Originariamente inviata da
Layne S.
Queste sono le cose che, parlando da immigrata, mi farebbero veramente bollire il sangue (in questo momento non c'ho voglia, capitemi, sono seduta sul binario della stazione perché ho perso la coincidenza per andare a lavoro, una cosa alla volta
).
Io (immigrata) mi comporto onestamente, pago l'affitto e rispetto le regole, ma un ipotetico padrone di casa non dovrebbe affittarmi la casa per riservarla agli "autoctoni"?
Nel mio palazzo abitano sei persone, tutti lavoratori stranieri (nessuno dei quali, a quanto ne so, ha mai dato alcun problema al padrone di casa o all'agenzia)... Secondo te dovrebbe esserci negato il diritto di avere un tetto sopra la testa per rendere questo paese "britannico come dev'essere"? E'un ragionamento ottimo su tutti i fronti: razzista, ristretto di vedute, e suicida a livello economico (come diceva Psycho). Una vera genialata
Tralasciando lo sfogo personale e tornando all'argomento del topic: non ricordo chi lo ha scritto pochi post fa, ma penso che ci sia questa idea che conoscere un'altra lingua/cultura sia un segno di debolezza, come se una persona forte dovesse necessariamente far inchinare tutti quanti davanti alla propria ignoranza. Non so se vi rendete conto ma è esattamente il contrario: personalmente compatisco i britannici che non dicono una parola in nessuna altra lingua. Io non ho problemi a passare dall'italiano all'inglese allo spagnolo, a loro, appena usciranno dal loro paesetto, auguro buona fortuna.