La Torre di Pisa si raddrizza
Sta riguadagnando millimetri
Il campanile più famoso al mondo, la torre che svetta alta in Piazza dei Miracoli a Pisa, sta riguadagnando millimetri verso la verticale. Si inverte così il processo che la vedeva sempre più pendente verso terra e che richiese, negli anni ’90 del secolo scorso, l’intervento dell’uomo per scongiurarne il crollo.
Negli ultimi dieci anni la Torre di Pisa ha guadagnato 28 millimetri, un cambiamento che non si percepisce ad occhio nudo ma che fa ben sperare per il futuro. La Torre pendente, costruita nell’arco di due secoli (dal 12° al 14°) resta in piedi perché la verticale del proprio baricentro si situa dentro alla base d’appoggio e, in passato, è stata oggetto di studi ed interventi atti a mantenerne il precario equilibrio.
Nel corso degli anni ’90 sia il cinese Cao Shizhong, ingegnere specializzato nel raddrizzamento di opere architettoniche, sia Michele Jamiolkowski, titolare di una cattedra al Politecnico di Torino, hanno formulato teorie utili ed è soprattutto quest’ultimo che, con un sistema di contrappesi e micro gallerie, ha contribuito ad evitarne la rovinosa caduta. Nel 2001 i contrappesi sono stati rimossi e, oggi, si può dire che la Torre, con i suoi quasi 56 metri d’altezza, ha invertito il suo rovinoso movimento, raddrizzandosi di pochi ma importanti millimetri.