di dire cosa vogliono.
Non gli è ancora chiaro, evidentemente. Eppure lo sanno pure i muri.
Qualche punto a casaccio:
- Abolizione dei rimborsi elettorali
- Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo
- Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali
- Riduzione di almeno il 10 per cento in cinque anni dei consumi energetici del patrimonio edilizio degli enti pubblici, con sanzioni finanziare per gli inadempienti
- Eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche
- Disincentivi alle aziende che generano un danno sociale (es.distributori di acqua in bottiglia)
- Proibizione di costruzione di nuovi parcheggi nelle aree urbane
- Garantire l’accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e gratuito
- Ticket proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali
- Separare le carriere dei medici pubblici e privati, non consentire a un medico che lavora in strutture pubbliche di Operare nel privato
- Risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla scuola pubblica
Sembrano tante cazzate.
Ma abbiamo problemi soprattutto economici. E con molti punti del programma si risparmierebbero soldi pubblici.
E magari sarebbe possibile pure la questione dei 1000 euro ai disoccupati, sebbene non sia granché d'accordo, che tanta gente cerca lavoro e prega dio di non trovarlo, quindi boh.