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Calciopoli

  1. #601
    Demigod87
    Uomo 36 anni da Genova
    Iscrizione: 24/6/2009
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    Predefinito

    Ragazzi ma qua credo non si abbia ben chiara una cosa... Nel calcio di oggi ormai non vince la squadra più forte ma quella più potente... In Italia come in altri stati il calcio è stato monopolizzato dalle grandi squadre, uniche a poter sborsare i milioni necessari per poter comprare i migliori giocatori al mondo.

    Questo ha fatto del calcio un ambiente corrotto da alcuni personaggi che ben conosciamo.

    Quando vi sono squadre che effettuano grandi investimenti mi viene difficile pensare che le società calcistiche, AZIENDE FORNITRICI DI SPETTACOLO SPORTIVO, non vogliano in qualche modo avere un tornaconto sui propri investimenti. E' un pò come il sistema bancario, se si prestano soldi è normale che poi si desidera che questi soldi ritornino!!!

    Ebbene il calcio è UGUALE!!!!

    Se si investono milioni, questi investimenti devono pur fruttare qualcosa!!!!

    Quando una squadra, qualunque essa sia, entra in contatto con organi federali avanzando richieste commette già di per se un reato se non altro morale nei confronti di chi non ha le possibilità di difendersi o di avere ruoli di spicco in determinati ambienti.

    In un calcio dove vi sono squadre che vivono sui debiti alla faccia di chi con pochi spiccioli di debito viene mandata in fallimento, in un calcio dove dirigenti delle grandi squadre parlano a piacimento con organi federali, squadre i cui STESSI DIRIGENTI fanno parte di organi federali (vedi i signori ADRIANO GALLIANI e GUIDO ROSSI), in un calcio dove i processi vengono affidati a commissari appartenenti alla dirigenze di altre squadre andiamo ancora a cercare chi è onesto e chi non lo è?

    Ragazzi miei... dove vi è grosso rigiro di denaro io non ho mai visto lealtà ne onestà... E io sinceramente provo schifo nei confronti di quanti hanno sempre puntato il dito contro la Juventus non ricordando minimamente i propri scheletri negli armadi.

    Quello che sta uscendo in questi giorni è l'ennesima riprova di un sistema marcio ma purtroppo pochi hanno l'obiettività di ammettere i proprio errori.

    Noi abbiamo pagato per quanto abbiamo fatto. Ebbene mi auguro che gli altri che hanno sbagliato vengano puniti allo stesso modo.



    NESSUN TIFOSO JUVENTINO (con un pò di sale in zucca) difende ne mai difenderà gli errori di Moggi (me compreso, ritenendomi CONTRARIO ad un suo possibili riavvicinamento alla Juventus). Provo invece tristezza nei confronti di quelli che di fronte a palesi verità continuano a chiudere gli occhi facendo finta di nulla!!!!

    CUPOLE, ASSOCIAZIONI A DELINQUERE???? Naaaaa io non credo a nulla di tutto ciò.

    Siamo tutti degli illusi a pensare che il calcio sia ancora un sport...

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  3. #602
    ... SteekHutzee
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
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    Piaciuto: 100 volte

    Predefinito Calciopoli: Giraudo condannato

    Negli anni di Calciopoli un gruppo di persone "amministrava di comune accordo il campionato di calcio". E fu una vera e propria "associazione per delinquere", scrive il giudice Edoardo De Gregorio nelle motivazioni della sentenza con la quale, il 14 dicembre scorso, aveva condannato 4 imputati assolvendone 7. Per associazione a delinquere il gup aveva inflitto tre anni di reclusione, escludendo l'aggravante di promotore, all'ex amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo. Per lo stesso reato erano stati condannati a 2 anni e 4 mesi 'ex arbitro Tiziano Pieri e a 2 anni l'ex presidente dell'Aia Tullio Lanese. Due anni di reclusione, ma per frode sportiva, all'ex arbitro Paolo Dondarini. Assolti gli ex arbitri Gianluca Rocchi e Marco Gabriele e gli assistenti Duccio Baglioni e Stefano Cassarà, imputati di associazione per delinquere, l'ex arbitro Domenico Messina, gli assistenti Giuseppe Foschetti e Alessandro Griselli. Gli altri imputati, fra i quali l'ex dg della Juventus Luciano Moggi, hanno scelto il giudizio ordinario che riprenderà domani mattina.

    Oggi il gup ha depositato le ragioni poste alla base del verdetto di primo grado. L'esistenza dell'associazione, argomenta il magistrato, emerge da alcuni "dati certi": come "l'uso di utenze riservate da Moggi acquistate e distribuite ai designatori agli arbitri e ai dirigenti di altre società". E come le riunioni "che con buona frequenza si facevano tra gli imputati Moggi, Giraudo, Paolo Bergamo, Pierluigi Pairetto, (ex designatori arbitrali che hanno scelto il rito ordinario n. d. r.) Lanese e Mazzini (ex vicepresidente federale anche lui a giudizio con rito ordinario n. d. r.)". Nel campionato sotto inchiesta, quello 2004-2005, il sodalizio, sottolinea il giudice De Gregorio, "raggiunse tutti gli scopi già programmati e quelli che, nel corso degli eventi, si propose di conseguire: la compagnie riuscì a determinare l'esito del campionato sia con riguardo all'assegnazione della vittoria finale della Juventus, all'evidenza scopo principale del gruppo, sia con riguardo alle retrocessioni, cui illecitamente fu sottratta almeno la Fiorentina". Moggi si muoveva come una persona che esercitava "diritto di vero e interdizione" sulle scelte arbitrali. Giraudo non era, secondo il giudice il "gemello" di Moggi. Ciò nonostante "non limitò la sua attività al perseguimento degli interessi della sua società ma fu pienamente coinvolto nell'operatività del sodalizio". I difensori degli imputati condannati hanno preannunciato ricorso in appello.

    L'avvocato Massimo Krogh, difensore di Giraudo, afferma: "Non ho letto ancora la sentenza, depositata solo oggi, ma a quanto ho sentito, il mio cliente sarebbe stato condannato per interferenze in due o tre partite della Juventus e per qualche commento al telefono su accuse di doping da cui è stato pienamente assolto. Una motivazione così si commenterebbe da sola, però bisogna leggere la sentenza, e la commenteremo nell'atto di appello".

    "Giraudo e il suo gruppo influenzavano campionato" - Repubblica.it

    La Gazzetta dello Sport: foto e video di calcio, formula 1, ciclismo, motomondiale

  4. #603
    Zeitgeist
    Utente cancellato

    Esclamazione Zamparini: «Ora è peggio di Calciopoli»

    Il presidente del Palermo: «La squadra è in vendita: cambierei idea solo se la Figc e il sistema arbitrale venissero rivoltati. È un degrado. Dopo undici gare nessun rigore contro Juve, Inter e Milan. Non ci sto a a questo squallore. Galliani? Manager come Giraudo: pensa solo a vincere: non gli importa come. Ho un'idea: 500.000 tifosi a Roma per portare avanti una protesta»


    «Ma che soddisfazione c’è a vincere le partite a carte barando?».

    Maurizio Zamparini è un fiume in piena. La risposta alle ingiustizie di San Siro è clamorosa: via dal Palermo, via dal calcio, via dall’Italia.

    Vende il Palermo, chiude col pallone. Spazio per i ripensamenti?
    «Se vanno via tutti quelli che ora sono in Federazione, se rivoltano come un pedalino il sistema arbitrale. Ma dato che ci vorranno decenni, allora vado via. Ho visto il rigore che domenica non hanno dato al Bari. Basta: qui non cambia nulla. Altro che Calciopoli. E poi parlano anche di errori».

    Non ci crede.
    «Mi piacerebbe credere a un ritorno ai vecchi valori, quelli della lealtà, della sportività, vinca il migliore... ».

    Invece?
    «In trentatré partite, un dici della Juventus, undici del Milan e undici dell’Inter, non un rigore contro è stato fischiato. Sono stati fischiati, invece, tre, quattro rigori contro il Palermo che non c’erano e non gliene sono stati concessi quattro, cinque a favore che c’erano. Non ci sto a vivere in mezzo a questo squallore. In Lega mi batto solo io a nome delle medio-piccole e il Palermo non è certo un club medio piccolo. Tutto viene fatto in funzione dei grandi club, tutto negli anni è peggiorato: il sistema, gli arbitri. In Lega c’è un presidente succube delle grandi. Gli arbitri erano al centro di Calciopoli. E cosa è accaduto?».

    Cosa?
    «Hanno ottenuto l’autonomia totale, cioè invece di essere puniti, sono stati premiati. Che bellezza!».

    E per tutto questo lascerà pure l’Italia?
    «Il calcio è solo lo specchio del paese. A Benevento a luglio un Pm ha chiesto i miei arresti domiciliari. Faccio l’imprenditore da cinquant’anni, ho creato migliaia di posti di lavoro e sfido chiunque a dimostrare che ho commesso del le irregolarità, delle illegalità. Questa è l’Italia, queste sono le istituzioni. Un degrado totale, conta solo l’immagine. Ho casa in Austria e così ho pensato di andarmene lì, una volta che avrò sistema to le mie cose in Italia. Quella è una nazione di cittadini, non di sudditi. Ma prima di volare via voglio fare un’ultima battaglia».

    In che senso?
    «Voglio creare un movimento di opinione che non riguardi solo il calcio, che riguardi tutto il paese. Vorrei che i tifosi del Palermo unendosi a quelli del Bari, a quelli di altre città promuovessero una marcia su Roma, cinquecentomila persone per dire che questo calcio qui non funziona. I tifosi sono la cosa più pulita del calcio».

    E tutto il resto?
    «Poteri, solo poteri. Ma se la ricorda Bayern-Fiorentina? Un risultato falsato da un gol in fuorigioco clamoroso. Ma veramente l’arbitro e il guardalinee non hanno visto? Quanto vale un passaggio del turno in Champions? Un milione e mezzo di euro, due milioni? E’ pensabile che versando cinquecentomila euro si possa condizionare un arbitro? Lo dico chiaramente: Bayern-Fiorentina è stata una partita illegale e in questi casi bastano le immagini televisive per condanna re un arbitro».

    Ha parlato con Galliani?
    «No, non ho parlato. E d’altro canto, Galliani è organico a questo modo di pensare che vige nel calcio: vincere sempre, non conta come. Ecco perché dico che questa gente deve andare via dallo sport: vadano a fare il Palio di Siena».

    Perché proprio il Palio?
    «Perché lì è tutto lecito. E, allora, meglio il Palio. La realtà è che nel calcio italiano non vince il migliore, vince il più furbo».

    I tifosi del Palermo si sentiranno abbandonati...
    «No, io non voglio abbandonare nessuno, soprattutto questi straordinari tifo si».

    I tempi dell’uscita dal calcio?
    «Pensavo più lunghi. Invece l’advisor, che ho già trovato, mi ha fatto sapere che ci sono cinque sei pre*tendenti».

    Ai tifosi del Palermo cosa dice?
    «Capisco il loro disappunto, ma non li abbandono: garantisco che chi arriverà sarà migliore di me. Ma io sono deluso. Ogni volta che cambiava il governo speravo che arrivasse qualcuno in grado di capire la rilevanza sociale del calcio e che per questa rilevanza bisogna proteggerlo dai poteri forti. Poi arriva la Melandri, una di sinistra che fa una perfetta legge di destra. Lei non capiva nulla di calcio e si è fatta condizionare dalle lobby. E anche voi giornalisti avete gravi colpe. Il vostro ruolo è quello dei censori, tornate a svolgerlo».

    Ha parlato con Delio Rossi?
    «L’ho avvertito. Domenica sarò in tribuna proprio per far capire che non fuggo, non li abbandono. La campagna acquisti di gennaio va avanti così come l’abbiamo impostata. Agli acquirenti non chiederò soldi in più ma garanzie sul progetto. Quel che abbiamo messo in cantiere, a cominciare dal nuovo stadio, resta».

    Se avesse di fronte Galliani cosa gli direbbe?
    «Nulla. A Galliani va bene così, lui è un manager, come lo era Giraudo: non glie ne frega niente di vincere con un rigore che non c’è, non gliene frega niente se il Cesena fallisce perché tutti i soldi ven gono dati al Milan. Quando arrivò la manna dei diritti televisivi, ci fu un grande scontro. Alla fine ci accordammo nella distribuzione dei quattrini. Bisognava, però, decidere la divisione del le spese. Sa cosa avvenne? Che la divisione fu in parti uguali: chi incassava di più pagava nella stessa misura di chi incassava molto, molto meno».

    Calciopoli è stata una occasione sprecata?
    «Calciopoli è stata la lotta di un potere contro un altro potere: il nuovo ha cacciato il vecchio. E nulla è cambiato».


    Fonte Corriere dello Sport


    Ditemi un po', che pensate di quest'uomo?
    Ultima modifica di Zeitgeist; 12/11/2010 alle 10:53

  5. #604
    FranCiccio91
    Utente cancellato

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    Secondo me ha ragione in fin dei conti...
    Se non è soltanto una scusa per abbandonare la carica da Presidente... però non ne vedo il motivo, quindi sicuramente è incazzàto sul serio...

    Tu che ne pensi?

  6. #605
    Zeitgeist
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    Penso che sia la sua ennesima provocazione.

    Questi atteggiamenti sono inaccettabili in tutta Europa, solo in Italia la questione arbitrale diventa il fulcro della discussione calcistica.

  7. #606
    FranCiccio91
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    Ma infatti è l'unico che si lamenta, sappiamo benissimo che le Big sono sempre quelle agevolati.. e credo che i calciatori stessi lo sapessero...

    Intervista al portiere del Brescia (che ora mi sfugge il nome) a fine partita contro L'inter

    "Due punti rubati"?
    "No vabbè noi siamo il Brescia a casa Dell'inter"

    in questa frase c'era tutto.

  8. #607
    Demigod87
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    Gli aiuti verso le grandi ci sono sempre stati.... Solo la stampa si è divertita a montare un non so quale sistema che non è mai esistito...

  9. #608
    Vivo su FdT Rocknrolf
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    vabbè alla prossima vittoria del Palermo con magari un aiutino arbitrale tutto tornerà nella normalità.

  10. #609
    Lagna
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    Quote Originariamente inviata da FranCiccio91 Visualizza il messaggio
    Ma infatti è l'unico che si lamenta, sappiamo benissimo che le Big sono sempre quelle agevolati.. e credo che i calciatori stessi lo sapessero...

    Intervista al portiere del Brescia (che ora mi sfugge il nome) a fine partita contro L'inter

    "Due punti rubati"?
    "No vabbè noi siamo il Brescia a casa Dell'inter"

    in questa frase c'era tutto.
    @FranCiccio91

    1) Arcari.
    2) "Siamo un piccolo Brescia a casa dell'Inter".

    Per precisare

    Quote Originariamente inviata da Rocknrolf Visualizza il messaggio
    vabbè alla prossima vittoria del Palermo con magari un aiutino arbitrale tutto tornerà nella normalità.
    Magari con un rigore, dato che quest'anno non ne hanno mai ricevuto uno a favore.

  11. #610
    Vivo su FdT Rocknrolf
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    Quote Originariamente inviata da Ultimate Visualizza il messaggio

    Magari con un rigore, dato che quest'anno non ne hanno mai ricevuto uno a favore.
    Zamparini ha capito che lamentarsi conviene, basta guardare cosa hanno regalato al Milan dopo la protesta di Galliani.