proprio oggi, ero al lavoro e quindi circondata da gente che va e viene, di tutti i tipi.
in una giornata ho sentito almeno tre offese contro i napoletani. beh, io nemmeno rispondo. in fondo non mi toccano più di tanto certe cose. soprattutto se mi vengono sparate in faccia da burinacci romani che passano il giorno a fare lavori di merda perchè da ragazzini invece d'andare a scuola facevano filoni a non finire, e la sera poi vanno a pippare cocaina.
penso che bisognerebbe guardare la trave nel proprio occhio anche quando si hanno di fronte cumuli e cumuli di travi.
l'oggettività sui difetti di napoli è giusta, la generalizzazione controproducente. io sono mezza napoletana e mezza calabrese. ovunque vada mi scontro con queste stronzate sulla mia disonestà genetica. quando poi oso dire che mi sento chiamata in causa mi ritrovo puntualmente di fronte degli smidollati che si rimangiano la parola, solo perchè non ammicco ai loro triti luoghi comuni e se ne escono con cose tipo "mannò, ma ci saranno anche le brave persone". all'inizio gli auguravo una passeggiatina a tor bella monaca all'una di notte. poi ho smesso di curarmi di loro, preferisco persone intellettualmente stimolanti che sappiano sostenere un discorso argomentandolo e non con dei lapidari "napoli fa schifo". che noia! anzi, sto sbadigliando. me ne vado a letto a digerire, anzi digggggerire o' casatiello e o' babbà. sapete, dopo le rapine mi sento un pò provata.
Senti, io a Napoli ci vivo, e ti posso assicurare che questa frase è tutt'altro che dettata da falso buonismo.
Ed io, che ci sono dentro, non ti capisco. ("solo chi ci vive a stretto contatto può capire quello che voglio intendere")
Ma soprattutto non capisco perchè avete quest' idea di considerare Napoli come un caso a parte...Ma scherziamo ragazzi??
Che amarezza e che ignoranza che c'è in giro....
E' un luogo comune, come quelli di bergamo sono tutti razzisti e i vicentini mangiano i gatti. Il problema è che spesso i luoghi comuni prendono forza se alimentati da persone che in quel posto ci hanno vissuto e portano testimonianze dirette.. mi spiego meglio.
Si parte con la barzelletta del napoletano che ruba l'orologio, ed è una barzelletta, e si finisce col ragazzo napoletano che spiega che la realtà spesso non è molto diversa.. nella nostra compagnia ci sono 2 ragazzi napoletani che vivono qua da 10 anni circa credo, amano Napoli e ci tornano appena possono, ma sono i primi a dire che c'è molta più criminalità rispetto che da noi, che una ragazza è meglio se non va in giro a piedi da sola e tutte ste storie qua. Nel momento in cui senti gente del nord parlare male di napoli pensi che son stronzate, come sempre. Se ne parla un napoletano è un po' diverso.. ha un altro peso.
Poi, ovvio, io in giro da sola a piedi di sera non ci vado nemmeno qua, col càzzo che ci vado.
Però va così, almeno da noi.. spesso il fratello più grande va giù e torna con la macchina piena di vestiti e scarpe di marca e fa la spesa a tutti.. la gente cosa pensa? a napoli rubano tutti.. poi raccontano anche storie di ragazzini perennemente senza casco e la polizia che non fa niente, gente che non paga le bollette da anni perchè 'si attaccano' ai cavi dei vicini, ragazzi che si fanno mantenere dai genitori fino a 40 anni perchè non hanno voglia di lavorare, e via così.. i soliti luoghi comuni, che se detti da uno che ci ha vissuto ti portano a credergli un po' di più.
Poi va beh, il fratello più piccolo è la persona più buona e onesta che abbia mai conosciuto, basta questo per capire come vanno le cose. Ma ripete spesso che a vivere là non ci tornerebbe..
Io condivido l'intervento di Rhoda: è la generalizzazione il vero male.
Se qualcuno prende le difese di Napoli in questo post, non significa che vuole difendere Napoli con tutto quel che c'è dietro questo nome di città, ma è un invito ad analizzare le situazioni una per una e le persone come individualità anziché come insieme contraddistinto dal certificato di residenda.
E' chiaro che a Napoli rubano, non si può negare; ma rubano anche a Roma e a Firenze; però non tutti i napoletani sono ladri così come non lo sono tutti i romani o tutti i fiorentini; il discorso si può estendere a qualsiasi altro fenomeno negativo, dall'immondizia al traffico allo smottamento di fanghi quando piove. Ieri Roma è rimasta paralizzata per quattro gocce d'acqua...
La generalizzazione è un brutto tarlo, è la scaturigine del razzismo, dell'emarginazione. I romeni diventano tutti delinquenti, le ragazze che rientrano tardi la notte tutte puttàne, chi fuma gli spinelli tutti smidollati, gli impiegati statali tutti fannulloni e così via.
Mi sembrano cose così scontate che mi vergogno di postarle...
...ma le posto lo stesso!