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Lingua romena obbligatoria nelle elementari di Ladispoli

  1. #91
    blablaologa illusione
    Donna 109 anni
    Iscrizione: 26/5/2007
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    Quote Originariamente inviata da Jack Daniels Visualizza il messaggio
    Lo spagnolo può servire molto per chi viaggia in America, specialmente al sud, se no ovvio che ti serve a poco
    Il rumeno dove lo vuoi parlare...solo in Romania e a Ladispoli
    È il motivo per cui non lo insegnano dove abito io, ma a Ladispoli...


  2. #92
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
    Messaggi: 35,150
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    Per un'ora a settimana non mi pare eccessivo. Perché, attenzione, non è "lingua" ma "lingua e cultura", il che vuol dire che serve anche ai bambini italiani a imparare e comprendere una cultura diversa da quella natia. Ed è una cosa immensamente utile, o almeno lo è in linea di principio, perché insegna ai più piccoli a imparare a gestire e accettare la diversità culturale.
    Più che altro trovo inutile e un po' stupido l'idea che sia così settoriale la cosa. Multietnico non è sinonimo di "est". A me, ad esempio, preoccupa più l'integrazione pressoché nulla delle comunità cinesi. La faccenda per me è affrontata piuttosto male.
    Se fosse un "insegniamo ai bambini a parlare rumeno" sarebbe una faccenda molto più diversa: aiutate i bambini (italiani e pure rumeni) a familiarizzare con l'inglese, che nell'est Europa sono assurdamente messi peggio di noi. E se andiamo a guardare cosa è spendibile nel mondo del lavoro, a parte l'inglese, di dovrebbero insegnare cinese e russo. Quindi... il discorso dell'utile lasciamolo a parte e limitiamoci all'inglese. (sul discorso dell'utilità delle lingue: il rumeno è veramente una lingua poco spendibile; mai capitato un rumeno che parlasse esclusivamente rumeno... al massimo molti moldavi e rumeni che parlano un pessimo inglese, ma la maggior parte di loro parla italiano).
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  3. #93
    Jack Daniels
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Jo Constantine Visualizza il messaggio
    Io a Ladispoli c'ho abitato per quattro anni della mia sfavillante carriera studentesca.
    E la situazione la conosco abbastanza bene per dirti che lì un corso di rumeno obbligatorio alle elementari SERVE.
    E la situazione la conosco abbastanza bene da dirti che gli italiani di quel paese che si indignano sono gli stessi che parlano di principi a vanvera, spinti da un cazzo di orgoglio nazionale palesato solo in casi come questi.
    Io c'ho abitato e ho avuto a che fare con un sacco di romeni di tutta l'età, e per quanto si potesse parlare italiano, perché lo studiavano, lo sapevano e lo parlavano, pure in dialetto locale, rimaneva comunque un muro tra le due etnie.
    Questo muro, in una comunità di 40mila abitanti, non va bene.

    Il difetto di questo nuovo mondo è che vengono usate parole come "principio" in modo totalmente arbitrario senza vedere, in questo caso, come si è sviluppata quella piccola società, come è formata.
    Quale sarebbe il principio?
    Un principio di appartenenza nazionale?
    Territoriale?
    Lo sviluppo demografico/sociale è un discorso che va oltre i confini politici.
    Ladispoli è in Italia e si parla italiano.
    E questo è la prassi.
    Però c'è da considerare anche la formazione demografica di Ladispoli.
    40 mila abitanti di cui metà o più sono rumeni.
    E allora se in una città di 40 mila abitanti il 98% parla italiano e nello stesso tempo il 62 % parla anche rumeno, non vedo perché non ci debba stare un 100% su entrambi i fronti linguistici/culturali.
    E' una piccola città, sono due culture che devono convivere e che non li puoi mandare via. Non gli puoi negare le case nelle palazzine, perché c'hanno il diritto di prenderle. Perché in quel territorio c'hanno vissuto per anni, hanno portato forza lavoro in una cittadina di carciofari e panettieri.
    Se questa cosa andrà in porto, non avremo una Ladispoli assoggettata al volere romeno, avremo semplicemente una città bilingue che ha riconosciuto che 'sti romeni per più di vent'anni qui ci sono stati.
    Te li ricordi i libri di geografia?!? Dove parlavano delle lingue delle varie nazioni?!? Te li ricordi i paragrafi delle nazioni dove vi era scritto che oltre alla lingua nazionale se ne parlavano anche tante altre?!?
    Secondo te com'era possibile?! Si svegliavano e iniziavano a imparare così a buffo??!

    Quello che tu non capisci Jack, è che ormai nel 2015 il "Principio" devi lasciarlo lì dove sta... nel '38... Ormai il mondo è diverso. E' connesso, aperto. Non puoi pensare che i tuoi amati usi e costumi italiani non cambieranno mai, perché anche questi che tu tanto tieni a difendere non sono altro che il frutto di numerosi cambiamenti dovuti a varie influenze.
    Quando tu continui a esternare i tuoi ragionamenti decenti spinti da un senso di appartenenza nazionale, non fai altro che esternare una grande povertà di conoscenza. Perché pare proprio che non vedi com'è fatto questo mondo.
    Non ho bisogno di lezioni su com'è il mondo, che te lo potevi pure risparmiare 'sto papiro
    Lo vedo bene com'è il mondo, ma vederlo non significa accettare certe cazzate

    Accettare che Via Mastronunzi diventi piena di Badoiu, Badescu, Popescu, Dragan, Stoica o quello che è, accettare che questo si moltiplichi fino ad occupare più di mezzo paese, stravolgendo la nazionalità del paese, adattandosi a questa tendenza fino ad insegnare le loro culture nelle scuole, non è modernizzarsi, è rincoglionirsi completamente

    Specialmente se poi consideriamo che buona parte di loro sono zingari incivili e col vizietto criminale (che non è un luogo comune, un dato di fatto)...

    Se modernizzarsi significa accettare questo, spero di non modernizzarmi

    Di questo passo e con questa mentalità dell'accogliamo tutta la gente, dell'accogliamo tutte le culture, dove andremo a finire secondo voi? Poi se mettiamo l'insegnare il rumeno alla pari dello spagnolo stiamo apposto...
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  4. #94
    Malato dell'ultima parola Hulk
    Uomo 42 anni
    Iscrizione: 20/4/2014
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    Quote Originariamente inviata da Layne S. Visualizza il messaggio
    Scusate, ma voi che avete la lista, queste "lingue utili" quali sarebbero? Capisco l'inglese che è generalmente considerata una lingua universale, ma le altre...? Perché io ho studiato due lingue "utilissime", ma nella vita non ci ho fatto un cazzo, proprio meno di zero, e non è che non ci abbia provato a cercare lavoro.

    Per altro, visti i rapporti ormai vicinissimi all'interno dell'EU, ce ne vuole di coraggio a definire una qualsiasi lingua europea "inutile", in particolare quella del gruppo immigrato di maggioranza. Anche qui in Irlanda si hanno molte più chance di lavorare sapendo il polacco che lo spagnolo... e indovinate perché? Perché i polacchi sono la maggioranza di immigrati!
    ci sono lingue che sono utilizzate in molti paesi o comunque comprensibili in tali paesi.

    inglese, francese, spagnolo.. ma il rumeno non credo ti serva oltre che in romania.

    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da illusione Visualizza il messaggio
    Ma appunto! io ho studiato lo spagnolo, oltre che l'inglese, e mi è servito solo per comunicare con altri spagnoli, la qual cosa non lo rende molto diverso dal rumeno.
    lo spagnolo si parla in sudamerica.

    ma poi scusami, a me a scuola nessuno ha obbligato a studiare francese o spagnolo o tedesco, l'unica lingua obbligatoria (e ci mancherebbe!) è l'inglese!
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  5. #95
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
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    Quote Originariamente inviata da Jack Daniels Visualizza il messaggio
    Non ho bisogno di lezioni su com'è il mondo, che te lo potevi pure risparmiare 'sto papiro
    Lo vedo bene com'è il mondo, ma vederlo non significa accettare certe cazzate

    Accettare che Via Mastronunzi diventi piena di Badoiu, Badescu, Popescu, Dragan, Stoica o quello che è, accettare che questo si moltiplichi fino ad occupare più di mezzo paese, stravolgendo la nazionalità del paese, adattandosi a questa tendenza fino ad insegnare le loro culture nelle scuole, non è modernizzarsi, è rincoglionirsi completamente

    Specialmente se poi consideriamo che buona parte di loro sono zingari incivili e col vizietto criminale (che non è un luogo comune, un dato di fatto)...

    Se modernizzarsi significa accettare questo, spero di non modernizzarmi

    Di questo passo e con questa mentalità dell'accogliamo tutta la gente, dell'accogliamo tutte le culture, dove andremo a finire secondo voi? Poi se mettiamo l'insegnare il rumeno alla pari dello spagnolo stiamo apposto...
    New York infatti è così poco americana...

  6. #96
    Moderatrice Holly
    Donna 35 anni
    Iscrizione: 1/4/2006
    Messaggi: 35,150
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    Quote Originariamente inviata da Hulk Visualizza il messaggio
    ci sono lingue che sono utilizzate in molti paesi o comunque comprensibili in tali paesi.

    inglese, francese, spagnolo.. ma il rumeno non credo ti serva oltre che in romania.

    - - - Aggiornamento - - -



    lo spagnolo si parla in sudamerica.

    ma poi scusami, a me a scuola nessuno ha obbligato a studiare francese o spagnolo o tedesco, l'unica lingua obbligatoria (e ci mancherebbe!) è l'inglese!
    L'unico motivo per cui servono francese e spagnolo è perché francesi e spagnoli pur sapendo l'inglese non lo parlano. E, nel caso dei francesi, è meglio se continuano a parlarti francese perché nulla al mondo è peggio di un francese che parla inglese.
    Lo spagnolo è utile ma non è indispensabile.

    Ripeto: oltre l'inglese, se volete imparare lingue utili lavorativamente, servono russo e cinese.
    Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.

  7. #97
    Bambina dell'asilo Kathryn Merteuil
    Donna 32 anni
    Iscrizione: 17/4/2014
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    Quote Originariamente inviata da Jo Constantine Visualizza il messaggio
    New York infatti è così poco americana...
    Sì ma capisci bene che è un esempio un po' del cavolo, dato che nessuna scuola americana si sognerebbe mai di inserire come materia obbligatoria una lingua straniera solo perché nella zona vi è un'alto tasso di immigrati della stessa etnia.
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  8. #98
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
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    Quote Originariamente inviata da Holly Visualizza il messaggio
    L'unico motivo per cui servono francese e spagnolo è perché francesi e spagnoli pur sapendo l'inglese non lo parlano. E, nel caso dei francesi, è meglio se continuano a parlarti francese perché nulla al mondo è peggio di un francese che parla inglese.
    Lo spagnolo è utile ma non è indispensabile.

    Ripeto: oltre l'inglese, se volete imparare lingue utili lavorativamente, servono russo e cinese.
    Bè, oddio...conoscere anche il francese oltre l'inglese può essere utile per Canada o alcuni Paesi della costa africana messi un po' meglio della media, mentre lo spagnolo o il portoghese ti aprono le porte di tutto il Sud America. Non è roba da poco.

    Concordo ANCHE su russo e cinese...ma snobbare francese e spagnolo è parecchio miope, eh
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  9. #99
    Pesciolino nell'acquario. Half shadow
    Uomo 35 anni
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    E quando si parla di realtà multietnica americana c'è solo da portare rispetto, senza far stuprare la loro identità nazionale hanno accettato qualunque tipo di etnia e sono tutti trattati nello stesso modo, anche per quanto riguarda pagamento tasse e diritti a sussidi.

    E sarebbe stato più giusto anche in Italia, non che per far integrare meglio gli stranieri debbano cambiare le loro abitudini gli italiani.

  10. #100
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
    Iscrizione: 3/4/2006
    Messaggi: 43,734
    Piaciuto: 2786 volte

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    Gli americani sono un popolo "senza storia"...e in questo caso non sto dando una connotazione negativa, sto solo esprimendo un dato di fatto. Quello americano è un popolo nato su basi completamente diverse, per "necessità" e desiderio di indipendenza, e non su radici etniche e culturali. È un caso assolutamente peculiare. Prova a imporre la multietnicità assoluta in Paesi dalla storia millenaria come Cina e Giappone, per esempio...e vedi che cosa ti dicono...
    Gli stessi arabi hanno una storia forte e difendono con le unghie e con i denti quella barbarie che chiamano "cultura". I Paesi dell'Europa dell'est idem...solo noi, i francesi e gli inglesi ci facciamo infinocchiare dal mito del melting pot...

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