Il Vaticano avrebbe stanziato 2 milioni di dollari per la campagna elettorale anti matrimoni gay nei referendum in Maryland, Minnesota, Washington e Maine. A denunciare l'accaduto è l'associazione Human Rights Campaign.
Mentre i risultati del referendum effettuato negli Usa in Maine, Maryland, Washington e Minnesota sui matrimoni gay si sono rivelati una vittoria storica nell'ambito della lotta per l'uguaglianza dei diritti LGBT, per la Chiesa si è trattato di un tonfo anche in termini economici.
A lanciare la bomba è un reportage dell'Huffington Post a firma di Sara Gates, citando un rapporto dell'Human Rights Campaign: durante la campagna elettorale il Vaticano avrebbe stanziato 2 milioni di dollari per contrastare la vittoria del "no" (nei referendum, è con il "sì" che viene abolito qualcosa). Molti dei contributi, provenienti dalle diocesi dei quattro Paesi, derivavano probabilmente dai parrocchiani che non erano a conoscenza della maniera in cui il denaro sarebbe stato utilizzato, come ha detto la HRC in un comunicato stampa.
2 milioni di dollari rappresentano una somma significativa dei contributi utilizzati per finanziare le campagne anti matrimonio gay in Maryland, Maine, Minnesota e Washington. Tuttavia, se si sommano i contributi alla National Organization for Marriage e dei Cavalieri di Colombo(gruppo affiliato alla Chiesa Cattolica) e la Chiesa stessa, i tre gruppi erano responsabili di 11,3 milioni di dollari, vale a dire il 65 per cento delle iniziative mirate a contrastare il matrimonio egualitario nei quattro Stati.
Nonostante i contributi sostanziali, gli elettori hanno scelto di legalizzare il matrimonio gay nel Maine, Maryland e Washington, mentre gli elettori del Minnesota hanno cancellato l'emendamento 1, che avrebbe definito il matrimonio come esclusiva unione tra un uomo e una donna.
"La Chiesa e il NOM possono continuare a versare denaro per la discriminazione delle persone LGBT, ma ciò che scrivono è in cima alla lista dell'agenda anti-uguaglianza", ha tuonato il presidente Chad Griffin in un comunicato. "La gerarchia cattolica dovrebbe essere incentrata ad azioni mirate a migliorare la vita delle persone, non a spendere risorse preziose al fine di diffondere menzogne nocive nei confronti di un'intera comunità".
Fonte: Matrimoni gay, il Vaticano ha speso 2 milioni per combatterli