Carcere a chi sporca le strade
Il governo si divide, slitta il decreto
No di An e Lega alla norma che prevedeva pene severe per chi inquina: «Sanzione spropositata»
NAPOLI - Nulla di fatto. L’approvazione in Consiglio dei ministri, appositamente riunito a Napoli, di un decreto legge sui rifiuti e il decoro urbano (il cosidetto «decreto antigraffittari») è slittata, come riferito da fonti di governo, perché «il governo si è mostrato diviso» sulle misure da prendere nei confronti dei singoli che «inquinano». Spaccatura tra Forza Italia, che spingeva per il varo del decreto e An e Lega Nord che sostenevano la necessità di un ripensamento. In particolare, alcuni ministri di An e della Lega hanno messo in rilievo l’incongruità del prevedere il carcere nei confronti di chi sporca le strade, considerandola una sanzione spropositata. La discussione si è protratta a lungo, portando infine al nulla di fatto e al rinvio.
LO STOP DI MATTEOLI - In particolare da segnalare le perplessità sollevate dal ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli sulla opportunità di punire chi inquina con sanzioni di tipo penale. Matteoli avrebbe chiesto di sostituire le sanzioni penali con sanzioni amministrativo, sostandosi sul piano «contravvenzionale». Il ministro delle Infrastrutture ha poi sollevato la questione di affidare il trasporto dei rifiuti da smaltire ad autotrasportatori iscritti all'albo per evitare infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Altra questione, per Matteoli, la creazione di più consorzi per la raccolta dei rifiuti e non di un consorzio unico che, a suo giudizio, accentrerebbe troppi poteri in capo a una sola struttura. Al termine del Consiglio, il premier ha tenuto una riunione ristretta con lo stesso Matteoli, con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni e con il sottosegretario Guido Bertolaso, per esaminare ulteriormente il contenuto del decreto e ragionare su eventuali modifiche.
IL COMUNICATO UFFICIALE - Delle divisioni nella coalizione non fa cenno ovviamente il comunicato ufficiale diramato da Palazzo Chigi. Nel quale si legge che «il Consiglio dei Ministri ha avviato l'esame, su proposta del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, un decreto-legge che completa il pacchetto di interventi predisposti dal governo per superare definitivamente l'emergenza rifiuti dell'area campana. Dopo aver approfondito le tematiche che il decreto affronta, il Consiglio ha deciso di proseguirne l'esame nella prossima riunione».