La lingua rumena diventa materia obbligatoria in due scuole elementari di Ladispoli, sul litorale laziale, dove il 20% della popolazione proviene dall'Est Europa.
Accade negli istituti comprensivi Corrado Melone e Ladispoli 1, frequentati da 1230 bambini tra i 3 e i 10 anni. Tutti seguono il corso "Lingua, cultura e civiltà romena" per un'ora a settimana. Ed è anche prevista un'altra ora facoltativa, in orario extrascolastico. La notizia è stata riportata da Repubblica.it.
Il progetto è finanziato dal governo della Romania e l'obiettivo è una maggiore integrazione e comprensione reciproca tra gli italiani e i migranti di origine rumena. Tuttavia molti genitori non apprezzano l'iniziativa: "Sarebbe meglio studiare bene l'inglese - dicono a Repubblica.it - e non togliere spazio a materie più importanti. Sono gli immigrati che devono imparare la nostra lingua, non viceversa".
Il dirigente scolastico replica: "Il corso non leva nulla alle altre discipline, anzi è un'opportunità e un arricchimento. E favorisce l'integrazione. Era tutto scritto nel programma della scuola. I genitori avrebbero dovuto leggerlo prima di iscrivere i figli".
Contro il corso di rumeno obbligatorio insorge la Lega Nord: "Ormai siamo alla follia. Invece di insegnare agli immigrati nelle nostre scuole la storia, la cultura e le leggi del nostro paese si costringono i nostri bambini a imparare lingue e culture di chi arriva da noi" dichiara capogruppo della Lega Nord alla Camera, Massimiliano Fedriga.
"Il ministero dell'Istruzione invii immediatamente gli ispettori scolastici in questi due istituti per verificare la veridicità di questo scempio - dice Fedriga - e, nel caso, interrompa immediatamente questo vero e proprio sfregio nei confronti della nostra cultura e dei nostri figli. È inaccettabile strumentalizzare la scuola e i bambini per portare avanti pericolose ideologie e battaglie politiche".