Ma io solo una cosa vorrei far notare.
Le cose, in Italia, non procedono. Ma per nessuno.
E' giusto che i gay vogliano sposarsi come gli eterosessuali, ma come possiamo muoverci in quella direzione se neanche le coppie eterosessuali di fatto, i conviventi, sono tutelati a dovere?
Con questo non voglio dire che siano più importanti i loro problemi, semplicemente che in Italia neanche si riconoscono le famiglie che non sono sposate, ancora se si è conviventi non si hanno gli stessi diritti di chi ha contratto matrimonio, quindi come si può riconoscere il matrimonio tra gay se perfino gli eterosessuali non sono, ripeto, tutelati a dovere?
Il Vaticano, poi, è libero di fare quello che vuole, con i suoi soldi, fare tutte le campagne di propaganda che gli pare, la libertà d'espressione vale per tutti, anche se la si usa per dire cazzate.
Che poi son cazzate per noi, per loro e per chi crede nei principi della fede cristiana stanno nel giusto.
Anche voi gay,poi, dovreste imparare a essere meno permalosi, c'è da dirlo. Una persona è libera di essere contraria alle unioni omosessuali, il mondo è bello perchè vario, non è che appena uno dice che è contrario dev'essere mangiato vivo.
Poi per fortuna le cose stanno cambiando, alcuni paesi hanno riconosciuto il matrimonio gay, se ci si vuole sposare si va lì e ci si sposa. Certamente si continua a combattere per avere pari diritti, ma non siete "discriminati" dovunque, voi gay, ed è già un passo avanti rispetto a qualche anno fa.
Le cose si ottengono lentamente, e battendosi nel modo giusto.
Senti Randagio hai scocciato nel darmi sempre contro, sempre poi per la questione della legalizzazione della cannabis. Ti ho detto, se non è nociva per la società e non è pericolosa, va benissimo legalizzarla... Quindi ora non continuare sempre con la stessa storia.
Nel nostro ordinamento, purtroppo le coppie eterosessuali al di fuori del matrimonio, non sono del tutto riconosciute, perchè il nostro Stato col matrimonio civile diciamo, riconosce in modo migliore le coppie e le famiglie. Ma il punto è che, chi non vuole sposarsi, lo fa per scelta, le coppie non sposate è per loro scelta, noi omosessuali vorremmo poter scegliere anche noi, invece no siamo costretti. Noi omosessuali, non possiamo sposarci come gli eterosessuali. Quindi in questo caso, bisogna pareggiare prima il matrimonio omosessuale a quello eterosessuale e poi tentare di vedere se è possibile, pareggiare le coppie di fatto sia eterosessuali che omosessuali, che non vogliono sposarsi e così via. Ma in questo caso, nessuno più si sposerebbe, il matrimonio perde ragione d'esistere....
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E nemmeno tua e ci sono delle regole da rispettare, una delle quali non andare OT.
Ma non hai capito il succo.
Se nel nostro paese le persone che non vogliono sposarsi, ma solo convivere, non possono avere gli stessi diritti di chi è sposato, come si può pretendere che si legalizzino le unioni tra omosessuali? C'è discriminazione tra gli eterosessuali, che è la norma, quindi come si può pretendere che sia diverso per i gay?
Poi ripeto, se due gay vogliono sposarsi si fanno un viaggio in Spagna e si sposano.
In Italia un giorno magari sarà possibile, ma per ora no, però è già qualcosa che la discriminazione non ci sia dovunque.
A suo tempo le persone di colore non avevano manco un millesimo dei privilegi e dei diritti dei bianchi, e ne hanno dovuto aspettare di tempo, e battersi per tantissimo tempo prima di liberarsi dalla discriminazione
Non tutto il mondo è paese, per ora L'italia, ripeto, non riesce a decidersi sulle coppie eterosessuali conviventi figurati se ha probabilità di esprimersi sulle coppie gay.
Ma non siete discriminati dovunque, se vi volete sposare potete. Non qui ma potete.
Che poi oh, sarà che per me il matrimonio non ha chissà che confondamento, ma per me convivere con una persona non è diverso dal farlo da sposati.
Questo probabilmente perchè i tuoi sono sposati, o vieni da una famiglia che sta relativamente bene economicamente-
Ti assicuro che se i tuoi non sono sposati (ed i miei non lo erano, non per scelta, ma perchè NON si potevano sposare) le differenze in quanto a diritti e agevolazioni fiscali, anche con tre figli minori.