Ragazzi, c'è in atto una protesta in tutto il paese da parte degli studenti e nessuno ne parla?
Veniamo un po' ai fatti...
Circa duemila studenti a Roma hanno partecipato a un corteo diretto a Montecitorio. In testa uno striscione:
"No ai tagli del Ddl. Nessun profitto sul nostro futuro"
Il corteo era diretto in piazza Montecitorio, presidiata dalle forze dell’ordine che vogliono evitare altri tafferugli, come quelli accaduti ieri al Senato. Proprio in quegli istanti, in diretta a Mattino Cinque, il ministro Mariastella Gelmini definiva come “inaccettabile” la protesta degli studenti nella quale si saldano “una parte di giovani e chi non vuole cambiare”: “Penso siano ‘baroni’ – precisa il ministro -, in quanto questa, che è una riforma epocale, prevede trasparenza nei concorsi e tenuta dei conti”, piu’ efficienza e la fine di ‘parentopoli’ nelle Università”.
Davanti alla Camera è stato esposto uno striscione bianco e un punto interrogativo, di colore rosso. “E’ uno striscione bianco – spiegano Giusy e Enza, due giovani ricercatrici dell’ateneo umbro – perchè siamo letteralmente senza parole. Siamo 174 ‘indisponibili’, e vogliamo far sentire la voce dei nostri diritti e dei giovani che vogliono ricercare”. Un altro cartello ha un messaggio funebre: “Stroncata da una riforma epocale è venuta a mancare l’università pubblica, di anni 702. La piangono studenti, dottorandi, assegnisti, borsisti, ricercatori, professori associati e ordinari in protesta. Non fiori ma voti contrari”, è la conclusione del manifesto.
Per il permanente stato di agitazione e le occupazioni che coinvolgono cinque facoltà, la cerimonia di inaugurazione alla Sapienza dell’anno accademico 2010-2011, prevista per venerdì 26 novembre “è rinviata a data da destinarsi per disposizione del rettore, Luigi Frati”. Lo stesso rettore ha comunicato che il Prefetto di Roma ha inviato una nota nella quale si evidenzia che “lo stato di tensione che attraversa il mondo studentesco in tutta Italia, in relazione alle manifestazioni svoltesi, anche nella Capitale”, nella giornata di mercoledì e si sottolinea che “altra data meglio garantirebbe la solennità e serenità dell’evento”.
In mattinata Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e leader di Sinistra e Libertà, è salito sul tetto della facoltà di architettura dove hanno passato la notte alcuni studenti, ricercatori e docenti. Con lui c’era anche il cantante romano Antonello Venditti. “Sono qui perché è qui che si incrocia l’Italia migliore – ha detto Vendola – è qui che ha inizio il futuro”. “Sui tetti e per le strade – afferma il governatore della Puglia – monta la rabbia che nessuna scelta politica può neutralizzare, perché la controriforma Gelmini è una saracinesca chiusa sul domani delle giovani generazioni. I tanti giovani donne e uomini protestano contro l’idea demenziale di colpire la scuola e l’università pubblica, proprio nel momento in cui bisognerebbe investire sulla ricerca, sui giovani, sulle cosiddette generazioni del lavoro mai. E’ tempo di vedere l’alba – continua Vendola – perchè il berlusconismo è già tramontato. E non c’è posto migliore dei tetti per vedere una nuova alba”.
Fonte: Il Fatto