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Alitalia che fine farà?

  1. #61
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Quote Originariamente inviata da Wittman Visualizza il messaggio
    Non ho detto che è solo colpa dei sindacati...un po' di giorni fa ho detto che la colpa è da dividersi tra manager incompetenti, politici che hanno scelto i manager e sindacati.
    Certo l'avere una sindacalizzazione eccessiva, che ha impedito qualsiasi tipo di riorganizzazione dell'azienda ha contribuito pesantemente ad arrivare a questa situazione.
    Il personale troppo numeroso e male utilizzato è uno dei motivi per cui la compagnia non è comptetiva, ha prezzi maggiori delle concorrenti e non ha fatto che perdere anno dopo anno quote di mercato; sindacati che si sono strenuamente opposti a qualsiasi tipo di riduzione, spesso con scioperi selvaggi che hanno causato gravi disagi agli utenti (incolpevoli) e gravi danni all'immagine della compagnia, hanno impedito la risoluzione di questo problema.
    I sindacati sono utilissimi, ma solo fino a quando tutelano gli interessi dei lavoratori senza danneggiare l'azienda; se per tutelare gli interessi dei lavoratori contribuiscono alla "morte" dell'azienda diventano nocivi, esattamente come parassiti che sfruttano l'ospite il più possibile ma poi ne causano la morte, morendo conseguentemente anche loro.
    Se Alitalia fallirà e TUTTI i dipendenti rimarrano col culo per strada, vorrei sapere quale utilità avrà avuto la posizione rigida dei sindacati che si sono sempre opposti a qualunque cambiamento.
    E questo vorrei chiederlo ai dipendenti stessi dopo il fallimento della compagnia..
    Secondo me semplifichi troppo le cose a discapito dei sindacati, che, ti ripeto, non sono certo a me simpatici, parlo di cisl-cgil-uil.

    Il fatto che un'azienda abbia un surplus di dipendenti, secondo da da chi è dovuto e - soprattutto - perché???

    So per certo di una certa azienda parastatale che assumeva una miriade di laureati senza averne bisogno, perché aveva col ministero appropriato un contratto per il quale prendeva x al giorno per ogni dipendente...

    Supponiamo che in tale azienda, un giorno, di punto in bianco, si cambi l'accordo col ministero e questi dipendenti diventino un peso.
    L'azienda vuole quindi ridurre il personale.
    Ti sembra lecito?
    Aver praticamente sfruttato questa gente per rubare dei soldi allo stato e adesso metterli per strada?
    In una contrattazione tipo alitalia, in un caso del genere, si direbbe come dici tu: i sindacati non possono per non volere il licenziamento di un certo numero di dipendenti, far fallire l'intera azienda, perché sarebbe bene che il marcio di tale azienda emerga e che a pagare sia chi è relamente responsabile.

    Quindi nel caso alitalia innanzitutto bisogna accertare perché ci sono più dipendenti di quelli che servono e poi che paghi chi ne è responsabile.

    Se per ipotesi tali dipendenti sono il frutto di clienterismo statale, che paghi lo stato, fornendo i soldi necessari per mantenerli .

    Se è responsabile un altro, che paghi...


  2. #62
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio

    Se per ipotesi tali dipendenti sono il frutto di clienterismo statale, che paghi lo stato, fornendo i soldi necessari per mantenerli .

    Se è responsabile un altro, che paghi...
    Non credo sia possibile..E' vero che non è colpa dei sindacati nè dei lavoratori se il personale è stato "gonfiato" troppo; ma se ci si rende conto che una cosa non funziona, secondo te non è lecito cercare di rimetterla a posto?
    Per fare un altro esempio, per me le province sono enti totalmente inutili e dovrebbero essere abolite; per cui, anche se doloroso per gli interessati, non esiterei a smantellarle e mandare tutti a casa.
    Ragionando invece come te, sarebbe impossibile e quindi bisognerebbe tenersi tutto il bel carrozzone di dipendenti, consiglieri, segretari, ecc.; la situazione non migliorerebbe mai.

    Tornando al caso alitalia, oltretutto, lo stato NOn può continuare a regalare soldi per manterere personale inutile; è stupido, è dannoso ed oltretutto è vietato (anzi, mi sembra siamo già stati ripresi parecchie volte per gli "aiutini" di stato all'alitalia).
    Senza considerare che i soldi dello stato non provengono da Marte, ma direttamente dalle nostre tasche:vederli sperperati nella gestione assistenzialistica di un'azienda che potrebbe invece produrre utili è un insulto al mio lavoro (ed al tuo, ed a quello di tutti quelli che pagano le tasse).
    Se per far volare X aerei un'altra compagnia usa Y personale, mentre alitalia ne usa Y+10, non ritengo illecito fare un bel -10 e riportare la compagnia in condizioni di essere competitiva.
    Anzi, non solo è giusto, è doveroso! E' proprio la tendenza a non licenziare nessuno, a tenere enti inutili, ad assumere, spendere, insieme ad una gestione inefficiente, che ha portato l'alitalia sull'orlo del fallimento.

    Detto questo, ripeto, non voglio assolutamente dare tutta la colpa ai sindacati, i manager hanno la loro bella fettona di responsabilità.

  3. #63
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Quote Originariamente inviata da Wittman Visualizza il messaggio
    Anzi, non solo è giusto, è doveroso! E' proprio la tendenza a non licenziare nessuno, a tenere enti inutili, ad assumere, spendere, insieme ad una gestione inefficiente, che ha portato l'alitalia sull'orlo del fallimento.
    ....E sta contribuendo a portare l'INTERO PAESE al fallimento.....quindi è proprio la mentalità italiana, fare così

  4. #64
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Quote Originariamente inviata da Wittman Visualizza il messaggio
    Non credo sia possibile..E' vero che non è colpa dei sindacati nè dei lavoratori se il personale è stato "gonfiato" troppo; ma se ci si rende conto che una cosa non funziona, secondo te non è lecito cercare di rimetterla a posto?
    Per fare un altro esempio, per me le province sono enti totalmente inutili e dovrebbero essere abolite; per cui, anche se doloroso per gli interessati, non esiterei a smantellarle e mandare tutti a casa.
    Ragionando invece come te, sarebbe impossibile e quindi bisognerebbe tenersi tutto il bel carrozzone di dipendenti, consiglieri, segretari, ecc.; la situazione non migliorerebbe mai.

    Tornando al caso alitalia, oltretutto, lo stato NOn può continuare a regalare soldi per manterere personale inutile; è stupido, è dannoso ed oltretutto è vietato (anzi, mi sembra siamo già stati ripresi parecchie volte per gli "aiutini" di stato all'alitalia).
    Senza considerare che i soldi dello stato non provengono da Marte, ma direttamente dalle nostre tasche:vederli sperperati nella gestione assistenzialistica di un'azienda che potrebbe invece produrre utili è un insulto al mio lavoro (ed al tuo, ed a quello di tutti quelli che pagano le tasse).
    Se per far volare X aerei un'altra compagnia usa Y personale, mentre alitalia ne usa Y+10, non ritengo illecito fare un bel -10 e riportare la compagnia in condizioni di essere competitiva.
    Anzi, non solo è giusto, è doveroso! E' proprio la tendenza a non licenziare nessuno, a tenere enti inutili, ad assumere, spendere, insieme ad una gestione inefficiente, che ha portato l'alitalia sull'orlo del fallimento.

    Detto questo, ripeto, non voglio assolutamente dare tutta la colpa ai sindacati, i manager hanno la loro bella fettona di responsabilità.
    Proseguo il tuo esempio: io sono favorevole allo smantellamento delle province, ma le cose vanno fatte con un certo modo. Se - faccio un'ipotesi - alle regioni lavorano 40.000 persone, non si può certo pensare di licenziarli tutti e mettere 40.000 nuclei familiari sul lastrico!
    Smantellare le province significherebbe ricollocare questa gente in altri posti statali o parastatali: anche se fossero poco utili, pagargli lo stipendio significherebbe né più né meno che assumersi il costo che comunque ci sarebbe stato con l'esistenza delle province, ma intanto ti togli di dosso l'onere del costo degli uffici, dei dirigenti, delle autoblu, dei politici annessi, degli stanziamenti fatti solo per succhiare soldi e mazzette varie, etc.

    Idem alitalia: quei lavoratori non puoi metterli sulla strada: si può pensare a deglli scivoli sulla pensione per i più anziani, alla riconversione graduale di altri in altri posti, etc.
    Se air france pretende la possibilità di licenziare 2000 persone (è un'ipotesi mia non reale) non si può certo accettare. O meglio, si può accettare che ar france se ne liberi, ma qualcun altro deve assumersene l'onere, lo stato italiano; tanto adesso sempre lo stato li paga, solo che dopo pagherebbe solo quelli e non i tanti in più che alitalia costa.
    Hai idea dello stipendio dell'amministratore delegato dell'alitalia? E il presidente? E il direttore del personale? Solo questi tre sono cinque milioni di euro l'anno, che in termini di operai sono circa 150 stipendi...
    Intendo dire che certe cose si fanno gradualmente, si pianificano in modo che nel giro di 5 o 10 o 15 anni quel peso non ci sarà più, lo stesso che si dovrebbe fare con le province.

  5. #65
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
    Piaciuto: 799 volte

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    Per gli stipendi e le buoneuscite dei manager hai perfettamente ragione, non ho mai detto il contrario!
    Anzi, visti i risultati, anche 10.000€ annui sarebbero 10.000€ regalati!

    Tornando ai tagli del personale, ovvio che sarebbe meglio se per almeno una parte ci fosse la possibilità di sistemazioni alternativae, qualche prepensionamento, o cose del genere.
    Questo però deve fare i conti con una situazione d'emergenza in cui l'azienda sta per fallire e forse non può permettersi queste cose, ed anche con le esigenze (sacrosante) di un eventuale acquirente di rendere la compagnia competitiva, in modo che quantomeno smetta di perdere quantità bestiali di denaro..
    Forse la soluzione ideale ed indolore per tutti i dipendenti (che in altre situazioni sarebbe auspicabile) ora non è più possibile..insomma capisco i drammi di quelli che verrebbero licenziati, ma far fallire tutta la compagnia per salvare loro (e solo per qualche mese oltretutto, mi sembra ci siano fondi solo per quest'anno o qualcosa di simile) mi sembra assolutamente suicida!
    Se fallisce, altro che 2000 posti in meno! Ci viene un macello...

  6. #66
    rhoda
    Utente cancellato

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    ragazzi, la situazione è una merda.
    scegliere se immolarsi per essere acquistati o restare fedeli ad una questione di principio e farla fallire.
    la situazione è una merda soprattutto per i dipendenti di az servizi come me, che nn erano proprio contemplati daigli accordi con airfrance che ovviamente gioca sporco perchè sa di essere l'unica carta giocabile.

    è allucinante.

    e comunque per cortesia evitiamo di dare la colpa ai sindacati...io vi farei leggere la lettera che ci hanno inviato i sindacati di airfrance...

  7. #67
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
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    Quote Originariamente inviata da rhoda81 Visualizza il messaggio
    ............

    e comunque per cortesia evitiamo di dare la colpa ai sindacati...io vi farei leggere la lettera che ci hanno inviato i sindacati di airfrance...
    Mi spiace molto per la difficile situazione in cui ti trovi, ma guarda questa lettera...come volevasi dimostrare.
    " Molti di loro sono ancora una volta delusi, furenti, amareggiati per il fallimento del negoziato con i francesi. Ecco cosa scrivono ad Affari due lavoratore di via della Magliana.
    "Sono un dipendente Alitalia. Uno di quei tanti, stupidi dipendenti che non hanno pensato di riunirsi per fare una contro-manifestazione a favore della acquisizione Airfrance. Ora Airfrance se ne è andata.
    E se prima solo una parti dei dipendenti avrebbe avuto vita difficile, adesso avremo TUTTI una vita IMPOSSIBILE senza NESSUNA PROSPETTIVA. Un grazie ai sindacati irresponsabili. Adesso vedremo se ci sarà qualcuno disposto ad accattarsi questa azienda. La tanto discussa cordata italiana, ammesso che si presenterà, non dovrà portare solo i soldi, ma anche un management capace. Un lusso, se si parla di manager italiani.
    Airfrance avrebbe portato ossigeno ma anche, soprattutto, know-how. Una azienda di trasporto aereo non può essere condotta da immobiliaristi, banchieri o affaristi vari, con tutto il rispetto per le categorie citate.
    Domani restituirò la tessera sindacale. Spero che lo facciano in molti. Penso anche che dovrò cercare, più seriamente di quanto già non stessi facendo, un altro lavoro.
    Volevo chiedere, infine, un favore a tutti: non fate di tutta un'erba un fascio. I dipendenti Alitalia non sono solo quelli che scioperano o che "rappresentano" una forza lavoro criticona e lavativa. Ci sono tante eccellenze in senso positivo, ma anche, purtroppo, in senso negativo.
    ............
    Ci aspettiamo, almeno, un pizzico di comprensione.
    Un amareggiato dipendente di terra di Fiumicino".

  8. #68
    SS-Hauptsturmführer Wittmann
    Uomo 42 anni da Reggio Emilia
    Iscrizione: 21/12/2007
    Messaggi: 5,371
    Piaciuto: 799 volte

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    SECONDA LETTERA, DA UN PILOTA
    "Oggi abbiamo perso l'occasione della vita…….come al solito i sindacati,miopi, per salvare il potere,hanno portato l'azienda sull'orlo del fallimento.
    Arrogandosi il diritto di fare i manager e non quello di tutelare i lavoratori, hanno presentato un piano di risanamento, che fior di imprenditori con lauree in economia e soprattutto esperienza di amministratori di compagnie aeree non hanno potuto approvare……chissà perché???
    Se siamo in questa situazione è colpa nostra, continuiamo a pensare di essere unici ed intoccabili, ma siamo solo dei piloti che fanno il proprio dovere.
    Sono amareggiato e sfiduciato dai sindacati che ancora una volta,servi dei politici, ci stanno portando verso la catastrofe del commissariamento.
    507 piloti in esubero di cui:
    134 già pensionabili cioè andranno comunque in pensione nei prossimi tre anni.
    180 andranno in Air France nei prossimi tre anni.
    193 piloti in cassa integrazione o incentivati a lasciare l'azienda
    ,

    credo che avremmo potuto gestirli, autotassandoci tutti,avremmo avuto le risorse per farlo ma giochi di potere, ( e giocano sulla nostra pelle) hanno impedito la realizzazione di un piano,quello di Air France che ci avrebbe portato ai vertici delle maggiori compagnie mondiali.
    Ora lo scenario quale è? Faremo la fine di Swissair e di Sabena.
    Grazie ai sindacati e ai loro Manager lungimiranti..
    Complimenti
    Marcello Labor
    comandante pilota sull’Airbus A321
    P.S. Sto creando,insieme ad un gruppo di colleghi che come me,stamattina, si sono dimessi dai sindacati, una lista di dipendenti che accettano il piano Airfrance, in dieci minuti dalla pubblicazione dell'annuncio sui nostri forum, ho avuto già 11 adesioni,un po' pochine ma abbiamo appena iniziato. Appena raggiungeremo un numero consistente,invieremo una lettera alle parti interessate alla trattativa. Speriamo bene."

  9. #69
    rhoda
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Wittman Visualizza il messaggio
    Mi spiace molto per la difficile situazione in cui ti trovi, ma guarda questa lettera...come volevasi dimostrare.
    " Molti di loro sono ancora una volta delusi, furenti, amareggiati per il fallimento del negoziato con i francesi. Ecco cosa scrivono ad Affari due lavoratore di via della Magliana.
    "Sono un dipendente Alitalia. Uno di quei tanti, stupidi dipendenti che non hanno pensato di riunirsi per fare una contro-manifestazione a favore della acquisizione Airfrance. Ora Airfrance se ne è andata.
    E se prima solo una parti dei dipendenti avrebbe avuto vita difficile, adesso avremo TUTTI una vita IMPOSSIBILE senza NESSUNA PROSPETTIVA. Un grazie ai sindacati irresponsabili. Adesso vedremo se ci sarà qualcuno disposto ad accattarsi questa azienda. La tanto discussa cordata italiana, ammesso che si presenterà, non dovrà portare solo i soldi, ma anche un management capace. Un lusso, se si parla di manager italiani.
    Airfrance avrebbe portato ossigeno ma anche, soprattutto, know-how. Una azienda di trasporto aereo non può essere condotta da immobiliaristi, banchieri o affaristi vari, con tutto il rispetto per le categorie citate.
    Domani restituirò la tessera sindacale. Spero che lo facciano in molti. Penso anche che dovrò cercare, più seriamente di quanto già non stessi facendo, un altro lavoro.
    Volevo chiedere, infine, un favore a tutti: non fate di tutta un'erba un fascio. I dipendenti Alitalia non sono solo quelli che scioperano o che "rappresentano" una forza lavoro criticona e lavativa. Ci sono tante eccellenze in senso positivo, ma anche, purtroppo, in senso negativo.
    ............
    Ci aspettiamo, almeno, un pizzico di comprensione.
    Un amareggiato dipendente di terra di Fiumicino".
    io sono una simpaticissima dipendente di via della magliana, e ti assicuro che se fossi stato tagliato fuori da trattative e tg come me con tutti te la prenderesti meno che coi sindacati. chi parla così sicuramente non è chi ha il posto di lavoro a rischio come me e come altri cosiddettti "esuberi"...

  10. #70
    rhoda
    Utente cancellato

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    ragazzi ma una compagnia è o non è fatta di TUTTI i suoi dipendenti? se si parla di salvare il simbolo, ok...anche se ci si poteva pensare prima....

    se invece si parla di non mandare a casa chi ha lavorato per questa compagnia per anni ed anni, siamo su tutto un altro piano...o no???

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