Ho letto solo ora questo post.
Beh, quello che ipotizzi non ha senso, l'Italia ha le spalle coperte dalla NATO, e per lo stesso motivo anche la storia dell'attacco giapponese non ha alcun senso.
Noi non abbiamo nessun motivo per utilizzare armamenti nucleari; come già detto, facciamo parte della NATO,
Dulcis in fundo, l'Italia non può comprare armamenti nucleari e non può portare avanti ricerche sul nucleare (se non per scopi civili), così come gli Stati firmatari del TNP non possono venderci i suddetti armamenti.
Quelle bombe erano americane, di proprietà americana e prodotte per essere utilizzate dagli americani (o, al massimo, dalla NATO)...
Guarda che il TNP (Trattato di Non Proliferazione nucleare) parla chiaro, eh.
La Francia, nel momento in cui ha sottoscritto il trattato, possedeva armamenti nucleari, quindi era leggittimata a mantenere quelli che aveva, senza però continuare la ricerca e lo sviluppo di nuovi armamenti.
La Germania non è uno "Stato nucleare", quindi non può sviluppare, produrre e/o comprare armamenti nucleari.
Gli USA avevano armamenti in giro per mezza Europa, come deterrente nei confronti dell'URSS. Con la fine della Guerra Fredda, il bisogno di avere testate nucleari in Europa è venuto meno, quindi gli Stati Uniti hanno progressivamenti ritirato i suddetti armamenti dalle basi militari europee, tra le quali Aviano, Gioia del Colle e Ghedi.
Attualmente, in Europa, rimangono "operativi" alcuni missili balistici inglesi e francesi, oltre a quelli americani, presenti nei loro sottomarini...
"L’Italia aderisce come ‘Stato Non Nucleare’ al Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP), firmato in data 28 gennaio 1969 e ratificato dal Parlamento con legge L. 24 aprile 1975, n. 131 (pubblicata sulla G.U. n. 113 del 30/04/75). Si è quindi già impegnato a non ricercare né ottenere il controllo, diretto o indiretto, di armi nucleari (v. art. 2 del TNP). Tuttavia, questo non ha finora impedito all’Italia di concedere agli Stati Uniti il permesso di dislocare armi atomiche sul territorio della Repubblica. Anche se i vari governi che si sono succeduti non hanno mai reso pubblico numero e dislocazione delle atomiche in Italia, hanno peraltro ufficialmente ammesso la partecipazione del nostro paese al cosiddetto “Nuclear Sharing” (Condivisione nucleare) della Nato."
Ma non è un controsenso?
Le tengono come deterrente per i soliti stronzi (leggasi Iran, Corea del Nord, Pakistan, Cina); con i missili inglesi e francesi, con quelli americani sparsi per il mondo e con le armi israeliane, è praticamente impossibile che l'europa venga attaccata.
Si crede che in Europa ci siano ancora bombe americane perchè le stime vengono fatte sulla base dei siti WS3 (non mi chiedere che acronimo sia, non l'ho mai ricordato; te lo cerco, se vuoi), non sulle testate effettive. Ogni sito può contenere quattro ordigni; tra Aviano e Ghedi (le uniche due basi italiane con siti WS3, gli unici in grado di contenerle), ci sono 29 siti, ed è su quello che i pacifisti fanno i loro conti...