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Allevamenti intensivi

  1. #111
    Cuzco User tato
    33 anni
    Iscrizione: 27/11/2005
    Messaggi: 1,383
    Piaciuto: 35 volte

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    E' da un po che non entravo in questo forum, ma vedo che i toni sono piuttosto accesi e per niente disponibili ad un sereno dialogo, perlomeno in questa discussione, per cui se si dovesse accendere qualche miccia non risponderò a tono




    Questo, a mio parere, è un periodo molto particolare. Prima si avevano certezze universali (o perlomeno la visione di certezze universali) mentre ora ci ritroviamo a doverci confrontare con centinaia/migliaia di verità messe assieme, che si confrontano e ci confondono, sta a noi trovare quindi la nostra verità.


    Abbiamo la bellissima opportunità di andare oltre alla realtà dei fatti oggi, non cerchiamoci verità assolute e consolanti, troviamoci la nostra ma diventiamone consapevoli. Un'altra bella opportunità mi sembra quella di andare a capire il "nemico" il "terrorista" "l'estremista alimentare", ascoltiamolo, vediamo che c'ha da dirci. Tempo fa, dalla reggia del mio sapere, ho intrapreso una discussione con una vegetariana e nonostante non mi interessavano le sue opinioni (o perchè non le capivo o perchè pensavo che fossero solo scelte modaiole o chissache altro) le rispondevo non tanto perchè mi interessava la questione, ma perchè volevo semplicemente ridicolizzare la sua scelta "noi siamo nati per mangiare la carne, come i leoni..e poi vuoi mettere il sapore di una bella bistecca?". Se penso al mio percorso successivo sorrido da solo, pensare che non avevo mai toccato una benchè minima fogliolina d'erba, proseguendo l'esistenza con crocchette e cordonbluè (come ogni famiglia -normale-), intraprendere di punto in bianco una scelta differente. Contro l'opinione di qualsiasi persona avevo attorno (non ho mai avuto esempi che mi spingessero), essendo conscio delle conseguenze in campo sociale che mi avrebbe portato lo feci ugualmente, perchè sono fatto così. Molti non compiono scelte differenti perchè non hanno sicurezza in se stessi (e anche io non ne avevo eh, hai voglia ) e allora devono cercarla negli altri e nei pareri altrui, beh ho deciso di mettere prima la libertà mia ed altrui piuttosto che la sicurezza. Attualmente non mangio ne animali (chiamamo le cose con il loro vero nome) ne i loro derivati. Non usufruisco della loro pelle per vestirmi, anche se ahimè reduce di regali poco voluti possiedo ancora indumenti che ne contengono. Sono vegano quindi? Non mi sono mai definito tale, non mi piacciono le definizioni, mi stanno strette, un po come le religioni, diciamo che ho una mia spiritualità e modo di vivere.


    Ciò che si dice sugli allevamenti lo ritengo oltremodo vero, non si può costringere migliaia di bestie che hanno paura tanto quanto l'avremmo noi, di finire in gabbie quasi più strette dei loro corpi per poi sgozzarli e mangiarceli, mangiarci tutto questo. Come si può? ma è chiaro che poi una società risulta violenta. Il bello di queste discussioni è proprio il fatto che si inizia a discuterne, quando non esiste neanche la volontà di discuterne, non esiste neanche il problema e l'indifferenza dilaga, sia da una parte che dall'altra, meglio una persona che prende coscienza del problema.


    come ho già ripetuto, questa è solo la mia verità
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  2. #112
    Matricola FdT
    Uomo 46 anni
    Iscrizione: 28/6/2012
    Messaggi: 55
    Piaciuto: 20 volte

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    X tato: rispetto tutto il tuo discorso e ti racconto la mia storia personale: io ero un carnivoro come tanti , un bel giorno mi sono dedicato al volontariato nel mondo degli animali ed ho "aperto gli occhi" su un mondo al quale non pensavo, quello dei lager dove ogni giorno vengono trucidati milioni di animali, ti assicuro che vedere, sentire le urla e l'odore del sangue di quelle bestie mi ha sconvolto perchè davanti ad una bistecca non ci avevo mai pensato...Da quel momento ho iniziato a leggere libri, informarmi sempre di più sia da un punto di vista scientifico, etico ed antispecista...La conclusione? penso che un mondo vegan sarebbe un mondo senza razzismo, senza crudeltà...Avremmo un pianeta migliore...La cosa che non capisco? perchè tutti ce l'hanno con noi vegetariani/vegani...Io quando ero carnivoro davanti ad un vegetariano dicevo: ti invidio perchè ce l'hai fatta a rinunciare ad una bella grigliata di carne...punto e basta. Purtroppo il problema di base è che manca un'educazione su queste cose, la nostra società va avanti ancora con le tradizioni e perfino il nostro sistema scolastico non insegna e accetta quello che i maggiori scienziati del mondo ci stanno dicendo...ovvero che dobbiamo diminuire il consumo di carne sia perchè fa male sia per l'impatto che ha sul pianeta, il punto di vista etico è a parte ma lo ritengo la cosa più importante.
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  3. #113
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

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    Quote Originariamente inviata da RIC78 Visualizza il messaggio
    ...ovvero che dobbiamo diminuire il consumo di carne sia perchè fa male sia per l'impatto che ha sul pianeta, il punto di vista etico è a parte ma lo ritengo la cosa più importante.
    Su questo sono d'accordo.

    Ma conosco persone che non farebbero MAI a meno della carne. Forse anche per abitudine.
    E magari arrivano anche a stento a fine mese. Però se non c'hanno la carne nel piatto è come se non avessero mangiato.


    Io personalmente non ho mai ammazzato animali, ma ho aiutato durante la macellazione di un maiale che avevamo comprato in 3 famiglie da un allevatore qui vicino, che tra mucche e maiali avrà sì e no 15 bestie l'anno.
    Beh, era intero, quando siamo andati via a fine serata avevamo salsicce, pancetta e braciole.
    Mi sono sporcata le mani di sangue anche io. Sarà che ho lo stomaco forte e la sensibilità sotto i piedi.

    Però se mi va un petto di pollo me lo mangio.
    Ripeto, non so se dovessi procurarmi carne da sola, uccidendo animali, se ce la farei. Ma ne farei tranquillamente a meno.
    Per me non è una necessità .

    Ma mi piacerebbe sapere da quelli che amano la carne, se sarebbero disposti a cacciare, o a crescere maiali e conigli per poi sgozzarli o scuoiarli

  4. #114
    Randagio
    Utente cancellato

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    Condivido completamente quello detto da Ric78 e Tato... nulla da aggiungere!

  5. #115
    Cuzco User tato
    33 anni
    Iscrizione: 27/11/2005
    Messaggi: 1,383
    Piaciuto: 35 volte

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    spero che nessuno ce l'abbia con nessuno, l'educazione è mancata, ma ora le cose stanno mutando più velocemente di quanto si pensi. Le scuole organizzano incontri e dibattiti, permettono la visione di documentari.

    E' la rinuncia in sè che fa male, il pezzo di carne è solamente un qualcosa con in quale ci si identifica, nella società del surplus, del consumo ad ogni costo rinunciare è un colpo basso, è l'antitesi del progresso, del benessere sociale diffuso. La rabbia c'è perchè si va a colpire un pilastro della nostra identità.
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  6. #116
    Randagio
    Utente cancellato

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    Bravo Tato, hai la "tranquillità" che io a volte non ho... d'accordo al 100% con te!

  7. #117
    Vivo su FdT Loller156
    Uomo 34 anni da Lecco
    Iscrizione: 13/8/2007
    Messaggi: 4,944
    Piaciuto: 1612 volte

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    Quote Originariamente inviata da Randagio Visualizza il messaggio
    Oh My god.... no, non è così..
    Non so come sei abituato te ma.. ho fatto una domanda.. mi interessava una risposta.. non sapendo cos'è lo svezzamento vegano ho chiesto, e tu mi hai risposto che non è così.. vabbè, quando avrò sbatta mi informerò

    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio

    Ma mi piacerebbe sapere da quelli che amano la carne, se sarebbero disposti a cacciare, o a crescere maiali e conigli per poi sgozzarli o scuoiarli
    A me piacerebbe sapere dai vegetariani se avrebbero voglia di coltivare ogni singola cosa che mangiamo..


    In generale non mi piacciono questi discorsi sulla "delega", perchè io vedo le opportunità che ho e le sfrutto..

    posso delegare l'uccisione di un animale per mangiare? si.. ok lo faccio..
    non posso delegarlo? non so dire se lo farei di mano mia, non mi è mai capitato..

    Ma questo ragionamento funziona con 50mila ambiti, e quasi tutti fanno lo stesso ragionamento di "opportunità"

  8. #118
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
    Iscrizione: 3/2/2009
    Messaggi: 10,246
    Piaciuto: 1043 volte

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    Quote Originariamente inviata da Loller156 Visualizza il messaggio

    Ma questo ragionamento funziona con 50mila ambiti, e quasi tutti fanno lo stesso ragionamento di "opportunità"
    Io riesco a scindere le necessità dalle opportunità.
    Credo che sia utile rifletterci, visto che non lo si fa pressoché mai.

    Cmq va be', pazienza. Se non ci si riesce amen

  9. #119
    Vivo su FdT Meox
    Donna 32 anni da Treviso
    Iscrizione: 21/11/2005
    Messaggi: 3,728
    Piaciuto: 352 volte

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    Ma la smettete di definirci carnivori? E' una definizione sbagliata quanto dire che gli uomini sono per natura vegetariani(o meglio, erbivori).

    In quanto alla caccia, se fosse proprio necessario penso che molti dopo un periodo di titubanza non avrebbero difficoltà. Ma sarà che la mia famiglia ogni tanto compra i polli al supermercato e dopo un paio di giorni li macella, quindi sono un po' sono già abituata..
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  10. #120
    Cuzco User tato
    33 anni
    Iscrizione: 27/11/2005
    Messaggi: 1,383
    Piaciuto: 35 volte

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    Quote Originariamente inviata da Loller156 Visualizza il messaggio
    A me piacerebbe sapere dai vegetariani se avrebbero voglia di coltivare ogni singola cosa che mangiamo..
    L'esempio centra veramente poco, ma per risponderti ti direi personalmente di si, avendo la fortuna di avere un terreno mi sto cimentando in un tipo di coltivazione "innovativa" chiamata sinergica, colgo l'occasione per dire che chiunque abbia un pezzo di terra, si metta a coltivarlo!, si sporchi le mani!, la soddisfazione che ne deriva posso garantire è enorme! Come esistono gli allevamenti intensivi, esistono anche le coltivazioni intensive. In esse non v'è spazio per la vita se non in modo piuttosto settoriale e standardizzato (così come è il pensiero odierno) e i terreni di mezzo mondo si stanno piano piano desertificando, l'uomo è capace di creare deserto davanti a se ma è anche capace di far crescere vita nel deserto come viene testimoniato in un alcune zone israeliane. L'avvicinarsi di un futuro senza petrolio e i continui aumenti di prezzi di carburanti hanno fatto e stanno facendo sì che le macchine che servono per coltivare ciò di cui oggi noi ci nutriamo diventano insostenibili, così come i vari diserbanti e pesticidi -sempre figli della petrolchimica-. Questo diventerà un modo per scoprire nuove tecniche di coltivazione, basate su ritmi naturali e non sui ritmi di una produzione industriale. Produrremo lo stesso quantitativo di cibo ma diversificato ed equamente distribuito, oggi la maggiorparte delle colture alimentari non è destinato direttamente all'uomo bensì per l'alimentazione animale (pensate a quanto sarebbe bello se facendo una scelta razionale come il rinunciare di nutrirsi di animali ed ingrassarci sempre più per poi ammalarci sappiamo che quelle risorse vengono investite diversamente e quindi destinate a sfamare chi cibo non ha? ). In questo percorso viene sprecato un enorme quantitativo di cibo, ricordo che produciamo cibo per 12 miliardi di persone mentre siamo solo 7 miliardi di persone di cui 2 miliardi malnutriti, il restante dei 12 viene buttato (ora non ricordo la statistica ma presumo che causa sia anche l'obesità - 1 su 2 persone nella sola italia è obeso o è sovrappeso).

    Ritornando al discorso inerente agli allevamenti intensivi, dovremmo perciò inevitabilmente mangiare meno carne, se prendiamo come presupposto che il sistema industriale su larga scala sta fallendo, potremmo "permetterci" di mangiare carne saltuariamente, non come ora che stando ai livelli storici è il momento di consumo pro capite di carne più alto che si sia mai visto sulla terra e non perché ci sono più persone ma perché i paesi in via di sviluppo stanno in tutti i modi cercando di copiare i nostri modi di vivere ritenendoli la via migliore per ottenere il benessere. Naturalmente possiamo girarci dall'altra parte e con pensiero machiavellico ritenere che il proprio fine è la cosa più importante che esista, non importa quali siano i mezzi per ottenerlo, non importa quando dolore si arrechi, l'importante è che si riesca ad ottenere la stessa quantità di sofferenza che anche gli altri si possono permettere, "in fondo, chi sono io per rinunciare?" Ma abbiamo un'alternativa, abbiamo la grande opportunità di ripensare. Ripensare ai propri consumi, ripensare ai propri modi di vivere e ripensare alle azioni che compiamo ogni giorno e alle conseguenze che queste azioni portano, quando si riesce ad ottenere la rara capacità di associare le proprie azioni a delle conseguenze, allora abbiamo già un punto a favore!
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