Francia, un decreto del governo:
"E' la miglior via per l'integrazione"
Il governo francese ha approvato un decreto, che sarà pubblicato a fine settimana sulla Gazzetta ufficiale, che prevede l’insegnamento obbligatorio del francese per gli immigrati che aspirano a entrare in Francia per ricongiungersi con i loro familiari nel Paese transalpino. Lo scrive oggi il quotidiano Le Figaro, che ha ottenuto una copia del decreto.
Secondo il ministro dell’Immigrazione e dell’Identità Nazionale, Brice Hortefeux, «la lingua è il miglior vettore per l’integrazione», e per questo a suo giudizio è necessario che gli immigrati apprendano elementi di francese seguendo corsi obbligatori nei loro Paesi d’origine, prima di arrivare in Francia.
Tutti coloro che faranno domanda per un visto di immigrazione familiare dovranno quindi sottoporsi a un esame culturale e linguistico sul posto, scrive Le Figaro. Saranno poste domande elemetari del tipo: «In Francia, una donna può lavorare senza l’autorizzazione di suo marito?». Chi passerà l’esame sarà esentato dai corsi di lingua, così come i minori di 16 anni, gli anziani con più di 65 anni, e le persone che hanno frequentato per almeno un anno una scuola francofona o che hanno svolto studi superiori di un anno in Francia. Tutti gli altri, in base al loro livello, dovranno invece seguire corsi di francese per un massimo di due mesi.
Come precisa Le Figaro, questi corsi saranno obbligatori e più che il livello raggiunto sarà importante la frequenza alle lezioni. Un assenteismo manifesto potrebbe infatti ritardare l’ottenimento del visto. Questo provvedimento per l’apprendimento accelerato del francese nel Paese d’origine entrerà in vigore il prossimo primo dicembre, e saranno coinvolti nella sua attuazione i consolati francesi e gli uffici locali dell’Agenzia nazionale per l’accoglienza degli stranieri e delle migrazioni.
da: Lingua obbligatoria per gli immigrati - LASTAMPA.it