Originariamente inviata da
Usher
Un problema grosso che portano con sé le leggi che cercano di prevedere reati o aggravanti specifici relativi a determinati gruppi di persone è che implicitamente sviliscono e per certi versi offendono le categorie che non sono tutelate. Nella pratica il paradosso delle leggi antidiscriminazione finora introdotte è che di fatto non fanno che aumentare la percezione da parte di altri “gruppi” di essere non riconosciuti, bistrattati e quindi in definitiva discriminati.E’ vero, nei fatti, che aver introdotto norme esplicite sulla discriminazione razziale, etnica e religiosa crea una comprensibile aspettativa nel mondo omosessuale che venga messo dentro anche un riferimento alle discriminazioni sulla base dell’orientamento omosessuale. Il concetto ( di per sé) è valido. Se abbiamo inserito un’aggravante di razzismo e non inseriamo un’aggravante legata ai reati motivati da sentimenti omofobi, allora vuol dire che la vita di un omosessuale vale meno? Allora vuol dire che diamo un implicito avallo alla violenza contro i gay?
Il fatto è che ragionando in questo modo si potrebbe andare avanti ad oltranza, perché ci sarà sempre e comunque un qualche caso che ci dimentichiamo di enumerare. Proseguendo con la medesima logica, se inseriamo un’aggravante di omofobia, allora forse vuol dire che aggredire un disabile perché disabile o un grasso perché grasso, o un mendicante perché mendicante implicitamente è meno grave?
Allora come ne usciamo ? non mi ripetere favoleggiando di leggi ben precise se studi il diritto qualche idea dovresti averla. Desiderare senza proposte precise e come non fare niente , anzi e prendere in giro anche le persone .