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Allevamenti intensivi

  1. #1
    Matricola FdT
    Uomo 46 anni
    Iscrizione: 28/6/2012
    Messaggi: 55
    Piaciuto: 20 volte

    Predefinito Allevamenti intensivi

    Ciao ragazzi, per chifosse interessato, di seguito spiego bene cos’è un “allevamento intensivo” e come fare attivismo. Ho studiato molto e mi batto come tanti altri ragazzi per informare più persone possibili:

    “AllevamentiIntensivi” (pezzi tratti da vari articoli):



    L'allevamento intensivo, ovvero quanto di più Innaturale esistasulla faccia della terra, costituisce l'anticamera della morte per milioni dianimali che vi stazionano ogni anno.
    Essi vi nascono e ne fuoriescono solo il giorno in cui dovranno recarsi sulluogo dell'esecuzione, verso il quale procederanno attraverso un viaggioestenuante fatto di sete e ferite, ma soprattutto con il sentore che sta peraccadere qualcosa di terribile. Nessuno di noi vorrebbe mai provare nemmeno perun'ora cosa significhi bivaccare in quei luoghi, proprio perché ce loimmaginiamo. Eppure, secondo un cinico principio, che vede il suo massimo puntodi forza nell'assuefazione delle persone, tutto procede a ritmi serrati secondoschemi collaudati, come fosse la cosa più normale del mondo.
    Immaginiamo i minuti, le ore e i giorni che non passano mai, la puzza stantia,le catene, le luci artificiali sempre accese, il "rancio" servito difrequente e nelle ore più impensabili, la notte indistinguibile dal giorno, lacella microscopica studiata ad hoc per i vitellini, affinché nella totaleimpossibilità di muoversi possano crescere per quel poco tempo concessogli, conla "carne più tenera". E' insomma un vero e proprio incubo, al cuiconfronto un film di Dario Argento va bene per addormentarsi quando manca ilsonno.
    Come fa l'umanità ad accettare tutto questo? Il "segreto" sta nel nonparlarne mai da parte delle tv, mai e poi mai si devono vedere le condizionidisumane a cui sono sottoposti questi esseri, per i quali il tempo che nonpassa li conduce all'inedia e alla disperazione più totale. La"spettacolare" industria della carne che viaggia libera allaconquista del mondo, con fatturati secondi solo a quelli dei petrolieri,procede nel silenzio coperto da caos e rumore dei ritmi di vita. Di contro, lamaggior parte di noi basta che guardi qualche mucca nei "setcinematografici" di certe trasmissioni, per credere che queste pascolinoancora gaie e felici all'aperto, e che gli asini volino. Ci bastano dunquequelle rassicuranti immagini per metterci al riparo da rimorsi e sensi dicolpa; per di più, a fare da ciambella di salvataggio quando il dubbio ciassale o quando il mare della coscienza è agitato, interviene l'immancabile"studio recente", a ricordarci la indubitabile necessità della carne,col piccolo particolare che il più delle volte chi commissiona questi studiindovinate chi è? Sono i produttori di carne, quelli degli allevamentiintensivi…Ora un po’ di storia:


    “Allevamenti intensivi” sono i capannoni industriali nati negli anni Sessantain cui sono rinchiusi decine, centinaia, migliaia di animali (in America cisono feedlots con dentro 100.000 e più capi di bestiame) in condizioniinfernali, privati di libertà di movimento, dell'aria e della luce del sole,rinchiusi in gabbie, costretti ad alimentazione forzata, immunodepressi. Lecondizioni di vita degli animali, tali da suscitare pietà, sono oggetto dicontinue battaglie delle associazioni animaliste.


    Ma non è solo questione di pietà: la concentrazione degli animali e ilregime alimentare forzato aumentano lo stress, le malattie e la pericolositàmicrobica e sono la causa prima e principale della diffusione a raggiera deiveleni e dell'esplosione degli scandali alimentari (“mucca pazza”, "polloalla diossina” ed altri). La "modernizzazione" zootecnica ha riempitoi cibi di residui di stimolatori dell'appetito, antibiotici (metà dellaproduzione mondiale di antibiotici è destinata alla zootecnia), erbicidi,stimolatori della crescita, larvicidi e ormoni artificiali. Proprio l'abuso diantibiotici in zootecnia è all'origine del fenomeno della resistenza che da 20anni tanto preoccupa gli scienziati e le cui percentuali in Italia sonoquintuplicate dal ' 92 a oggi: lo sviluppo di pericolosissimi superbatteriresistenti a tutti i trattamenti farmacologici. Molte altre malattie, l'aftaepizootica, l'Aids bovino (Biv), la salmonellosi, l'encefalopatia spongiformebovina sono consustanziali all'allevamento intensivo. Ecco i metodi diallevamento di alcune specie:


    MUCCHE E BOVINI: Riescono a farli crescere piùvelocemente del 50% grazie agli ormoni (autorizzati a scopo terapeutico e nel periodosuccessivo al parto cioè sempre…) Secondoil Comitato Scientifico dell'Unione Europea anche dosi infinitesimali delle sostanzeutilizzate danneggiano la salute umana, innescando tumori e alterando lerisposte del sistema immunitario. Inoltre, i valori residuali di ormoniritenuti innocui fino a dieci anni fa, sono oggi, grazie a dati scientifici piùraffinati, considerati rischiosi per i consumatori, specialmente per i bambiniin età pre-puberale. Le ricorrentimalattie dei bovini provocate dalle condizioni-limite in cui vivono costringonoa terapie antibiotiche senza sosta. All'esame anatomo-patologico si rilevaun'incidenza elevata di lesioni muscolari dovute all'uso di sostanzexenobiotiche.

    La dipendenza della zootecnia dall'industria farmaceutica presenta questiriflessi negativi :
    - sofferenza epatologie iatrogene negli animali;
    -
    residui pericolosi negli alimentid'origine animale;
    -
    gravi rischiepidemiologici per selezione microbica;
    -
    alterazionidel processo di depurazione con peggioramento dell’inquinante;
    - rischimutageni per i principi emessi nell'ambiente.


    L’OrganizzazioneMondiale della Sanità ha ripetutamente messo sotto inchiesta i residui di certifarmaci veterinari nel cibo. E’ matematicamente certo (lo dimostra lasproporzione tra le ricette "ufficiali" e il numero di animali) che ifarmaci vengono acquistati sul mercato nero per non doverne segnalare l'uso.Poi, poco prima della macellazione, viene somministrato agli animali un fortissimodiuretico che cancella le tracce delle sostanze illegali. Hanno luogo anchetrattamenti con farmaci sperimentali.

    Nei mangimiin passato si è trovato ogni genere di rifiuto ripugnante: carogne di animali,scarti dell'industria di trasformazione, lettiere o escrementi animali, residuidella lavorazione dello zucchero, dell'olio, paglia trattata con ammoniaca,olii esausti di motori, addirittura i reflui inquinanti delle distillerie diwhisky e di gin; acque nere, bollite, delle puliture dei macelli e dellestalle, "condite" con gli scarti della spremitura a caldo dei restidei macelli.

    Il mais, chenella dieta dei poveri bovini ha sostituito il più costoso fieno, fermenta nelloro colon e favorisce la proliferazione di batteri, causa di pericolose infezioni…Così, nei grassi degli animali si accumulano le diossine, pesticidi e metalli pesanti come il cadmio, piombo,arsenico e cromo.
    Perfinonelle mangiatoie dei disgraziatissimi animali si annidano veleni, antimicrobicinon dichiarati. Un altro problema assai grave è quello dell'importazione dicarni clandestine, che, per evitare l'Iva, sfuggono qualunque accertamentosanitario. Per evadere l'Iva si è creato un mercato clandestino lucrosissimo.Ma anche nell'importazione legale il controllo è possibile solo sulle mezzene,non sulla carne pezzata e confezionata che finisce sul banco di macelleria.

    E non cisono solo veleni "artificiali". Come se non bastasse, anche i“contaminanti naturali" sono un'insidia per chi mangia carne: leaflatossine (un tipo di micotossine, sostanze tossiche prodotte dalle muffe)possono contaminare i cereali destinati a diventare mangime per animali prima edurante il raccolto o per immagazzinamento e conservazione sbagliati. Quandogli animali mangiano cibo contaminato, perdono peso e diminuisce la produzionedi latte; i metaboliti di queste tossine infettano i tessuti animalicommestibili, e si riversano nel latte. Sono pericolose per la salute umanaconcentrazioni di aflatossine superiori a 20 miliardesimi di grammo nei mangimie a 0.5 miliardesimi di grammo nel latte!

    Infine, lo stress innaturale e perpetuo causa un accumulo di adrenalina cherealmente avvelena la carne, la cui assunzione può essere nociva per l'uomo.Motivi dello stress: condizioni di vita, alimentazione forzata, interminabilitrasporti di ore e giorni con carri bestiame fermi alle frontiere o nei portisenza alcun supporto vitale, niente acqua, niente riposo, niente riparo dalsole torrido o dalla pioggia. Unica speranza, la morte.


    VITELLI: il sistema per mantenere la carnepallida, rosea e delicata consiste nel tenerli in condizioni enormementeinnaturali. Al terzo-quarto giorno di vita, strappati alle madri inseminateartificialmente, vengono collocati ognuno in un box largo 40 cm . e lungo un metroe mezzo. I vitelli sono legati con una catena al collo per impedire ognimovimento (la catena potrà esser tolta quando saranno cresciuti tanto daoccupare tutto il ristretto spazio del box). Essi non vedranno mai né paglia néfieno, poiché mangiarne potrebbe rovinare il tenue colorito delle carni. Glistudiosi, per questi poveri vitellini, parlano di stress acuto e cronico, lecui conseguenze sono immunodeficienza (i vitellini si ammalano), infezioni,necessità di antibiotici. Nutriti con budini semiliquidi iperproteici checausano un’inestinguibile arsura (l'acqua è loro assolutamente negata, perindurli a ipernutrirsi, mangiando più budino e più velocemente) eun’inarrestabile dissenteria per spingerli all'anemia al fine di sbiancare lecarni, disordini digestivi e ulcere sono frequenti; sottoposti a cicli costantidi trattamenti antibiotici, dopo tredici-quindici settimane si portano almacello. Avete mai visto gli occhionispaventati di un vitello portato al macello?
    L’allevamentointensivo di bovini e vitelli è anche un rischio ecologico e biologico, oltreche sanitario. I vitelli sono la “residenza” preferita di germi e infezioni ealtre malattie epidemiche. Per esempio, nel novembre '99 un modello disimulazione dinamica realizzato dal Dipartimento di farmacologia, microbiologiae igiene alimentare della Scuola norvegese di scienze veterinarie di Oslo hastabilito che, anche qualora l'importazione di carne di vitello in Norvegiacessasse nel volgere di due anni, per oltre dieci anni continuerebbero acrescere le infezioni da Taenia saginata nei vitelli domestici, e diconseguenza gli episodi epidemici di infezioni negli uomini. Nell'agosto del1999 è stato isolato in Malesia un Enterococcus Faecium quasi invincibile,resistente alla vancomicina e a un'ampia gamma di antibiotici. E dov'era? Erain 10 campioni di tessuto molle di carne bovina. Nota di demerito speciale peril fegato di vitello e di bovino adulto, che molti ritengono"prelibato". Il fegato si impregna di tutte le sostanze nociveassimilate dagli altri organi.

    MAIALI: oltre a quello già detto per ivitelli, quando gli animali sono mantenuti sul grigliato, l'aria dei capannoniè caratterizzata da un eccesso di ammoniaca ed altri gas, che rappresenta unfattore irritante per le mucose delle vie respiratorie, che determina uno statodi continua irritazione e a volte porta a forme polmonari o bronchiali piùgravi, per cui la somministrazione di farmaci deve essere continua.

    PESCI: tutti i pesci da allevamento sonotrattati con antibiotici.

    Conclusione: InEuropa vengono consumate tonnellate di antibiotici legali per favorire lacrescita artificiale di polli, suini, tacchini e vitelli. A queste vannoaggiunte tutte le sostanze illegali largamente impiegate, che moltodifficilmente vengono scoperte nei controlli veterinari (che sono comunquepochissimi o insufficienti) perché sono sempre diverse e se non si conosce apriori la sostanza cercata non si possono eseguire test per scoprirne lapresenza. Tutto ricade sull’uomo.Moltistudi di anatomia comparata affermanoche l’uomo non è carnivoro, ma la sua costituzione è atta a mangiaresolo frutta, semi, cereali e ortaggi. Non siamo stati creati per mangiarecarne: abbiamo nella saliva la ptialina che serve a predigerire amidi ecereali; i nostri molari piatti sono simili a quelli degli erbivori e servononon per strappare, come fanno i carnivori, bensì per sminuzzare e macinareverdure, semi e cereali; il nostro stomaco non ha né la struttura né l’aciditàdello stomaco dei carnivori e il nostro intestino è molto più lungo di quellodegli animali carnivori. Questi ultimi evacuano rapidamente la carne ingerita,mentre nel nostro intestino, essendo circa 10 volte più lungo di quello deicarnivori, la carne ristagna alcuni giorni e così ha tutto il tempo perimputridire, formando sostanze altamente tossiche nonché cancerogene. Nonabbiamo nel fegato l’uricasi, quell’enzima presente negli animali carnivori ilcui compito è quello di scindere l’acido urico prodotto dalla carne. Pertanto,senza l’enzima “uricasi”, l’acido urico resta nel nostro organismo comeprodotto di scarto che affatica i reni, si deposita nelle cartilagini, creandocosì i presupposti per infiammazioni, dolori, gotta, artriti e così via…
    Di seguito alcuni dati:
    AnimaliUccisi
    • Nel mondo vengono uccisi a scopo alimentare:
      • 170 miliardi di animali ogni anno;
      • oltre 14 miliardi di animali ogni mese;
      • mezzo miliardo di animali ogni giorno;
      • 19 milioni di animali ogni ora;
      • oltre 300.000 animali ogni minuto;
      • oltre 5.390 animali al secondo.

    • Il numero di animali uccisi ogni 3 ore nel mondo per la nostra alimentazione è pari al numero di abitanti dell'Italia.
    • Il numero di animali uccisi ogni secondo per la nostra alimentazione è superiore al numero di morti nell'attentato dell'11 settembre contro le Torri Gemelle.
    • Nella sola Italia vengono uccisi per finire sulle nostre tavole:
      • 2 miliardi e mezzo di animali ogni anno;
      • 225 milioni di animali ogni mese;
      • 8 milioni di animali ogni giorno;
      • oltre 300.000 animali ogni ora;
      • 5100 animali ogni minuto;
      • 90 animali al secondo.

    • Ogni minuto solo in Italia per la nostra alimentazione viene ucciso un numero di animali pari al numero di vittime dell'attentato dell'11 settembre contro le Torri Gemelle
    • Ogni anno solo in Italia viene ucciso un numero di animali pari alla metà della popolazione mondiale.

    Veganismo e salute
    • Nei vegetariani gli attacchi cardiaci sono rarissimi, stimabili in pochi percento rispetto alla media della popolazione.
    • Nei vegetariani la probabilità di ammalarsi di tumore sono inferiori del 60% rispetto a quelle della media della popolazione.
    • Le aspettative di vita di un vegetariano sono superiori di oltre 6 anni rispetto alla media della popolazione.
    • In uno studio americano sul regresso delle malattie cardiache il 99% dei pazienti esaminati ha fermato l'evolversi della malattia dopo aver cambiato le proprie abitudini alimentari.

    Veganismo e fame nel mondo
    • Nel mondo muoiono di fame:
      • 9.000.000 persone ogni anno;
      • 700.000 persone ogni mese;
      • 170.000 persone ogni settimana;
      • 24.000 persone ogni giorno.

    • In questo momento oltre 200 milioni di bambini soffrono a causa della denutrizione.
    • Ogni anno gli animali allevati per la nostra alimentazione consumano 145 milioni di tonnellate di cereali e soia per produrre 21 milioni di tonnellate di cibo, i rimanenti 124 milioni vengono persi nella catena.
    • Circa un terzo del grano prodotto nel mondo viene utilizzato per l'alimentazione degli animali cosiddetti 'da macello'.
    • In India il 37% della terra coltivabile viene utilizzata per produrre mangime per gli animali che verranno poi uccisi.
    • In Brasile 5,6 milioni di acri di terreno sono utilizzati per produrre mangime destinato all'esportazione in Europa, dove nutrirà animali destinati all'alimentazione.
    • La stessa quantità di vegetali, mangiata direttamente, può nutrire un numero di persone 5 volte maggiore rispetto a quando viene fatta mangiare agli animali e trasformata poi in carne.
    • Per nutrire l'attuale popolazione con una dieta non vegetariana servirebbe una quantità di vegetali tre volte superiore a quella che è possibile produrre.
    • Il 90% del cibo mangiato dagli animali che saranno uccisi per la nostra alimentazione e tutta l'acqua che bevono viene eliminato da questa inefficiente catena alimentare.
    • Per produrre 1 kg di carne servono 16 kg di vegetali.
    • Un miliardo di persone soffre la fame, mentre 4 miliardi di mucche e decine di miliardi di altri animali vengono nutriti per essere trasformati in cibo.
    • Se il 10% delle persone diventasse vegetariano, il conseguente risparmio di risorse naturali sarebbe sufficiente a sfamare 60 milioni di persone.

    Direi che c’è da riflettere.Se volete documentarVi di più :www.agireora.org (per chi vuol fare attivismo)www.laverabestia.org (c’è un contatore automatico deglianimali uccisi ogni secondo)www.geapress.org (notizie sul mondo animale aggiornate ognigiorno)www.nemesianimale.net (per la liberazione di ogni essere vivente)
    Se avete il coraggio guardate il seguente film: “Earthlings” (terrestri) http://veg-tv.info/Earthlings
    E’ un documentario sull’assolutadipendenza dell’umanità dagli animali (usati come compagnia, cibo,vestiario, per divertimento e ricerca scientifica) e illustra inoltre la nostratotale mancanza di rispetto e pietà nei loro confronti. E’ incredibile comeancora oggi, dopo millenni di evoluzione, continuiamo a trattare gli animali in maniera a dir poco vergognosa…
    Con la visione di questodocumentario molti guarderanno più seriamente chi si batte per il minor consumodi carne. Le migliaia di persone che si battono per gli animali nonpossono più far finta di niente, non possono più ignorare…Coerenza, sensibilità e intelligenza impongonoun cambiamento drastico nelle abitudini alimentari (e non solo queste).
    Io personalmente cerco di non essere più complice di queste atrocità e loammetto è difficile cambiare le proprie abitudini…Tornando al film, è narratodall’attore Joaquin Phoenix, candidato due volte al premio Oscar e vincitore diun Golden Globe nel 2006, e la colonna sonora è di Moby.
    Attraverso uno studio approfondito svolto all’interno dinegozi di animali, allevamenti di animali domestici, rifugi, ma anche negliallevamenti intensivi, nell’industria della pelle e della pelliccia, in quelladello sport e dell’intrattenimento ed infine nella professione medica e scientifica,Earthlings usa telecamere nascoste efilmati inediti per tracciare la cronaca quotidiana di alcune delle più grandiindustrie del mondo, che basano i loro profitti interamente suglianimali. Potente e informativo, Earthlings è un film che fa riflettere ed è finora il più completo documentario maiprodotto sulla correlazione tra la natura, gli animali e gli interessieconomici degli umani.
    Attenzione:il documentario contiene scene forti, violente,crudeli, che possono turbare e impressionare, ma a differenza di altri casi, inquesto la visione è consigliata a tutti.Forse l’unico modo che abbiamo per cambiare le cose è quello di rimanere impressionati.Abbiate il coraggio e la pazienza di guardarlo fino in fondo e sappiate che tutti noi siamo complici e responsabili degliobbrobri che vedrete, ogni volta che ci sediamo a tavola o ogni voltache entriamo in uno zoo.
    Concludo con due citazioni:
    Leonardo Da Vinci: “verrà il tempo in cui l’uomo non dovrà più uccidere permangiare, ed anche l’uccisione di un solo animale sarà considerato un gravedelitto”.
    Gandhi : “la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possonogiudicare dal modo in cui tratta gli animali”…




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  2. #2
    Matricola FdT
    Uomo 46 anni
    Iscrizione: 28/6/2012
    Messaggi: 55
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    dimenticavo: molti mi chiedono chedifferenza ci sia fra vegetariani e vegan: i vegan non mangiano derivati deglianimali come uova e latte…e perché vi chiederete? Ve lo spiego…:
    La sofferenza causata dagli allevamenti per la produzione di uovae di latte agli animali è ancora maggiore rispetto a quella cui sono sottopostigli animali “da carne”, perché dura più a lungo, usa metodi ancora più cruenti,e causa un forte dolore anche emotivo negli animali.
    Per capire bene la situazione, vediamo come funzionano questi allevamenti:

    Per la produzione di latte, la mucca deve essere ingravidata e partorire unvitello ogni anno. Le mucche infatti non producono latte per magia, ma perché,come tutti i mammiferi, devono nutrire il proprio piccolo quando nasce. Quelche accade è che il vitellino viene subito portato via alla madre, con estremasofferenza e dolore per entrambi. Viene allevato in un piccolo box senzapossibilità di movimento per 6 mesi e poi viene macellato. Sarebbe d’altrocanto impensabile mantenerlo per 20 o 30 anni senza che sia “produttivo” quindiqueste uccisioni sono qualcosa di obbligato affinché la produzione di lattepossa avvenire. La mucca dopo circa un anno smette di produrre latte, ma nelfrattempo è già stata nuovamente ingravidata, e quindi è già pronta a partorireun altro figlio, che le viene di nuovo portato via. Dopo 4-5 anni (ma ormaisono diventati solo 2 o 3, nei moderni allevamenti) di questa vita, la mucca ètalmente sfruttata che non riesce più a essere abbastanza produttiva, vienequindi mandata al macello pure lei. Tante volte accade che queste mucche nonriescano nemmeno a reggersi ancora in piedi. E’ tristemente noto il problemadelle “mucche a terra”, animali così sofferenti da non riuscire a stare inpiedi, che vengono caricate sui camion verso il macello a suon di spinte o conargani (fatte vedere sa Striscia la notizia nei mesi scorsi).

    Per la produzione di uova il discorso è analogo. Si parte con la “produzione”di pulcini, quelli che dovranno diventare galline ovaiole, cioè galline utilizzateper produrre le uova che vengono vendute per l’alimentazione umana. Esistonofabbriche piene di incubatrici in cui le uova fecondate sono tenute, fino allaschiusa. A quel punto, se il pulcino è femmina, diventerà gallina ovaiola; se èmaschio, è inutile, perché non è della razza giusta per diventare un pollo “dacarne” (e se lo fosse, verrebbe allevato in capannoni orrendi e ucciso a 6settimane) e non essendo femmina non farà le uova. Viene quindi ucciso subito,o tritato vivo o soffocato in un sacco assieme a migliaia di suoi simili. Allefemmine, invece viene tagliato il becco, perché non possano ferire le compagnedi gabbia una volta adulte, quando per la disperazione di essere costantementerinchiuse potranno diventare aggressive. Passano poi i due anni successivi ingabbie piccolissime, senza mai vedere la luce del sole, e infine vengonomacellate.

    Ecco dunque spiegato come la produzione di latte uccida vitelli e mucche e creisofferenza psicologica e fisica estrema a entrambi e come la produzione di uovauccida in modo agghiacciante i pulcini maschi, torturi per 2 anni le femmine epoi le faccia finire al macello. Ed ecco perché molti vegetariani per non uccideregli animali decidono di diventare vegani.
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  3. #3
    Randagio
    Utente cancellato

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    Auguri amico!
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  4. #4
    nestuno
    Utente cancellato

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    Ho alcuni obiezioni:
    - . "Di contro, lamaggior parte di noi basta che guardi qualche mucca nei "setcinematografici" di certe trasmissioni, per credere che queste pascolinoancora gaie e felici all'aperto" Non so se siano la minor o maggior parte ma esistono ancora mucche che pascolano all'aperto o che vengono allevate in allevamenti non intensivi.. almeno nelle mie zone ci sono.

    - Secondo: hai sollevato due problemi, l'allevamento intensivo e l'uso di antibiotici e farmaci... potrebbero essere in qualche modo collegati ma personalmente mi ritengo contro l'uso estremo di questi prodotti e se questo porta ad un allevamento meno intensivo ci stà... ma non è per l'allevamento intensivo che si dovrebbero fare più controlli sui farmaci somministrati, solo per la nostra salute.

    - "E non cisono solo veleni "artificiali". Come se non bastasse, anche i“contaminanti naturali" sono un'insidia per chi mangia carne: leaflatossine (un tipo di micotossine, sostanze tossiche prodotte dalle muffe)possono contaminare i cereali destinati a diventare mangime per animali prima edurante il raccolto o per immagazzinamento e conservazione sbagliati." Questo potrebbe succedere anche per la produzione di pasta... sarebbe un altro alimento da eliminare?

    - "Moltistudi di anatomia comparata affermanoche l’uomo non è carnivoro, ma la sua costituzione è atta a mangiaresolo frutta, semi, cereali e ortaggi. Non siamo stati creati per mangiarecarne: abbiamo nella saliva la ptialina che serve a predigerire amidi ecereali; i nostri molari piatti sono simili a quelli degli erbivori e servononon per strappare, come fanno i carnivori, bensì per sminuzzare e macinareverdure, semi e cereali;" Anche se fosse. ad alcuni la carne piace, e tanto quindi non credo che sia per un po' di saliva o di conformazione dei molari che uno debba smettere di mangiarla. E poi io ho canini molto affilati e non credo servino solo per sgranare la pannocchia.

    - "Veganismo e fame nel mondo
    Nel mondo muoiono di fame:

    • 9.000.000 persone ogni anno;
    • 700.000 persone ogni mese;
    • 170.000 persone ogni settimana;
    • 24.000 persone ogni giorno.

    Continuerebbero a morire di fame, perchè si produce unicamente per chi può pagare... pensa a quanti quintali di cibo vengono buttati al giorno da un qualsiasi ipermercato di una qualsiasi città... risparmiando quella roba si potrebbero nutrire probabilmente tutte le persone citate indipendentemente dalla produzione di cereali per la carne.... se i cereali non fossero prodotti per alimentare il mercato "ricco" non sarebbero prodotti e basta non andrebbero sicuramente al terzo mondo.

    Concludendo:

    Se si punta il dito contro l'uso indiscriminato di farmaci negli allevamenti e contro allevamenti intensivi e crudeli... sono assolutamente daccordo, ma non per questo si deve eliminare la produzione o il consumo di carne. Bisogna fare più controlli, far rispettare le regole o crearne di nuove... posso anche concederti che bisognerebbe produrre e comunque consumare un po' meno carne di quanto siamo abituati.... ma professare un mondo in cui si elimina completamente l'uso di carne e derivati mi sembra utopico e comunque inutile.
    Se a uno non piace la carne può non mangiarla, ma se uno non la mangia perchè ci sono gli allevamenti intensivi o crede fermamente che mangiare solo vegetali sia la cura per quasi tutti i mali del mondo mi sembra davvero ottuso ed esagerato.
    Sarebbe come non comprare nulla perchè quello che compri potrebbe essere rubato.

    Detto questo io adoro la carne, se posso cerco di accertarne la provenienza ma non ne farei mai a meno.

    Anche perchè seguendo esclusivamente il tuo discorso un vegetariano o un vegano dovrebbero sentirsi autorizzati a mangiare carne e derivati se vengono allevati da loro stessi in perfette condizioni psico-ambientali no?
    Se ognuno di noi producesse la carne, le uova o il latte che consuma nel pascolo dietro casa, quindi, non esisterebbe nemmeno il concetto di vegano o di vegetariano?
    Mah...

  5. #5
    Vivo su FdT Loller156
    Uomo 34 anni da Lecco
    Iscrizione: 13/8/2007
    Messaggi: 4,944
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    Non ho letto tutto l'articolo, ma mi è bastata una frase per capire che è del solito andazzo..

    "abbiamo nella saliva la ptialina che serve a predigerire amidi e cereali"

    e quindi? Avere questo enzima fa si che non ce ne possano essere altri? pensa un po'!.. le proteine iniziano la loro digestione dopo, quindi dovremmo eliminare anche quelle perchè non si digeriscono già dalla bocca?


    "viene prodotto cibo per chi può pagare"

    ma daaaaiiiiii, pazzescoooo!!!!! Immagino che se venissero prodotti più cereali passerebbe sopra la città un elicottero che lancia pane e pasta aggratis per tutti.. al posto della bomba atomica, la bomba glucidica! PAM! un panino di 800 Kg lanciato nelle pianure africane per eliminare la fame nel mondo!!!!!


    *continuo dopo*, devo andare a lavorare.. intanto chiedo gentilmente le fonti dei dati ad minchiam proposti..
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  6. #6
    Sempre più FdT _HaRmOnY_
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    Non ci vuole niente non comprare carne e derivati che provengano da allevamenti intensivi, basta usare la testa quando si fa la spesa.

  7. #7
    Randagio
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da _HaRmOnY_ Visualizza il messaggio
    Non ci vuole niente non comprare carne e derivati che provengano da allevamenti intensivi, basta usare la testa quando si fa la spesa.
    @_HaRmOnY_ Allora spiega come fai tu! Dicci, raccontaci la tua spesa.. magari è utile!

    - - - Aggiornamento - - -

    La difensiva di Loller è sempre così palese che sembra abbia un allevamento di maiali!

    Con tutti i link che ti ha messo hai "fonti" per leggere una settimana se vuoi... ma se vuoi infomrarti... se invece vuoi cercare "i cavilli" per poi dire "ecco, tutte puttanate.. vegani alieni che vivete senza B12 volete conquiostare il mondo" allora è meglio che non te ne interessi nemmeno, che continui per la tua strada Universitaria sperando solo che un giorno arriverai da solo a certe "soluzioni etiche" che per ora non fanno parte di te sicuramente....

    Io sono dell'idea che provar a far ragionare uno "chiuso nelle sue idee" (che cerca continuamente poi la conferma scentifica come se avesse bisogno di una spalla di supporto) rischi di ottenere il contrario (e questo lo dico per l'autore del topic) quindi è meglio risparmiare le forze per infomrare chi è critico e interessato al discorso animalista/vegano...

  8. #8
    Get behind me, Satan Mister White
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    E quelle le chiami fonti?

  9. #9
    Randagio
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    Quote Originariamente inviata da Mr White Visualizza il messaggio
    E quelle le chiami fonti?
    Se le spulci dentro ci sono link ad antrettanti studi e siti... insomma le fonti ci sono, basta cercarle!

    thho anche un altro, con tanto di medici o che:

    Benvenuti nel sito dedicato alla Nutrizione Vegetariana

    Pooure il video che postai tempo fa , A Delicate Balance, guardalo.. parlano di studi trentennali... ma tanto so che non lo guarderai!

    Ma il punto è "perchè volete le fonti"? Perchè non credete che una mucca possa provare dolore e sofferenza? Perchè non ci credete nonostante ci siano vegani 80enni in perfetta salute che non si può vivere senza derivati?

    Insdomma le fonti le volete per avere la prova di cosa? Di ovvietà che sono davanti agli occhi di tutti tutti i giorni alle quali ormai siamo assuefatti.. torture che sono camuffate da hamburger con il sorriso?

    O volete la prova che la carne fa male??? Fa male tutto... tante cose fanno male.... ma alla base ci deve essere l'etica, e per quello non servono le fonti, serve il cuore.... a me onestamente non me ne fotte un cazzo se te mangiando carne ti rovini a me interessa piu quella carne che vita ha fatto!

    Poi trovo assurdo quando la gente si lamenta del capitalismo e dela lobby del petrolio quando la storia insegna che assieme ai magnati del petrolio a dare una grossa spinta al capitalismo americano sono stati proprio gli allevatori... quindi no cio vuole tanto per capire che la carne è stata fatta radicare nella nostra dieta a dismisura per interessi economici e non perchè"è nutriente e fa bene".... ma sai, facile vedere i complotti.. difficile è ammetterli e togliersi da questa macchina in fernale!

    Io purtroppo senza macchina non posso andare al lavoro anche se cerco di usarla meno possibile, ma senza carne e derivati invece riesco benissimo a stare...

  10. #10
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    Certo che ci credo agli allevamenti intensivi, alla sofferenza degli animali etc.

    Ma è anche vero che sono animali che esistono grazie all'uomo e che abbiamo bisogno di mangiare anche carne.

    Non sono felice della situazione, se si può fare qualcosa ben venga, ma piuttosto che rinunciare alla mia bistecca preferisco mangiarmi vegani e simili

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