Non viene richiesto a tutti per il semplice fatto che i costumi "normali", proprio perchè normali e comuni, non fanno sorgere particolari dubbi perchè da un bikini ci si può legittimamente aspettare che sia un bikini e non un sacco di rifiuti medici infetti ritagliato a forma di bikini; quindi chi lavora a bordo vasca giustamente non interroga tutti i potenziali bagnanti che indossano costumi normali e non ritiene necessario effettuare indagini approfondite sui tessuti.
Se li magari nessuno aveva mai indossato e visto un indumento del genere, una domanda "scusi perchè entra in acqua con un vestito intero?" non è scandalosa, ma dovuta. Alla risposta "è un costume burkini ultima moda, la mia religione mi impone di dover fare il bagno e prendere il sole con 10 metri di stoffa arrotolati addosso ma il tessuto è lo stesso dei costumi normali" la questione sarebbe dovuta finire.
Che poi la questione tessuto non sia il fulcro del topic, o che sia stata utilizzata a posteriori per pararsi il culo da una figuraccia, ok, ma a me personalmente interessava solo questo piccolo aspetto sul quale il direttore dell'impianto ha tecnicamente ragione: ha infatti solo chiesto alla donna la composizione del tessuto del "burkini" per verificare se fosse a norma per poter essere usato in una piscina pubblica, mentre A Parigi invece sono stati più intransigenti: una musulmana di 35 anni, presentatasi in piscina con il "burkini" è stata fatta uscire dalla vasca. Quindi, o che a parigi sono ancora più razzisti dei veronesi, e allora avresti dovuto commentare che parigi è una città scandalosa (non voglio nemmeno far polemica su quell'affermazione, per cui la reazione di 2 o 3 persone viene usata per generalizzare e insultare tutta la città) o forse qualche motivo igienico/sanitario esiste davvero.
Il resto non mi interessa, figuriamoci se mi frega qualcosa delle isterie di qualche signora in menopausa!