Rogo De'Longhi
udienza preliminare
Udienza preliminare per il rogo De'Longhi, che il 18 aprile 2007 gettò nel terrore Treviso. Due gli imputati, entrambi dipendenti dell'azienda, Danilo Sartorelli e Dario Melo, accusati di incendio colposo. Polemica sulla decisione della giunta comunale di non costituirsi parte civile. Il Comune ha accolto l'offerta dell'azienda: 40 mila euro, per i costi sostenuti nella pulizia delle strade. Il Pd ha annunciato un esposto alla Corte dei Conti. Il giudice preliminare, Elena Rossi, ha consentito la costituzione di 9 parti civili: oltre a privati cittadini danneggiati dall'incendio, anche Legambiente e Wwf. L'udienza è stata aggiornata a gennaio.
Ma la polemica è tutta sul Comune di Treviso, che ha fatto marcia indietro sulla costituzione di parte civile (nella foto il sindaco Gobbo).
La decisione è stata ratificata lunedì, il giorno prima dell'udienza, durante la giunta straordinaria che ha annullato quanto stabilito dell’esecutivo il 15 ottobre, data in cui si diede incarico all’avvocatura civica per tutelare la posizione del Comune ritenuto «parte offesa» nel procedimento penale sul rogo De’ Longhi.
La revoca era stata già ventilata nei giorni scorsi, ma si è resa necessaria nel momento in cui Ca’Sugana e la società di elettrodomestici hanno chiuso l’accordo transativo con il quale l’azienda si faceva carico di ripagare l’amministrazione delle spese patite a seguito dell’incendio.
Quali? I costi della pulizia, del lavaggio strade, degli interventi straordinari messi in atto dopo le 13 di quel drammatico 18 aprile, quando la città venne investita dall’immensa colonna di fumo dei 35 mila metri quadrati dei capannoni di via Seitz.
Ca’Sugana ha chiuso il contenzioso accettando il pagamento di 40 mila euro circa. Bazzecole, rispetto alle centinaia di migliaia di euro conteggiate da comitati e liste civiche che alcuni giorni fa, approssimandosi il processo, avevano fatto i conti di quanto il Comune avrebbe dovuto chiedere per vedersi rifondate tutte le spese (222 mila euro il totale stimato da Un’altra Treviso).
Ma l’accordo sulla cifra, secondo quanto trapela, sarebbe stato raggiunto sul preciso conteggio che l’amministrazione avrebbe fatto recapitare ai legali schierati dalla società per la difesa dei due unici imputati del disastro. E la transazione sarebbe stata presto eseguita, chiudendosi sulla soglia delle porte del tribunale di Treviso.
(28 ottobre 2008)
Ma che bravo il comune di treviso