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Caro spesa, al Nord le citta' piu' costose

  1. #1
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
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    Predefinito Caro spesa, al Nord le citta' piu' costose

    Roma, 22 apr. - E' Napoli la citta' in cui conviene di piu' fare la spesa di alimentari. Mentre ad Aosta costano di meno abbigliamento e calzature. Per l'arredamento e gli articoli per la casa e' invece Campobasso la meno cara. Al contrario il cibo costa di piu' a Bolzano, scarpe e vestiti toccano la punta massima a Reggio Calabria e arredare la casa e' piu' costoso a Milano.
    Questi i principali risultati di uno uno studio congiunto Istat-Unioncamere e Istituto Guglielmo Tagliacarne sulle differenze nel livello dei prezzi tra i capoluoghi delle regioni italiane, relativi al 2006, che riguardano questi 3 capitoli pari al 35% della spesa complessiva dei beni.
    In generale i livelli dei prezzi nelle citta' settentrionali risultano superiori a quelli dei capoluoghi del centro e soprattutto del mezzogiorno. La differenza riguarda soprattutto il settore degli alimenti e quello dell'arredamento. Bolzano, Trieste e Genova sono le citta' che registrano i prezzi piu' elevati rispetto alla media nazionale in tutti i comparti considerati. Mentre Napoli, L'Aquila, Campobasso e Palermo sono i capoluoghi con prezzi inferiori alla media nazionale nei tre capitoli di spesa. I calcoli sono stati effettuati attraverso gli indici di parita' del potere d'acquisto, che misurano le differenze tra il livello medio dei prezzi di un paniere standard di prodotti in una determinata zona e quello medio calcolato per il complesso delle zone, su un paniere di 1.737 prodotti.
    Per quanto riguarda il settore alimentare le differenza tra la citta' piu' economica e quella piu' costosa sono rilevanti: Bolzano e Milano, fanno registrare livelli di prezzi piu' elevati di oltre il 10% rispetto alla media nazionale (rispettivamente +13,3% e +11,2%). Mentre le due citta' meno care, sono Napoli e Bari con prezzi inferiori di circa il 10% rispetto alla media.
    Meno ampio il gap per l'abbigliamento con la citta' piu' economica (Aosta) che registra un livello di prezzi inferiore del 9,8%, mentre a Reggio Calabria e Venezia i prezzi sono piu' elevati rispettivamente del 6,5% e del 5,4%. Le differenze piu' rilevanti in assoluto riguardano invece il settore dell'arredamento con Milano e Roma a +25,8% e +12,8% rispetto la media e Campobasso a -22,8%.
    Dall'indagine emergono dei dati ''interessanti'', dice il presidente dell'Istat, Luigi Biggeri. ''Anche se non forniscono una misura esatta -spiega- danno un ordine di grandezza delle differenze di prezzo dei beni, e sono differenze non banali''. "Si nota - aggiunge - una specie di dicotomia per alimentari, abbigliamento e calzature: in genere ci sono prezzi alti nelle citta' del Nord e piu' bassi nelle citta' del Sud. Per l'arredamento la situazione e' piu' differenziata". Mentre per il presidente di Unioncamere, Andrea Mondello, questo tipo di studio da ''dei risultati che potranno essere uno strumento straordinario per la classe politica che li potra' esaminare''. Un aiuto di questo tipo rispetto ai calcoli legati alle gabbie salariali per il presidente e' ''un salto logico''.
    (Adnkronos)
    -------------
    Sarebbe giusto, alla luce di questo articolo, differenziare di conseguenza anche salari e stipendi ?
    riflessione
    sarebbe una regressione introdurre le gabbie salariali visto che nel 1969 i sindacati le abolirono?

    (1969 - L'abolizione
    È l'anno in cui le "gabbie salariali" vennero abolite. A febbraio infatti i sindacati proclamorono uno sciopero generale per ottenere l'unificazione dei minimi salariali in tutto il Paese che fino a quel momento era diviso in due "zone salariali", una al Nord e una al Sud.)


  2. #2
    Matricola FdT
    Uomo 39 anni da Pesaro-Urbino
    Iscrizione: 23/4/2008
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    stai dicendo che un operaio che fa 8 ore al sud lavora meno di uno che ne fa 8 al nord?
    Perchè altrimenti non ci sarebbe ragione di pagare diversamente i 2...

    credo che si potrebbe al limite limare le varie addizionali regionali e comunali in quelle regioni dove si spende di +.... ovviamente tutto questo è fantascenza...

  3. #3
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
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    Al nord la vita costa di più perché c'è più ricchezza.

    Da che mondo è mondo.

    30 anni fa le quotazioni dell'usato di quattroruote erano differenziate fra nord, centro e sud... a nord costava di meno perché c'era (c'è da sempre) più consumismo. Che è sinonimo di ricchezza, appunto.

    Più che da differenziare i salari sarebbe auspicabile omogeneizzare le ricchezze.

    Se sono 60 anni che non ci si riesce, evidentemente ci sono interessi forti perché ciò non avvenga.

  4. #4
    Overdose da FdT
    Uomo
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Al nord la vita costa di più perché c'è più ricchezza.

    Da che mondo è mondo.

    30 anni fa le quotazioni dell'usato di quattroruote erano differenziate fra nord, centro e sud... a nord costava di meno perché c'era (c'è da sempre) più consumismo. Che è sinonimo di ricchezza, appunto.

    Più che da differenziare i salari sarebbe auspicabile omogeneizzare le ricchezze.

    Se sono 60 anni che non ci si riesce, evidentemente ci sono interessi forti perché ciò non avvenga.

    a questo punto la domanda è una sola gabbia si o no perchè non e giusto che ci sia un differenziale di prezzi che non garantisca la uniformità di potere di acquisto in busta paga

  5. #5
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da Usher Visualizza il messaggio
    a questo punto la domanda è una sola gabbia si o no perchè non e giusto che ci sia un differenziale di prezzi che non garantisca la uniformità di potere di acquisto in busta paga

    Secondo me fin da ora la busta paga ha un diverso peso a nord e a sud.
    Non perdere di vista che la prima riga di una busta paga consta non solo del minimo contrattuale, ma anche di superminimi individuali; di straordinari; di premi di produzione, spesso spalmati sulle mensilità. Tutte cose che al sud non sanno neanche che esistano.
    Per non parlare del lavoro nero, che a nord è più pagato che a sud.

  6. #6
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Secondo me fin da ora la busta paga ha un diverso peso a nord e a sud.
    Non perdere di vista che la prima riga di una busta paga consta non solo del minimo contrattuale, ma anche di superminimi individuali; di straordinari; di premi di produzione, spesso spalmati sulle mensilità. Tutte cose che al sud non sanno neanche che esistano.
    Per non parlare del lavoro nero, che a nord è più pagato che a sud.
    Semplicemente, quoto.

  7. #7
    Overdose da FdT
    Uomo
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    Quote Originariamente inviata da Abel Balbo Visualizza il messaggio
    Secondo me fin da ora la busta paga ha un diverso peso a nord e a sud.
    Non perdere di vista che la prima riga di una busta paga consta non solo del minimo contrattuale, ma anche di superminimi individuali; di straordinari; di premi di produzione, spesso spalmati sulle mensilità. Tutte cose che al sud non sanno neanche che esistano.
    Per non parlare del lavoro nero, che a nord è più pagato che a sud.
    e la proposta di berlusca sugli straordinari risolverà qualcosa?

  8. #8
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Quote Originariamente inviata da Usher Visualizza il messaggio
    e la proposta di berlusca sugli straordinari risolverà qualcosa?
    Di sicuro toglierà la possibilità di nuovi posti di lavoro...

  9. #9
    Mai più senza FdT lakeofire
    Uomo 39 anni
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    Non è una novità...

    E' sempre stato così... basta guardare le piccole cose...una pizza per esempio. Da voi costa molto meno che qui al nord.

    Mi sa che questo discorso rimarrà così per un bel pò di tempo...

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