Originariamente inviata da
Godel
Ad ogni modo per logica possiamo provare ad analizzare semplicisticamente la questione nonostante l'assenza di riscontri empirici..
Dato che l'universo esiste (riscontro empirico piuttosto verificabile qui..), le cose sono due: o è nato, o è sempre esistito. L'ipotesi che sia sempre esistito è scartata sia dai creazionisti che dagli evoluzionisti, quindi la cestiniamo in partenza in favore dell'ipotesi che sia nato.
Ora, il creazionista dice che l'universo è nato per mano di Dio (che poi l'abbia fatto in sette giorni o in un mese e mezzo poco ce ne frega) ed è stato quindi creato da Dio; mentre l'evoluzionista dice che è nato dal Big Bang.
Analizzando l'ipotesi evoluzionista, alcune domandi fondamentali saranno: come fa l'universo (che equivale per noi al tutto) ad essere scaturito dal nulla (che equivale ad assenza di tutto)? Perchè è nato? In che modo?
Le risposte che da la scienza sono:
- dato che non si può avere nè creazione nè distruzione di materia (sicuramente ricordi la 'filastrocca' che si imparava al liceo nelle ora di fisica, 'nulla si crea nulla si distrugge, tutto si trasforma'), dato che il nulla non esiste empiricamente (anche nello spazio intergalattico la densità di materia è misurabile, circa 10alla-24 g/m3 non riproducibile in laboratorio dove si giunge a creare spazio con densità di ca 10alla-15 Pa); allora il nulla come assenza di ogni cosa non esiste, ma è insito in esso una sorta di potenziale, che garantisce la possibilità che in momento qualsiasi, in un punto qualsiasi, possa nascere casualmente una particella. L'universo è nato quindi casualmente, con il Big Bang, anche se la scienza attualmente non può spiegarsi neanche a livello teorico cosa sia accaduto nella frazione di secondo che va dal tempo t=0 al tempo t=10-43 s (era di Plank).
Il tutto come puoi vedere, risulta abbastanza oscuro, ed i problemi che solleva un modello di questo tipo sono innumerevoli; per non parlare poi della teoria della nascita della vita.
Analizzando l'ipotesi creazionista, tra le mille domande che si possono fare ce ne sono alcune più rilevanti, come: chi l'ha creato? Colui che l'ha creato, da chi è stato a sua volta creato? In che modo? Perchè?
Le risposte che da ad esempio la religione cattolica sono:
- l'universo è stato creato da Dio, il quale è sempre esistito, esiste, ed esisterà per sempre (il modo ed il perchè per ora non ci interessano, dato che a questi quesiti risponde la teologia di differenti religioni).
Il problema principale qui diventa allora l'esistenza di Dio, come entità non creata, ma esistente, ed infinita. Il discorso si complica di molto, perchè pur accettando che esista un Dio, i suoi attributi, come l'essere infinito, entrano in contrasto con la nostra natura e con la nostra conoscenza dicotomica e non infinita.
Quindi è sancita per noi una sorta di ipotetica impossibilità nel poter comprendere questo mistero della religione, e l'atto di fede che porta al credere, somiglia un po' a quello che porta all'accettare la tesi evoluzionista.
Ma mentre l'evoluzionista cerca le sua ragioni all'esterno, nello spazio e nel mondo; il credente le trova dentro di sè, sia per un sentimento innato di fede, sia perchè egli stesso come essere, è prova di qualcosa di straordinario (al di fuori della casualità).
Il punto Dark è che qui non parliamo mica di bruscolini.. La nascita dell'uomo, dell'universo; il perchè siano nati, come; sono tra i quesiti più complessi che l'uomo possa porsi.
Ce ne sarebbe da dire, ma come dimostrano dibattiti come questo in cui l'argomento è affrontato in modo superficiale, discutere di queste cose è così complesso che l'avanzare certezze non è semplice, nè da una parte nè dall'altra; anche se poi chi crede può, a differenza di chi non crede, rifarsi alla fede come certezza irremovibile delle sue convinzioni.