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Originariamente inviata da
Wolverine
Infatti gli "adattamenti" di cui sopra si riferivano a questo :D dato che sono aumentate le "casistiche" di reato, sarebbero da fare degli aggiustamenti qua e là, questo l'ho detto già in passato e lo ribadisco ora :)
Sul considerare la maggior parte dei nostri politici mele marce concordo anche io....e tu non faresti fare quella fine anche a loro, o tenteresti di rieducarli? :nice:
In gattabuia a ripensare alle loro malefatte. Bisogna essere capaci di dare tempo alle persone di capire che hanno commesso degli errori madornali. La prigione è un modo per riflettere, ma col tempo diventa anch'esso simbolo di inciviltà... lasciar ammuffire una persona non è una gran bella cosa! La rieducazione spesso consiste anche solo in piccole attività che questi svolgono tra le mura del carciere, attività che servono a non far marcire il loro cervello, a farli sentire qualcuno, a fargli capire che hanno fatto il passo più lungo della gamba e ora devono pagare; ma pagano pensando. Mi sembra che più civile di così si muoia...
Tu ritieni che la vita sia la cosa più preziosa che abbiamo? Generalmente si ritiene che sì, la vita sia preziosa, ma ancora più preziosa è la capacità di intendere e volere quando si è in vita, la capacità di pensare e di riflettere, la capacità di capire se stessi e di rendersi conto di aver commesso un errore. Questo porta, nella maggior parte dei casi, all'autorieducazione.
Poi certo, ci sono le persone malate di testa, i serial killer, gli psicopatici schizzati repressi che ogni tanto danno i numeri, e per questi ci sono gli psicologi.
Hai letto 1984? Ti piace? Guarda che fanno lo stesso. I boicottatori mica li uccidono, li rieducano. Poi ovvio, lì è estremizzato col lavaggio del cervello, in una civiltà con dei principi validi invece la rieducazione la si impone in altri modi e la si fa nascere lasciando che il tempo faccia il suo corso.
Poi che negli USA alcuni stati abbiano ancora la pena di morte, questo è perché sono dei sadici di merda e gli piace fare spettacolo. E' anche un modo per intimorire.
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Originariamente inviata da
Wolverine
Qualcosina di Hegel mi piace (tenendo sempre conto che sono abbastanza "profano" in campo filosofico), ma Stato in sè superiore A TUTTO no.....:D
Hegel la pensava così.
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Originariamente inviata da
§¤PREISER¤§
In gattabuia a ripensare alle loro malefatte. Bisogna essere capaci di dare tempo alle persone di capire che hanno commesso degli errori madornali. La prigione è un modo per riflettere, ma col tempo diventa anch'esso simbolo di inciviltà... lasciar ammuffire una persona non è una gran bella cosa! La rieducazione spesso consiste anche solo in piccole attività che questi svolgono tra le mura del carciere, attività che servono a non far marcire il loro cervello, a farli sentire qualcuno, a fargli capire che hanno fatto il passo più lungo della gamba e ora devono pagare; ma pagano pensando. Mi sembra che più civile di così si muoia...
Tu ritieni che la vita sia la cosa più preziosa che abbiamo? Generalmente si ritiene che sì, la vita sia preziosa, ma ancora più preziosa è la capacità di intendere e volere quando si è in vita, la capacità di pensare e di riflettere, la capacità di capire se stessi e di rendersi conto di aver commesso un errore. Questo porta, nella maggior parte dei casi, all'autorieducazione.
Poi certo, ci sono le persone malate di testa, i serial killer, gli psicopatici schizzati repressi che ogni tanto danno i numeri, e per questi ci sono gli psicologi.
Hai letto 1984? Ti piace? Guarda che fanno lo stesso. I boicottatori mica li uccidono, li rieducano. Poi ovvio, lì è estremizzato col lavaggio del cervello, in una civiltà con dei principi validi invece la rieducazione la si impone in altri modi e la si fa nascere lasciando che il tempo faccia il suo corso.
Poi che negli USA alcuni stati abbiano ancora la pena di morte, questo è perché sono dei sadici di merda e gli piace fare spettacolo. E' anche un modo per intimorire.
Sì che l'ho letto, ed è un capolavoro :D
Non è la rieducazione in sè come concetto che io rifiuto, ma ne contesto semplicemente l'estensione e la durata (laddove per "estensione" intendo "tipologie e numero di soggetti sulla quale si prova")
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Originariamente inviata da
drkheart
Hegel la pensava così.
Lo so, e ci aggiungeva anche il "diritto assoluto" eccetera.....non lo trovo nè bello nè brutto, semplicemente molto realistico :D è sempre avvenuto ed in parte, se pur in modi diversi, avviene ancora oggi. Molto molto acuto e reale, senza dubbio.
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Originariamente inviata da
Wolverine
Sì Lo so, e ci aggiungeva anche il "diritto assoluto" eccetera.....non lo trovo nè bello nè brutto, semplicemente molto realistico :D è sempre avvenuto ed in parte, se pur in modi diversi, avviene ancora oggi. Molto molto acuto e reale, senza dubbio.
Molto molto idealista, nel senso filosofico.
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drkheart
Molto molto idealista, nel senso filosofico.
Questo è anche vero, ma è altrettanto vero che le cose sono sempre andate come ha detto lui, e sempre andranno così...."realista" in questo senso, cioè capace di mettere bene in evidenza la realtà e di cercare di adattarcisi e di far adattare anche gli altri :D
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se ci pensate bene, tutto sommato anche l'ergastolo si può classificare pena di morte, o magari "costrizione di morte" in quanto sei costretto a morire in un posto becero e orrendo quale la prigione :| ... mmm riguardo alla morte indolore sarei d'accordo, ma ovviamente per motivazioni giustificate...(alle attuali pene di morte sono contrario...)
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Originariamente inviata da
Wolverine
Questo è anche vero, ma è altrettanto vero che le cose sono sempre andate come ha detto lui, e sempre andranno così...."realista" in questo senso, cioè capace di mettere bene in evidenza la realtà e di cercare di adattarcisi e di far adattare anche gli altri :D
Ma anche no :|
Hegel faceva discendere le idee sociali e di sovranità non dalla realtà, ma dalle idee stesse che egli ne aveva.
Schopenauer lo contrasterà così:
"Per noi la pera è un frutto, per Hegel l'idea di frutto prende la forma di pera"
In pratica per Hegel la sovranità e la socialità sono idee eteree che poi prendono forma indipendentemente dal contesto storico, che è messo in secondo piano; il sovrano e il popolo sono sovrani e popolo in quanto aderenti a tale idea, non in seguito a cause storiche o ad evoluzione sociali.
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Originariamente inviata da
Sedobren Gocce
certo certo
scusa se ho voluto mettermi in cattedra... è più forte di me a volte...
se ti ricordi dove l'hai letta o cosa dimmelo per favore
vorrei leggere e capirci qualcosa
saluti
L'unica cosa che mi ricordo è il titolo del documentario "100 modi per uccidere un uomo" e che l'ho visto su sky.
Più di questo non so, spiacente!
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cercherò per la rete... cazzarola mi son perso su SKY questa cosa :x
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Originariamente inviata da
Sedobren Gocce
appunto perché non son medici coloro che iniettano le tre sostanze spesso e volentieri la morte del detenuto si trasforma in un abominio, in qualcosa di disumano...
il primo ad esser iniettato è un barbiturico che rende incoscienti (tipicamente penthotal); è già questa la dose letale... in 6-15 minuti dovrebbe far effetto
poi segue il potassio cloruro che ha la funzione di provocare l'arresto cardiaco ma poiché l'esatta quantità non è facilmente stimabile, viene dato in dosi minori e quindi spesso ne serve un'altra o più...
tipicamente tra il barbiturico e il potassio cloruro viene iniettato un derivato del curaro che paralizza completamente tutti i muscoli, facilitando il processo...
le complicazioni son tantissime: iniettare via endovenosa tutte queste sostanze può richiedere la ricerca di una vena più profonda e non essendo medici spesso e volentieri i boia toccano arterie e/o muscoli provocanno atroci sofferenze... inoltre se le sostanze non son ben dosate tra loro possono occludere le vene e rallentare il processo, causando un dolore immane al condannato... anche l'anestetico deve operare al meglio se no c'è il rischio che muoia per paralisi respiratoria mentre è cosciente... spesso capita che tutto questo capito tra spasmi del condannato...
se questa è la più umana tra le morti legalizzate, vorrei far provare a chi se l'è inventata la catena di eventi che si protrae da quando il condannato viene legato al lettino fino alla sua atroce, disumana morte...
io son sempre contro la pena di morte... e sempre lo sarò... nessun uomo ha il diritto né il potere o dovere di uccidere un suo simile... uccidendo una persona anche se "legalmente" ci si macchia della stessa colpa... e non certo così verrà riportato indietro ciò che costui ha strappato ad altri...
a chi dirà che la faccio facile perché non son io che ho perso qualcuno di caro, rispondo: è vero... ma non serve spargere altro sangue... prigione a vita, ma prigione vera... con tanto di lavori... niente tv, internet e cazzate varie
Perfettamente d'accordo con te