la necessità di ricorrere alla legislazione d'urgenza, contro quella che a suo giudizio è un eccessiva lentezza del Parlamento: "Voglio sottolineare - ha detto - che il governo può utilizzare la decretazione di urgenza a seguito del clamore suscitato dai recenti episodi. Voglio dire che rispetto al 2006-2007 i casi di stupro sono diminuiti del 10%". Roma compresa. Un calo dovuto, secondo al presidente del Consiglio, "ai pattugliamenti fatti dai militari nelle nostre città".
Il premier ha proseguito spiegando che alcune norme sono state inserite oggi nel decreto perchè erano state "consegnate al Parlamento": come lo stalking, ad esempio. "Ma i tempi che il Parlamento impiega per approvare queste norme si dichiarano da soli". Perciò i decreti legge sono uno strumento "essenziale" affinchè "un governo possa intervenire tempestivamente, legiferando con norme che immediatamente siano applicabili e quindi possano consentire dei risultati nelle situazioni che si manifestano e che richiedono provvedimenti tempestivi".
E come annunciato, il decreto contiene anche la norma che allunga il periodo in cui gli immigrati clandestini possono essere trattenuti nei centri di identificazione: non più due, ma sei mesi. "Noi abbiamo anticipato nel decreto una norma già approvata dal Parlamento europeo per quanto riguarda l'asilo e i rimpatri", ha commentato Maroni.
Il ministro dell'Interno ha anche smentito contrasti col capo dello Stato, sul tema delle ronde. "Non c'è stato alcun veto del Quirinale - ha assicurato - ieri con Napolitano ho concordato questo testo, senza alcuna forzatura o obiezione".
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a me le ronde stanno bene.. purchè non siano armate e purchè rispondano di tutti i reati di cui risponderebbe chiunque altro..nel senso.. tanta gente normale in giro.. non autorizzata a fare nulla.. autorizzata solo a fare qualsiasi cosa possa fare un civile qualsiasi in una situazione di pericolo per soccorrere qualcuno..
è come avere tanta gente in giro pure di notte.. non ci si sente soli..
e intanto fini migliora di gran lunga.. evidentemente s'è guardato allo specchio e ha pensato che il fini della bossi-fini è proprio lui.. e s'è vergognato
Il presidente della Camera alla presentazione del rapporto al Cnel sugli stranieri
"Non c'è alternativa all'integrazione, il futuro sarà sempre più multietnico"
Fini: "Odiosa associazione
tra criminalità e immigrazione"
Gianfranco Fini
ROMA - "Dobbiamo mantenere la lucidità e la serenità per respingere l'odiosa associazione mentale tra criminalità e immigrazione che può diffondersi a macchia d'olio in diverse fasce della popolazione italiana. Che se combinata alla crisi può creare un mix di carattere esplosivo". Il monito viene dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenuto alla presentazione del rapporto Cnel sull'integrazione degli immigrati, che aggiunge:"l'alternativa all'integrazione è la sconfitta".
Il crescente allarme sociale scaturito dai recenti fatti di cronaca e, in particolare, dalle violenze sessuali subite da alcune donne a Roma, Milano e Bologna, è "un fattore che potrebbe oggettivamente ostacolare i processi di integrazione e fornire un ulteriore alimento all'intolleranza", avverte Fini.
Il ricordo della violenza di San Valentino è ancora fresco, così come le richieste esasperate di maggiore sicurezza da parte dei cittadini. Da Bucarest, intanto, interviene il ministro degli Esteri romeno, Cristian Diaconescu, dichiarando che la Romania non vuole rimpatriare cittadini romeni sospettati di crimini in Italia, ma soltanto coloro che sono stati già condannati.
Per il presidente della Camera la via dell'integrazione è l'unica da seguire. "E' sbagliato dire integrazione o... L'unica alternativa diventa la sconfitta, l'incapacità della società italiana a guidare un processo", dice. E continua: il futuro dell'Italia sarà sempre più multietnico. Per favore l'integrazione "occorrono due condizioni fondamentali: inclusività e fiducia da parte delle istituzioni e della società. A queste condizioni occorre aggiungerne una terza di carattere più generale, che riguarda la capacità dell'Italia di ridefinirsi come nazione in vista del futuro multiculturale, per molti aspetti già presente, che riguarda l'Europa intera".
A questo proposito è necessario un impegno delle istituzioni, "che sappiano intervenire per impedire che il difficile momento economico favorisca forme di xenofobia, di intolleranza, di avversione nei confronti dell'altro delle quali cominciano ad arrivare segnali preoccupanti da altre parti d'Europa e che rischia di caratterizzare l'immediato futuro". Episodi che hanno toccato da vicino anche l'Italia, con le manifestazioni di protesta in Gran Bretagna contro i lavoratori italiani, siciliani, dipendenti della ditta che si era aggiudicata l'appalto per il lavoro in Inghilterra.
"Di tutto abbiamo bisogno per superare la crisi fuorchè di nuove tensioni sociali all'insegna della 'guerra tra poveri'", conclude Fini. "Sarebbe il sintomo di un regresso civile che il disagio economico non deve in alcun modo giustificare".
fini sta stupendo in positivo anche me, devo ammetterlo!
Staremo a vedere in cosa si tradurranno, queste parole di Fini......già alcune cose in passato non mi erano piaciute....ora vedremo.
Concordo invece sulla prevalenza di ex poliziotti.....e spero che POTRANNO AGIRE, altrochè.....se c'è da "mazzolare" un criminale, che lo facciano senza remore....
un criminale che, vorrei ricordare vostr'onore, non è stato giudicato da nessun tribunale
ex poliziotti, in quanto ex, disarmati e identici a CIVILI.
e cmq a proposito di fini stai dicendo che non ti sono piaciute le sue parole? .. boia.. contraddirlo significa essere praticamente un membro del KK .. non ha mica detto mettiamo i fiori nei cannoni..
Mai sentito parlare di "FLAGRANZA DI REATO"? No, eh?....Se io ti beccassi che stai rapinando o violentando una donna, e se ne fossi fisicamente in grado, ti farei UN CULO COSI' che ti assicuro ti farebbe passare la voglia....
Fra il buonismo all'ennesima potenza, che io disprezzo, ed il KKK, che disprezzo altrettanto, ci sono TANTE vie di mezzo....l'essenziale, per me, è che Fini comunque non tenda verso il buonismo....
a me le ronde non convincono......primo perchè non dovremmo essere noi ad autodifenderci.....secondo perchè se io vedo una donna che viene stuprata non avviso la polizia, ma uccido gli stupratori e questo non sarebbe giusto nel rispetto della legalità.............bastava che lo stato permettesse piu concorsi per le forze armate e incentivi vari in modo da avere molte piu persone che si arruolassero in polizia/carabinieri.