Originariamente inviata da
Miatamania
Cara valentina , prima di tutto bisogna vedere di che tipo di intervento si tratta,certamente c'è l'art 32 della costituzione ma sono anche eccezzioni all'obbligo del consenso informato specificatamente previste dal codice deontologico medico infatti vi sono casi in cui si può parlare di consenso implicito come per quelle cure di routine, o per quei farmaci prescritti per una malattia nota.
Si suppone, infatti secondo la legge, che in questo caso sia consolidata l’informazione ed il consenso relativo , in caso di rischi che riguardano conseguenze atipiche, eccezionali ed imprevedibili di un intervento chirurgico, che possono causare ansie e timori inutili.
Se, però, il malato richiede direttamente questo tipo di informazioni, il medico deve fornirle.
Adesso ipotizzando anche che tua madre non sia stata informata anche se nel caso fosse previsto è molto difficile ,anche se hai ragione,
istituire una causa contro l'ospedale in quanto sono pochi i periti medici che abbiano la voglia di andare contro l'ospedale
Inoltre per la complessità di una causa del genere , per le spese e per la lunghezza dei processi nei confronti degli enti pubblici rischi di pagare un avvocato per anni senza avere certezza di un risarcimento...
Per concludere una causa del genere ,a mio parere, ha senso solo nel caso di invalidità che tua madre a subito a causa di questo intervento inoltre ricordo che spesso le strutture ospedaliere fanno lo scarica barile e in questo caso lo farebbe sull'infermiere facendo pesare il fatto che non ha rispettato il regolamento dell'ospedale e sopratutto il Codice Deontologico degli infermieri all'art. 4.5.
Insomma a me spiace molto per tua mamma ma a meno che non abbia subito una invalidità rilevante sul posto di lavoro io non consiglierei di procedere per vie legali...
Saluti