L’ azione dirompente del
Presidente della Camera ha prodotto un vero
terremoto all’ interno del quadro politico nazionale, sovvertendone gli equilibri e gli assetti gia’ consolidati. Da luglio ad oggi si sono susseguiti una serie di scontri “a distanza” tra
Silvio Berlusconi e
Gianfranco Fini con botta e risposta sempre piu’ velenosi e rancorosi. Berlusconi , intervenendo a
Taormina alla festa nazionale de
La Destra, ha riallacciato con
Francesco Storace il discorso politico che Fini nel 2008 aveva imposto che fosse interrotto , ricacciando il neonato partito di Storace in una splendida solitudine che gli è costata la perdita di ogni rappresentanza parlamentare. Berlusconi ha fatto di piu’ e nella riunione siciliana ha aperto le porte dell’ attuale governo a uomini de La Destra, sembra, infatti, ormai questione di ore la nomina a sottosegretario del vice segretario nazionale de LA Destra
Nello Musumeci,ex parlamentare europeo nelle file di
AN, definito “
mister 120mila preferenze“.
FEDELI AL CENTRODESTRA – E’ improprio parlare di campagna acquisti (ne’ puo’ essere minimamente utile a rafforzare i numeri dell’ attuale governo) poichè Storace e “camerati” non hanno parlamentari da schierare a salvaguardia della maggioranza . Si tratta, invece, di un riconoscimento di tipo prettamente politico: un attestato di stima e fiducia nei confronti di quella compagine politica che, pur estromessa dal “giro” dei seggi parlamentari, non ha mai fatto mancare il suo
leale apporto al centrodestra nelle successive
elezioni regionali e
locali, giocando un
ruolo decisivo specialmente nelle elezioni dei presidenti di
Lazio e
Piemonte. Sulle pagine di
Generazione Italia ieri e’ stato diffuso un sondaggio di
Crespi che attestava la risalita di
Futuro e Libertà al
7,5% ed il “crollo” del
Popolo della Libertà al
29%. L’ articolo a commento dei dati del sondaggio parlava con
toni euforici di una specie di trionfo del partito dei finiani ma ad una piu’ attenta analisi emergono alcuni rilievi che debbono, evidentemente, esser
sfuggiti ai dirigenti di Fini.
STORACE AL 3% – Il PdL cala si e no di 1 punto e parlare di “
crollo” è quantomeno imbarazzante, la
Lega Nord con il 12,7%
cresce e si rafforza facendo pensare ad uno
spostamento di voti dal PdL verso il Carroccio. Il dato piu’ interessante è quello relativo a La Destra di Storace che dopo
Mirabello e dopo Taormina vede
triplicare il proprio gradimento. Se fino a qualche settimana fa il dato del partito di Storace era piuttosto sconfortante, (molti esperti neanche nominavano La Destra come partito definito ma la inglobavano nella categoria degli “altri”), oggi, a detta proprio dei finiani, il partito di Storace acquisisce nell’opinione pubblica una
considerazione e un
gradimento che lo proiettano come un sasso nello stagno della politica. Insomma , il partitello dello “zerovirgola”, come era appellato con aria di sufficienza dai finiani la creatura di Storace , è causa di più di qualche grattacapo per il Presidente della Camera.
DESTRA TRADIZIONALE O RADICAL CHIC? – Si è, infatti , rivelata di poco conto e di nessun valore la
campagna acquisti che Fini ha operato a suon di lusinghe tra i quadri e tra i dirigenti del partito di Storace e
Buontempo, in quanto la base militante
non ha seguito nessuno dei dirigenti sulla sponda di Mirabello, preferendo restare
ancorata alle
solide basi ideologiche della
destra “tradizionale” e
identitaria e dimostrando scarsissimo interesse per la “destra radical chic” di
Fare Futuro e di
Filippo Rossi . Dopo il successo chiarissimo della tre giorni siciliana de La Destra, quelli di Futuro e Libertà hanno avviato un fuoco di fila proprio contro Storace, affidandolo a quelle persone che sono fuoriuscite dal partito dell’ ex ministro della salute e sono confluiti nella nuova creatura finiana. Il dato de La Destra al 3% dimostra che il 7,5% dei consensi di FLI non provengono da destra ma, piuttosto, dal centro sinistra se non proprio da sinistra. Fini e’ riuscito a triplicare i consensi del partito di Storace in meno di due mesi : un risultato da
grande statista , sicuramente.
Fini è liberale? I fascisti triplicano i consensi