Non c'è oggettivamente bello, oggettivamente brutto, oggettivamente buono, oggettivamente cattivo...
Mille persone possono pensare che un tizio sia fighissimo e io posso pensare che sia ridicolo.
Spacciare i propri gusti per oggettivi tentando di convincere la gente è la cosa più insensata del mondo.
Lantis, l'esempio dei vegetariani non c'entra perchè non è il gusto che regola il loro comportamento, è l'etica. Io, che non sono vegetariana, non mangio carne rossa perchè non mi piace, un vegetariano non la mangia perchè per lui eticamente è sbagliato, e il tofu gli piaccia o non gli piaccia deve mangiarlo. A me, se non piace, non fa specie non mangiarlo, lui quello deve mangiare, a prescindere - per modo di dire, nel senso che se ha deciso di essere vegetariano il sapore per lui è un fattore secondario, non gli importa di mangiare qualcosa che magari non è gustosissimo, perchè lui a quello preferisce la non uccisione degli animali.
E anche per la religione, uno sceglie di seguire quella data religione perchè eticamente è quella adatta a lui.
niente....per la 4 volta non mi si capisce ci rinuncio
la frase iniziale però è riferibile non solo al gusto, ma al piacere il generale per avere delle preferenze, che vengono criticate dagli altri, compreso pure uno stile di vita
e l'etica deriva sempre da una scelta/preferenza che soddisfa/piace, rispetto ad altri percorsi etici, che non sia legata al gusto ma alla morale poco importa
quindi anche l'esempio dei vegetariani che criticano gli altri è corretto, solo che loro non lo preferiscono per il gusto del palato (o almeno non soprattutto per quello), ma per motivi etici
e loro criticano perchè hanno un carattere che si impone, come quelli che preferiscono il gorgonzola, perchè una scelta etica è soggettiva e per gli altri può non valere nulla, ed essere assimilabile anche a scegliere il cioccolato anzichè il latte
non importa se al vegetariano non piace o gli piace poco ciò che mangia, l'importante è che gli piaccia la sua preferenza etica, c'è sempre di mezzo il piacere per una scelta rispetto a un'altra
che per gli altri può non valere nulla anche se è etica, il motivo per cui un vegetariano rigoroso critica gli altri che non hanno fatto la sua scelta etica, a differenza di un altro vegetariano rigoroso che non critica,
è lo stesso di chi critica chi non mangia il gorgonzola, motivi caratteriali
siccome esistono etiche/stili di vita/preferenze che si adattano di più a personalità egocentriche/narcise/superbe/vanitose/rigorose
esisterà una percentuale maggiore di persone che critica gli altri che fanno diversamente fra chi ha fatto tali scelte etiche/stili di vita, rispetto a chi semplicemente sceglie il cioccolato anzichè la torta
Dovresti portare più rispetto a tua madre anche se non condividi affatto il suo modo di pensare.
Perdonami ma io non riesco a vedere la differenza nell'etica che dovrebbe distinguere chi mangia solo vegetali invece che essere onnivoro.
I vegetali sono esseri viventi, è scientificamente provato, comunicano e provano sensazioni e quindi anche dolore di conseguenza e paura. certo non hanno gli occhioni che ha una triglia magari (poi non ho mai capito se i vegetariani evitano di mangiare pure pesce) ma mi sembra un pò un controsenso farne un discorso di etica e di rispetto della vita.
poi vedi nell'ultima affermazione che hai fatto hai toccato il punto generale di molte incompernsioni oggi...uno ormai sceglie le cose in base alla propria necessità ed è libero di costruirgli attorno una qualsiasi impalcatura di etica, non scegliamo le cose oggettivamente giuste, scegliamo quello che ci fa comodo vedere, pensare e fare
l'etica dei vegani è basata sugli animali usati dall'uomo nella catena alimentare, con sistema nervoso etc..., non su tutti gli esseri viventi come i vegetali
la morale è soggettiva, al limite prevale un'etica collettiva comune in un certo periodo o zona, si presume che uno faccia una scelta etica per convinzione o perchè ci crede, non per moda o convenienza,
il fatto che in alcuni ambiti etici le scelte siano non di rado anche per convenienza rende ancora più fattibile il paragone fra tali preferenze e altre senza potenziale base etica, come chi decide fra il cioccolato o la torta
c'è chi mangia in modo onnivoro per un'altrettanta preferenza etica, non solo per il gusto del cibo che mangia e a prescindere,
ovvero far arrabbiare i vegani/vegetariani più rigorosi o tendenti alle critiche, dato che dal suo punto di vista non è una scelta che ama nè considera allo stesso modo le loro motivazioni etiche,
ritiene moralmente giusto farlo, e critica gli altri onnivori che mangiano solo per il piacere del cibo
Ultima modifica di Sousuke; 15/11/2014 alle 20:30
Ace perdonami, ma è la seconda volta che dici questa cosa: le piante non provano sensazioni in senso stretto, sono sprovviste di qualsivoglia sistema nervoso centrale. Non metto in dubbio che possano accorgersi di alcune variazioni nell'ambiente circostante, ma affettare un piede di lattuga non è neanche lontanamente paragonabile al torturare a morte un animale (cosa che succede in alcuni modelli di allevamento, ma assolutamente non tutti).