Domattina a Napoli manifestazione ore 9:30 a Piazza del Gesù.
Domattina a Napoli manifestazione ore 9:30 a Piazza del Gesù.
Che palle, un'altra giornata di caos totale di traffico impazzito per sti cortei.
Questa è la vera inciviltà.
Hai ragione, la vera inciviltà è vedere il futuro di questo paese dover manifestar, far casino, andare sui tetti perché c'è una classe dirigente che li mortifica umanamente ed economicamente.
E soprattutto c'è una schiera di persone che guardando il proprio orticello, dal proprio microcosmo, osservano una società crollare su se stessa senza muovere un dito. Già, ha ragione, c'è traffico.
C'è modo e modo di manifestare, ammesso che ce ne sia la necessità ovviamente.
Vedere fiumi di gente urlare, ridere, salire sulle macchine, capovolgere i cassonetti, a me fa solo pensare ad un branco di incivili che hanno lasciato sul comodino i loro neuroni.
Per non parlare poi di Bersani stile uomo ragno sui tetti, guarda lì proprio evito qualsiasi commento.
Da che mondo è mondo la protesta deve creare disagio, altrimenti il messaggio non arriva.
E mi piacerebbe che un'intelligenza come la tua sapesse discernere i disturbatori da chi protesta civilmente.
Tu l'avevi sentita questa? O è una mistificazione della sinistra?
Bersani come uomo ragno che commento è? Ha un senso?
Quindi fammi capire, protesta si, ma in un angolo, senza gridare troppo, senza creare disagio, senza politici nè giornalisti?
Spero che un giorno tu non ti debba trovare a protestare per nulla mia cara XD hahahahaa
Guarda Lupo a me le guerriglie fanno venire il voltastomaco e penso di essere libera di dirlo.
Ribadisco che c'è modo e modo per protestare e lo sanno pure i neonati.
Immobilizzare una città e costringere TUTTI a vivere giornate di clima di guerra civile non è democratico ma anarchico.
La mia libertà finisce dove intacco la tua e l'intelligenza dell'uomo dovrebbe fare la differenza tra la protesta e i branchi di tori impazziti, poi ovviamente quando ci scappa il ferito in ospedale è colpa del governo eh.
Si si sei libera di dire ciò che vuoi e anche di fare (libertà di espressione, costituzione).
Ma mi sembra che tu non sia informata sulla protesta e parli per partito preso/telegiornali visti (stessi telegiornali che montano sommosse tra polizia e manifestanti dell'aquila con quelle studentesche).
C'è un perbenismo di fondo che è antistorico ed è sia di destra che di sinistra.
Pensate che le battaglie si siano vinte con i fiori e i trattati?
Col cacchio!
Per farti sentire devi bloccare gli altri. Devi creargli disagio. I diritti da che mondo è mondo, son stati conquistati.
Fosse per il tuo ragionamento:
-i neri non avrebbero diritti
-le donne non avrebbero diritti
-non ci sarebbe l'Italia unita
-non ci sarebbero le indipendenze post coloniali
-non esisterebbe l'america (che forse non sarebbe proprio un male eh)
La tua amata democrazia, il rispetto altrui di cui parli...è stato conquistato con la forza. La forza dei popoli...a costo anche di qualche vetrina rotta.
Guarda non so che idea tu abbia di me ma ti assicuro che non sono nata ieri e non mi sveli nulla di nuovo
Quello che tu chiami perbenismo io lo chiamo senso civico e finchè avrò vita difenderò il diritto e il dovere di usare l'arma della parola, magari i risultati arrivano più lentamente ma arrivano ugualmente.
Comunque chiudiamola quì, abbiamo due impostazioni mentali differenti, pazienza.
Senso Civico?
Il senso civico è "occhio non vede, cuore non duole"?
Oppure senso civico è "lottare per i proprio DIRITTI"?
Abbiamo due conoscenze diverse del vocabolario credo, della costituzione e del mondo.
Ecco cosa scrive Massimo Fini, uno scrittore e giornalista non proprio di Sinistra:
Si è anche stigmatizzata la violenza di queste manifestazioni, che hanno riguardato un po’ tutte le più importanti città, Roma, Firenze, Pisa, Milano, Palermo. A parte che tirar uova, dare qualche spintone, salire sui tetti sta ancora nei limiti del lecito, voglio ricordare che quando facevamo i cosiddetti “girotondi”, manifestazioni assolutamente pacifiche, alcune di straordinaria imponenza come quella che organizzò, sul tema della legalità, Paolo Flores d’Arcais a piazza San Giovanni, il 14 settembre del 2002, raccogliendo un milione di persone che non erano certamente tutte di sinistra (la sinistra oggi, con le truppe cammellate, può portare in piazza al massimo 300 mila persone), non solo non abbiamo ottenuto nulla, ma siamo stati irrisi dalla destra e dalla sinistra. Quante volte ho sentito dire, in modo sprezzante, da uomini che si dicono di sinistra: “Non mi prenderai mica per un ‘girotondino’?” Alle destre poi non andavano nemmeno bene quelle manifestazioni pacifiche, contestavano il diritto di scendere in piazza, “pacificamente e senz’armi”, che come dice la Costituzione è il primo diritto politico del cittadino. Pierluigi Battista disse in tv che i “girotondi” erano “pieni di odio”. A parte che l’odio è un sentimento legittimo, nei “girotondi” non c’era nemmeno quello, era Battista che, come si dice in psicoanalisi, “proiettava la sua ombra”. È evidente quindi che per scuotere costoro, per costringerli a prestare una reale attenzione ai bisogni del cittadino ci vuole qualcosa di un po’ più pesante e che qualche *****tto ben dato, a mani nude s’intende, non è sprecato.
Col sessantotto non c’è nessun parallelo. I “sessantottini” erano figli annoiati della borghesia che cavalcavano, grottescamente, un’ideologia morente, il marxismo leninismo, e in piazza non ci andavano con le uova ma con le spranghe. Questi son giovani non ideologizzati che lottano per il loro futuro e le loro legittime aspettative di carriera. Quelli, figli della borghesia, invece scendendo in piazza la carriera se la preparavano. Tanto è vero che sono diventati tutti, come minimo, direttori del “Corriere della Sera”.