In gattabuia a ripensare alle loro malefatte. Bisogna essere capaci di dare tempo alle persone di capire che hanno commesso degli errori madornali. La prigione è un modo per riflettere, ma col tempo diventa anch'esso simbolo di inciviltà... lasciar ammuffire una persona non è una gran bella cosa! La rieducazione spesso consiste anche solo in piccole attività che questi svolgono tra le mura del carciere, attività che servono a non far marcire il loro cervello, a farli sentire qualcuno, a fargli capire che hanno fatto il passo più lungo della gamba e ora devono pagare; ma pagano pensando. Mi sembra che più civile di così si muoia...
Tu ritieni che la vita sia la cosa più preziosa che abbiamo? Generalmente si ritiene che sì, la vita sia preziosa, ma ancora più preziosa è la capacità di intendere e volere quando si è in vita, la capacità di pensare e di riflettere, la capacità di capire se stessi e di rendersi conto di aver commesso un errore. Questo porta, nella maggior parte dei casi, all'autorieducazione.
Poi certo, ci sono le persone malate di testa, i serial killer, gli psicopatici schizzati repressi che ogni tanto danno i numeri, e per questi ci sono gli psicologi.
Hai letto 1984? Ti piace? Guarda che fanno lo stesso. I boicottatori mica li uccidono, li rieducano. Poi ovvio, lì è estremizzato col lavaggio del cervello, in una civiltà con dei principi validi invece la rieducazione la si impone in altri modi e la si fa nascere lasciando che il tempo faccia il suo corso.
Poi che negli USA alcuni stati abbiano ancora la pena di morte, questo è perché sono dei sadici di merda e gli piace fare spettacolo. E' anche un modo per intimorire.