PROVIDENCE (Rhode Island, USA) – Avete mai sentito parlare di Oscar, il gatto che è considerato da tutti un vero e proprio “Angelo della Morte”?! La sua storia è famosa da ormai diversi anni: questo piccolo animale domestico, che si trova all’interno della clinica Steere, è in grado di prevedere la morte dei pazienti ricoverati. Non si sa come, ma riesce a percepire che è arrivata la loro ora, e così ogni volta si avvicina al loro letto, inizia a fare le fusa, e gli sta vicino finché non si spengono del tutto.
Per molti, il dono di Oscar potrebbe essere visto come una “maledizione”, ma i malati e i familiari dei pazienti lo accolgono con amore, poiché la sua presenza permette di vivere quel momento così difficile con meno sofferenza, con un senso di rassegnazione e di gratitudine. Pensate che negli anni questa storia è diventata un caso scientifico, sul quale David Dosa, un medico scettico che dopo si è dovuto ricredere, ha scritto un libro, che si chiama “Le fusa di Oscar”.
L’autore del libro è stato intervistato, e le sue dichiarazioni sono state riportate persino sulNew England Journal of Medicine. Pare che il gatto sensitivo, nel momento in cui va da un paziente e inizia a coccolarlo, lo faccia per tirargli su il morale, poiché sta per arrivare la sua ora: la morte, quando i pazienti sono con il gatto, è vicina al massimo solo quattro ore.
Sono ben 25 finora i pazienti di cui ha previsto la morte. Scienziati hanno provato a spiegare il fenomeno, dicendo che potrebbe esser merito della superba sensibilità dell’olfatto felino, che riesce a percepire dei cambiamenti biochimici che il corpo di un umano subisce qualche ora prima della sua morte.
Oscar è il gatto che sa prevedere la morte dei pazienti
La sensibilità degli animali mi fa restare ogni volta senza parole..