ma come fanno a chiamare test scentifico una cosa del genere
su 2200 bambini, ne hanno ascoltati 95 e con 700 hanno parlato solo con i genitori
se questo è un dato scentifico questa si chiama "prostutuzione intellectuale" cit.
ma come fanno a chiamare test scentifico una cosa del genere
su 2200 bambini, ne hanno ascoltati 95 e con 700 hanno parlato solo con i genitori
se questo è un dato scentifico questa si chiama "prostutuzione intellectuale" cit.
Dai, questa è proprio grossa L'intera natura si regge su questo tipo di struttura, dal più insignificante degli insetti ai più complessi fra i mammiferi, ossia noi, passando per gli ovipari.
E non penso che un insetto, una rana o un cane sappiano cos'è la "cultura".
In sintesi, qua hai toppato alla grande
Un dato di fatto è che un bambino acquisisce molte cose attraverso il metodo dell'imitazione. Finisce che tutto ciò che fanno le persone a cui lui ripone la sua fiducia diventa positivo. Questo comporterebbe che in una società dove molti bambini fossero cresciuti da omosessuali, l'omosessualità diventerebbe davvero un dato di fatto e l'omosessuale al 100% integrato col resto della società.
Non è il figlio dei gay che ha maggiori possibilità di diventare gay, ma il figlio dell'eterosessuale che convive coi bambini figli degli omosessuali, ovvero quel bambino che ha delle propensioni all'omosessualità non si troverebbe più nella condizione di nasconderlo a se stesso ma vivrebbe la sua vera sessualità.
Quindi in realtà la questione vera che andrebbe affrontata ed esaminata è quella dell'accettazione dell'omosessualità. E chi muove i fili per cui si pongono i bastoni nelle ruote dell'adozione ai gay, in realtà mira alla non integrazione dei gay nella società, mirà alla repressione dell'omosessualità; mentre quello dell'adozione è soltanto un mezzo e quindi un finto problema.
Anche chi, come te Wolve, nutre dei dubbi sinceri sull'adozione ai gay, dovrebbe secondo me interrogarsi se realmente è favorevole all'integrazione dei gay o meno nella società, perché inconsciamente è comunque quello che muove anche il giudizio sull'adozione, benché potrebbe non sembrare così a noi stessi.
Non sarebbero certo i primi a sovvertire o non riconoscere le leggi di natura.
Ciò non toglie che suddette leggi esistono eccome. Oppure secondo te il rapporto con tuo padre e tua madre è frutto unicamente di "retaggi culturali"?
Se è così direi che lo sminuisci parecchio....
(prima che ti inalberi, la mia non è una critica nè a te nè alla tua famiglia, l'ho semplicemente presa come esempio vicino, senza entrarci)
Balbo....non essendo gay, capirai bene che non nutro molto interesse per la loro integrazione o no, mi limito a trattarli allo stesso modo in cui tratterei un etero, ossia dipendente dalla singola persona e non dalla categoria.
Sono contenta per loro
sei capace di reggere un discorso senza buttarla sul personale?
comunque io non volevo parlare negativamente di abitudini culturali (cara vecchia abitudine di wolvie di mettermi in bocca parole che non ho detto), semplicemente è così e basta. io so che mi copro il seno per una mia abitudine culturale, se fossi nata nelle tribù africane non l'avrei fatto.
forse le leggi di natura non sono universali come credi. e quindi, siccome hai preso da un po' la bella abitudine di dirmi fra le righe che sono un'ignorante, riprendo la mia amata presunzione e ti dico che sono cose che ho studiato questo, ergo non sto parlando a vanvera come ti piace credere.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Non dubito che tu non stia parlando a vanvera, e se ti scoccia tanto il "buttarla sul personale", cosa che non ho fatto, allora ai tuoi genitori sostituisci i miei se ti fa piacere, l'essenziale era farti capire il concetto di base.
Se fosse come dici tu, e cioè tutta cultura, non sarebbe un qualcosa che esiste presso praticamente TUTTE le specie che non siano le amebe che si riproducono autonomamente......
Non dubito neanche di questo Malinowski, per quanto tutto ciò che so di lui si riduce a quanto ho letto 10 minuti fa su Wikipedia, ma direi che i criteri per parlare di universalità ci sono eccome, ***** se ci sono....ovunque ti giri trovi "maschio+femmina+figli".....
ma è ovvio che un fondamento biologico c'è sempre. però le costruzioni che vengono fatte dall'uomo dopo sono culturali. l'uomo è incompleto biologicamente, è questo è abbastanza un dato di fatto.
questo tal malinkowski non si è concentrato direttamente sullo studio dei rapporti madre - figlio in società matrinileari, è il padre del metodo di studio odierno dell'antropologia, quello dell'osservazione partecipante.
è per farti capire che quello che a te pare normale, nelle isole trobriand non lo è. la normalità è madre+zio materno+bambino. il padre non è una figura contemplata, perché non collegano l'atto sessuale alla nascita del bambino (sì, lo so, anche io ho pensato che sono dei mongoloidi xD).
e comunque non puoi paragonare l'uomo agli animali, per il semplice fatto che gli uomini hanno una componente culturale che gli animali non hanno.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.