Ho immaginato, un bambino italiano che cerca di parlare un'altra lingua (in questo caso il romeno) con un parlante di quella lingua. ...E quindi?
I romeni impareranno benissimo l'italiano, ti assicuro (di nuovo, sono una linguista specializzata in acquisizione) che è scientificamente impossibile vivere immerso in una lingua e non imparare a parlarla. Non staranno di certo ad aspettare che gli italiani imparino il romeno "per loro". Sono gli Italiani (che per altro difficilmente escono mai di casa loro) che hanno solo da arricchirsi ad imparare un'altra lingua, qualunque essa sia.
Torno al discorso che facevo un paio di post fa: quindi una persona secondo voi è forte quando si rifiuta di arricchire se stesso, e riesce a piegare gli altri alla propria ignoranza; mentre è degradante cercare di aprirsi alle altre persone (se vuoi rimanere nel tuo paesino e parlare solo con i tuoi parenti più prossimi, immagino che l'italiano basti ed avanzi).
Mi suona familiare...
War is peace
Freedom is slavery
Ignorance is strenght
PS: Aggiungo, sempre da immigrata: io l'inglese lo parlo bene, lavoro all'uni e non devo dimostrare niente a nessuno. Ma apprezzo sempre molto quando le persone qui vogliono parlarmi in italiano, che sia per praticarla o per farmi sentire a mio agio. Spesso quando scambio due parole con sconosciuti per la strada (ad esempio se mi chiedono indicazioni), pensano che sia spagnola e cercano di dirmi qualche frase mi spiace se la trovate una cosa degradante, questi poveri britannici che si umiliano...
PPS: tutta questa fatica a scrivere, ma potete anche saltare i miei post e leggere solo quelli di Jo che ha il dono della sintesi e si fa capire molto meglio
a me ancora non è chiaro se sta cosa è obbligatoria o no.. perchè ci sta una bella differenza..
vuoi studiare il rumeno? ben venga un corso.
ma che in una città italiana si obblighi a studiare una lingua praticamente inutile ovunque non ha alcun senso.
Ci mancava il paragone con le due parole fatte per strada per gentilezza... Anni fa mi è capitato che al supermercato degli stranieri (penso tedeschi) mi chiedessero in inglese il significato di alcune parole scritte nei prodotti, anch'io gli ho risposto senza problemi, mica è quella la questione
Cosa c'entra l'arricchimento linguistico (poi cosa ti arricchisce il rumeno...), è il principio, è tutta la situazione che è una pagliacciata di merda inaccettabile, che poi cosa parlo a fare con voi se i primi a indignarsi sono gli italiani di quel paese, loro per primi si schifano della situazione, comodo invece da fuori dire che va tutto bene, sempre facile fare gli esemplari parlando da fuori
ma è questo il punto
non c'entra niente con la questione "non va bene dare interi quartieri agli stranieri" o "il problema in italia sono gli stranieri"... cose che assolutamente non penso e non condivido (perchè qui dentro è sempre meglio precisare )
E' UNA LINGUA INUTILE E CON CUI NON CI FAI UNA SEGA! PUO' SERVIRTI SOLO IN QUELLE ZONE DOVE C'E' UN 20 % (o quel che è) DI STRANIERI DELL'EST... come può servire qui da me il dialetto ascolano x parlare coi vecchi... però mica lo si studia a scuola
conosco parecchia gente che studia lingue e manco mezzo di loro studia il rumeno... è assurdo mettere spalle al muro famiglie che non vogliono far studiare una lingua inutile ai figli dicendo "o il rumeno o mandi a scuola tuo figlio in un'altro paese"
Scusate, ma voi che avete la lista, queste "lingue utili" quali sarebbero? Capisco l'inglese che è generalmente considerata una lingua universale, ma le altre...? Perché io ho studiato due lingue "utilissime", ma nella vita non ci ho fatto un cazzo, proprio meno di zero, e non è che non ci abbia provato a cercare lavoro.
Per altro, visti i rapporti ormai vicinissimi all'interno dell'EU, ce ne vuole di coraggio a definire una qualsiasi lingua europea "inutile", in particolare quella del gruppo immigrato di maggioranza. Anche qui in Irlanda si hanno molte più chance di lavorare sapendo il polacco che lo spagnolo... e indovinate perché? Perché i polacchi sono la maggioranza di immigrati!
Io a Ladispoli c'ho abitato per quattro anni della mia sfavillante carriera studentesca.
E la situazione la conosco abbastanza bene per dirti che lì un corso di rumeno obbligatorio alle elementari SERVE.
E la situazione la conosco abbastanza bene da dirti che gli italiani di quel paese che si indignano sono gli stessi che parlano di principi a vanvera, spinti da un cazzo di orgoglio nazionale palesato solo in casi come questi.
Io c'ho abitato e ho avuto a che fare con un sacco di romeni di tutta l'età, e per quanto si potesse parlare italiano, perché lo studiavano, lo sapevano e lo parlavano, pure in dialetto locale, rimaneva comunque un muro tra le due etnie.
Questo muro, in una comunità di 40mila abitanti, non va bene.
Il difetto di questo nuovo mondo è che vengono usate parole come "principio" in modo totalmente arbitrario senza vedere, in questo caso, come si è sviluppata quella piccola società, come è formata.
Quale sarebbe il principio?
Un principio di appartenenza nazionale?
Territoriale?
Lo sviluppo demografico/sociale è un discorso che va oltre i confini politici.
Ladispoli è in Italia e si parla italiano.
E questo è la prassi.
Però c'è da considerare anche la formazione demografica di Ladispoli.
40 mila abitanti di cui metà o più sono rumeni.
E allora se in una città di 40 mila abitanti il 98% parla italiano e nello stesso tempo il 62 % parla anche rumeno, non vedo perché non ci debba stare un 100% su entrambi i fronti linguistici/culturali.
E' una piccola città, sono due culture che devono convivere e che non li puoi mandare via. Non gli puoi negare le case nelle palazzine, perché c'hanno il diritto di prenderle. Perché in quel territorio c'hanno vissuto per anni, hanno portato forza lavoro in una cittadina di carciofari e panettieri.
Se questa cosa andrà in porto, non avremo una Ladispoli assoggettata al volere romeno, avremo semplicemente una città bilingue che ha riconosciuto che 'sti romeni per più di vent'anni qui ci sono stati.
Te li ricordi i libri di geografia?!? Dove parlavano delle lingue delle varie nazioni?!? Te li ricordi i paragrafi delle nazioni dove vi era scritto che oltre alla lingua nazionale se ne parlavano anche tante altre?!?
Secondo te com'era possibile?! Si svegliavano e iniziavano a imparare così a buffo??!
Quello che tu non capisci Jack, è che ormai nel 2015 il "Principio" devi lasciarlo lì dove sta... nel '38... Ormai il mondo è diverso. E' connesso, aperto. Non puoi pensare che i tuoi amati usi e costumi italiani non cambieranno mai, perché anche questi che tu tanto tieni a difendere non sono altro che il frutto di numerosi cambiamenti dovuti a varie influenze.
Quando tu continui a esternare i tuoi ragionamenti decenti spinti da un senso di appartenenza nazionale, non fai altro che esternare una grande povertà di conoscenza. Perché pare proprio che non vedi com'è fatto questo mondo.