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CONSENSI INFORMATIVI

  1. #1
    hellion
    Ospite

    Predefinito CONSENSI INFORMATIVI

    ciao, non so se questa è sezione giusta però ho bisogno di un parere e qualche informazione... allora io lavoro in un ambito ospedaliero ma essendo privato a leggi tutte a se...
    il problema mio è che mia madre si è fatta operare ad una mano in un ospedale pubblico di firenze e non le hanno fatto firmare alcun consenso informato non specificando che con l'opearazione avrebbe rischiato l'artrosi ad una mano... ecco fatto! anticipando il fatto che mia madre non si sarebbe mai fatta operare se le avessero detto una cosa del genere, ora per il 90% (gli esami ancora non sono conclusi) le è venuta l'artotrosi! qualcuno di voi sa con precisione se i consensi informati erano d'obbligo anche a settembre 2006 negli ospedali pubblici italiani o toscani??? io non sono riuscita a trovare niente e sono incazzata nera!
    qualcuno può aiutarmi?


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  3. #2
    Sempre più FdT Sedicesima
    Donna 39 anni da Vicenza
    Iscrizione: 29/9/2006
    Messaggi: 2,004
    Piaciuto: 4 volte

    Predefinito

    Direi che ci sono tutti gli estremi per una denuncia all'ospedale...
    L'omissione di determinate informazioni (come ad esempio, per quanto riguarda tua madre, quella di una possibile artrosi dopo l'operazione) non solo è punibile a livello civile, ma anche penale...
    I medici avrebbero dovuto informare tua madre dei possibili esiti dell'operazione così che tua madre potesse scegliere se sottoporsi al trattamento o meno.
    Cmq sia il consenso informato è d'obbligo sia negli ospedali pubblici che in quelli privati... non serve andare a cercare la legislazione specifica, perchè il principio del consenso è riconducibile all'art. 13 della Costituzione che riguarda la libertà personale... Questo per dirti che nel 2006 era altrochè in vigore!! Cmq tua madre dovrebbe sbrigarsi per la denuncia, perchè non so se esistono dei termini di prescrizione.. Io consiglio di rivolgervi ad un avvocato...

  4. #3
    hellion
    Ospite

    Predefinito

    grazie! piu che altro a me girano molto le scatole per l'artrosi! ora comunque mi informo! grazie ancora!

  5. #4
    FdT-dipendente
    Uomo 39 anni da Milano
    Iscrizione: 11/1/2007
    Messaggi: 1,208
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito

    Cara valentina , prima di tutto bisogna vedere di che tipo di intervento si tratta,certamente c'è l'art 32 della costituzione ma sono anche eccezzioni all'obbligo del consenso informato specificatamente previste dal codice deontologico medico infatti vi sono casi in cui si può parlare di consenso implicito come per quelle cure di routine, o per quei farmaci prescritti per una malattia nota.
    Si suppone, infatti secondo la legge, che in questo caso sia consolidata l’informazione ed il consenso relativo , in caso di rischi che riguardano conseguenze atipiche, eccezionali ed imprevedibili di un intervento chirurgico, che possono causare ansie e timori inutili.
    Se, però, il malato richiede direttamente questo tipo di informazioni, il medico deve fornirle.
    Adesso ipotizzando anche che tua madre non sia stata informata anche se nel caso fosse previsto è molto difficile ,anche se hai ragione,
    istituire una causa contro l'ospedale in quanto sono pochi i periti medici che abbiano la voglia di andare contro l'ospedale
    Inoltre per la complessità di una causa del genere , per le spese e per la lunghezza dei processi nei confronti degli enti pubblici rischi di pagare un avvocato per anni senza avere certezza di un risarcimento...
    Per concludere una causa del genere ,a mio parere, ha senso solo nel caso di invalidità che tua madre a subito a causa di questo intervento inoltre ricordo che spesso le strutture ospedaliere fanno lo scarica barile e in questo caso lo farebbe sull'infermiere facendo pesare il fatto che non ha rispettato il regolamento dell'ospedale e sopratutto il Codice Deontologico degli infermieri all'art. 4.5.
    Insomma a me spiace molto per tua mamma ma a meno che non abbia subito una invalidità rilevante sul posto di lavoro io non consiglierei di procedere per vie legali...

    Saluti

  6. #5
    Sempre più FdT Sedicesima
    Donna 39 anni da Vicenza
    Iscrizione: 29/9/2006
    Messaggi: 2,004
    Piaciuto: 4 volte

    Predefinito

    Quote Originariamente inviata da Miatamania
    Cara valentina , prima di tutto bisogna vedere di che tipo di intervento si tratta,certamente c'è l'art 32 della costituzione ma sono anche eccezzioni all'obbligo del consenso informato specificatamente previste dal codice deontologico medico infatti vi sono casi in cui si può parlare di consenso implicito come per quelle cure di routine, o per quei farmaci prescritti per una malattia nota.
    Si suppone, infatti secondo la legge, che in questo caso sia consolidata l’informazione ed il consenso relativo , in caso di rischi che riguardano conseguenze atipiche, eccezionali ed imprevedibili di un intervento chirurgico, che possono causare ansie e timori inutili.
    Se, però, il malato richiede direttamente questo tipo di informazioni, il medico deve fornirle.
    Adesso ipotizzando anche che tua madre non sia stata informata anche se nel caso fosse previsto è molto difficile ,anche se hai ragione,
    istituire una causa contro l'ospedale in quanto sono pochi i periti medici che abbiano la voglia di andare contro l'ospedale
    Inoltre per la complessità di una causa del genere , per le spese e per la lunghezza dei processi nei confronti degli enti pubblici rischi di pagare un avvocato per anni senza avere certezza di un risarcimento...
    Per concludere una causa del genere ,a mio parere, ha senso solo nel caso di invalidità che tua madre a subito a causa di questo intervento inoltre ricordo che spesso le strutture ospedaliere fanno lo scarica barile e in questo caso lo farebbe sull'infermiere facendo pesare il fatto che non ha rispettato il regolamento dell'ospedale e sopratutto il Codice Deontologico degli infermieri all'art. 4.5.
    Insomma a me spiace molto per tua mamma ma a meno che non abbia subito una invalidità rilevante sul posto di lavoro io non consiglierei di procedere per vie legali...

    Saluti
    Il tuo discorso non lo trovo giusto... E' ingiusto che un paziente sia costretto a subire l'incompetenza dei medici (in questo caso l'incompetenza riguarda l'omessa informazione sul possibile esito dell'operazione). Inoltre non credo proprio che questo sia un caso di cura di routine... I medici avrebbero dovuto cmq informare la madre che un'operazione del genere avrebbe potuto comportare la comparsa dell'artrosi di modo che ella potesse liberamente scegliere se sottoporsi o meno all'intervento.
    Cmq sia, al di là della causa o meno, dovrebbe rivolgersi ad un avvocato per una consulenza legale. Io e te non credo abbiamo una competenza tale x dirle sì vai in tribunale o no non ci andare... Ha solo chiesto se la legislazione sul consenso informato era già in vigore nel 2006...

  7. #6
    FdT-dipendente
    Uomo 39 anni da Milano
    Iscrizione: 11/1/2007
    Messaggi: 1,208
    Piaciuto: 0 volte

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    Quote Originariamente inviata da Sedicesima

    Il tuo discorso non lo trovo giusto... E' ingiusto che un paziente sia costretto a subire l'incompetenza dei medici (in questo caso l'incompetenza riguarda l'omessa informazione sul possibile esito dell'operazione). Inoltre non credo proprio che questo sia un caso di cura di routine... I medici avrebbero dovuto cmq informare la madre che un'operazione del genere avrebbe potuto comportare la comparsa dell'artrosi di modo che ella potesse liberamente scegliere se sottoporsi o meno all'intervento.
    Cmq sia, al di là della causa o meno, dovrebbe rivolgersi ad un avvocato per una consulenza legale. Io e te non credo abbiamo una competenza tale x dirle sì vai in tribunale o no non ci andare... Ha solo chiesto se la legislazione sul consenso informato era già in vigore nel 2006...
    Il tuo discorso è giusto da un punto di vista teorico ( anche se la teoria e la pratica è un pò differente ) semplicemente io le dico che, vedendo queste cose ogni giorno, che se non c'è invalidità rilevante può andarci da un avvocato che se è onesto le dice che non ne vale la pena ( sempre nel caso di una artrosi che non limita l'attività lavorativa) ... invece se è un furbacchione le fa fare una causa del genere facendole spendere un patrimonio e ce ne sono molti in giro che vivono su queste cose....
    Certo lei può fare una causa ma io la ho messa in guardia sui pro e sui contro, le ho risposto anche perchè ne vedo tanta di gente che da mio padre tenta cause in cui non vale la pena imbarcarsi spiegando bene a cosa si va incontro ed ho seguito alcuni casi di malasanità con cause ma si parlava sempre di invalidità e danni rilevanti che andavano avanti anni ....
    Purtroppo come saprai bene per farsi giustizia il cittadino deve valutare molte cose anche se questa " giustizia " non gli costa di più di quanto potrebbe ricavare .
    Ovviamente ho fatto un discorso molto generale siccome è stata poco specifica nell'esporre il problema io le dò un parere dettato dall'esperienza certamente con un avvocato avrà maggiori delucidazioni.