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L'angolo del chimico

  1. #721
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 19/8/2005
    Messaggi: 7,253
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    Se espongo il metano e il cloro a una luce UV faccio il cloroformio giusto?
    (non dirmi che è nocivo e tutto perche gia lo so)


  2. #722
    FdT-dipendente
    Uomo 65 anni da Estero
    Iscrizione: 30/8/2008
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    Quote Originariamente inviata da Cimis Visualizza il messaggio
    Se espongo il metano e il cloro a una luce UV faccio il cloroformio giusto?
    (non dirmi che è nocivo e tutto perche gia lo so)
    No, non proprio. Cosí ottieni nulla.

    Tu forse, intendevi dire: "esporre il cloroformio all´azione UV in combinazione con ossigeno"?

    Se fosse cosí, meglio che lasci perdere, perché otterresTi dalla conseguente decomposizione fotochimica questi sottoprodotti "particolari":

    -cloro, come gas
    -fosgene, attenzione, pericolo di morte! ...é il triste gas delle trincee!
    -acido cloridrico


    Per la produzione del cloroformio si porta una miscela di cloro e metano (o clorometano, cloruro di metile) fino ad una temperatura attorno i 500°C; per un processo graduale di sostituzione radicalica, si ottengono i quattro clorometani in miscela:

    -monoclorometano, gas (attenzione! ...assai infiammabile!) Punto eboll. ca. -23°C
    -diclorometano Punto eboll. +40°C
    -triclorometano Punto eboll. +60°C
    -tetraclorometano (attenzione! ...assai tossico!) Punto eboll. ca.+77°C


    Perció, tramite distllazione si andranno a separare fra di loro ed hai ottenuto il Tuo cloroformio (triclorometano)

    Certo che non lo puoi fare sul fornello di casa ed il pericolo "narcotizzante" ed "anestetico" lo hai giá individuato da solo...comunque di per sé il cloroformio non é infiammabile.

    ATTENZIONE! Tutto questo é a solo scopo puramente educativo; senza una adeguata esperienza ed attrezzatura, si mette in gioco la propria vita e quella altrui.

  3. #723
    Overdose da FdT
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 19/8/2005
    Messaggi: 7,253
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    Quote Originariamente inviata da eXXo Visualizza il messaggio
    No, non proprio. Cosí ottieni nulla.

    Tu forse, intendevi dire: "esporre il cloroformio all´azione UV in combinazione con ossigeno"?

    Se fosse cosí, meglio che lasci perdere, perché otterresTi dalla conseguente decomposizione fotochimica questi sottoprodotti "particolari":

    -cloro, come gas
    -fosgene, attenzione, pericolo di morte! ...é il triste gas delle trincee!
    -acido cloridrico

    Per la produzione del cloroformio si porta una miscela di cloro e metano (o clorometano, cloruro di metile) fino ad una temperatura attorno i 500°C; per un processo graduale di sostituzione radicalica, si ottengono i quattro clorometani in miscela:

    -monoclorometano, gas (attenzione! ...assai infiammabile!) Punto eboll. ca. -23°C
    -diclorometano Punto eboll. +40°C
    -triclorometano Punto eboll. +60°C
    -tetraclorometano (attenzione! ...assai tossico!) Punto eboll. ca.+77°C

    Perció, tramite distllazione si andranno a separare fra di loro ed hai ottenuto il Tuo cloroformio (triclorometano)

    Certo che non lo puoi fare sul fornello di casa ed il pericolo "narcotizzante" ed "anestetico" lo hai giá individuato da solo...comunque di per sé il cloroformio non é infiammabile.

    ATTENZIONE! Tutto questo é a solo scopo puramente educativo; senza una adeguata esperienza ed attrezzatura, si mette in gioco la propria vita e quella altrui.
    WOW spiegazione perfetta grazie!
    Era solo una curiosità, per adesso non mi va di fare il piccolo chimico! Avevo letto su internet varie cose e volevo chiarirmi le idee!
    Grazie ancora!

  4. #724
    ~ Alchemic
    Ospite

    Predefinito

    Grande Elwood, non è che m'interessi più di tanto la produzione ma volevo una spiegazione reale sulla sostanza in questione.

    Poi percarità, se è semplice da sintetizzare.. ben venga!

  5. #725
    Sedobren Gocce
    Ospite

    Predefinito

    Continuerei il discorso sull'MDMA parlando prima degli effetti acuti poi di quelli cronici...


    Effetti acuti


    Gli effetti primari attribuibili al consumo dell'MDMA sono prevedibili e abbastanza consistenti tra chi ne fa uso. I più comuni effetti includono:

    • Euforia
    • Diminuita ostilità/ insicurezza
    • Aumentata sensazione di intimità con gli altri
    • Sensazione di empatia verso gli altri
    • Abilità di discutere di cose che provocano ansietà con maggiore facilità
    • Un forte senso di pace interiore e auto-accettazione
    • Sensazione di pienezza interiore e chiarezza mentale
    • Intensificazione dell'esperienza sensoriale, in particolare udito e tatto
    • Inappetenza
    • Ritenzione urinaria
    • Midriasi (dilatazione anormale della pupilla)
    • Aumento dell'energia fisica
    • Aumento del battito cardiaco e delle pressione sanguigna
    • Aumento della temperatura corporea


    Altri effetti possono includere include:

    • Lapsus della memoria a breve termine
    • Trisma (tetano)
    • Bruxismo (digrignamento dei denti involontario)
    • Nistagmo (rapidi, introllabili movimenti dell'occhio)
    • Diverse ore di inattività subito dopo gli effetti primari, talvolta accompagnata da euforia residua
    • Un periodo di generale malessere in seguito agli effetti primari, normalmente che si risolve dopo alcuni giorni
    • Visione leggermente confusa in seguito agli effetti primari, gradualmente risolta dopo un periodo di alcuni giorni


    Complicazioni serie aumentate con tutta probabilità con la dose, gravità dell'ambiente, grado di attività fisica, e/o alcune interazioni tra droghe includono:

    • Ipertermia (a causa di un ambiente rigido e/o mancanza di idratazione e/o riposa dopo attività fisica, di norma ballare)
    • Disidratazione (a causa di un ambiente rigido e/o mancanza di idratazione e/o riposa dopo attività fisica, di norma ballare)
    • Iponatremia (a causa del rilascio di ormone antidiuretico indotto dalla droga e/o un eccessivo consumo compensatorio di fluidi, una rara complicazione)
    • Sindrome serotoninergica (sindrome iatrogenica causata da un eccesso di serotonina a livello cerebrale)



    Effetti cronici


    Gli effetti a lungo termine dovuti all'uso di ecstasy sono generalmente poco conosciuti, e la ricerca che è stata destinata per fornire risposte è ancora in grande misura inconclusiva. La prima preoccupazione è generalmente che ci possono essre conseguenze negative a lungo termine che sono provocate dai presunti effetti neurotossici della droga sui neuroni serotonergici. Alcuni studi successivi hanno anche mostrato che questo danno causa una maggiore tasso di depressione ed ansia, sebbene una volta smessa l'assunzione. In aggiunta a ciò, alcuni studi hanno indicato che l'MDMA può causare disabilità per quanto concerne memoria a lungo termine e cognizione. Molti fattori, tra cui il consumo di MDMA durante la vita di un individuo, la durata dell'astinenza tra gli usi, l'ambiente dell'uso, uso/abuso di più droghe, qualità della salute mentale, varie scelte di stile di vita, e predisposizioni a sviluppare depressione clinica ed altri disordini possono contribuire all'insorgere di varie possibili conseguenze sulla salute. L'uso dell'MDMA è stato occasionalmente associato con danni al fegato, eccessivo smalto sui denti, e (molto raramente) con un disordine di percezione associato al persistere di allucinazioni.


    Così puramente a titolo informativo posto una probabile sintesi chimica:





  6. #726
    Sedobren Gocce
    Ospite

    Predefinito La marijuana? È antibatterica

    La marijuana è una potente fonte di farmaci. Lo sostengono ricercatori dell'Università del Piemonte Orientale e dell'Università di Londra, che hanno sperimentato la marijuana come arma contro le infezioni batteriche resistenti agli antibiotici. Da tempo si sa che la Cannabis sativa contiene diversi principi attivi antibatterici, e non solo il delta-9-tetraidrocannabinolo, responsabile anche del suo effetto psicotropo. La loro attività è stata dimostrata da studi risalenti anche agli anni 50. Tuttavia la struttura chimica e le potenzialità nel trattare i batteri con resistenze multiple agli antibiotici non erano mai state analizzate a fondo.
    Il lavoro dei ricercatori italiani ed inglesi, pubblicato sul Journal of Natural Products, si è concentrato invece sull'attività specifica di cinque diversi principi attivi estratti dalla pianta contro alcuni ceppi di staffilocco aureo responsabili di infezioni ospedaliere. Tutte le sostanze analizzate si sono dimostrate efficaci, in particolare contro un ceppo resistente ai fluorochinoloni e uno resistente alla meticillina, due importanti classi di antibiotici.
    Della marijuana, vietata quasi ovunque nel mondo, si conosco già diversi effetti farmacologici, e altri sono allo studio. Nei paesi dove l'uso ai fini terapici è legalizzato, i pazienti che soffrono di AIDS o che seguono una chemioterapia, per esempio, possono usare i derivati farmacologici della Cannabis sativa per stimolare l'appetito o ridurre la nausea.
    Vista anche la facilità con cui è possibile estrarre dalla pianta principi attivi privi di effetti sul cervello, gli autori dello studio propongono di studiarne più a fondo i possibili usi antibatterici. Ricordando anche che i meccanismi di resistenza incrociata tra piante e batteri sono scarsi, e che quindi la selezione di ceppi resistenti ad antibatterici basati sulla marijuana sarebbe più difficili rispetto ad altri tipi di farmaci. Inoltre suggeriscono di considerare l'uso di cannabinoidi anche in prodotti antibatterici a uso topico per l'igiene e la cura della pelle, quali saponi o cosmetici: un'alternativa potente, economica e sicura.

  7. #727
    FdT-dipendente Pine
    Uomo 35 anni da Firenze
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    elwood illuminami

    Oggi il mio prof di chimica stava enunciando le molecole a solubilità mista, con una testa apolare e l'altra polare, e ci ha fatto l'esempio che le molecole dei detersivi sono così.

    Poi ci ha detto che le molecole di base dei detersivi sono tutte uguali e che quindi è inutile prendere una marca che costa parecchio tanto sono fatti tutti nello stesso modo.

    Me lo confermi insimio dottore

  8. #728
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    Mmh... sul fatto che siano tutte uguali nutro dubbi se fosse così, non spenderebbero tanti soldi in R&D le varie aziende che fanno prodotti per la casa...
    Direi più che altro che son simili le molecole... mi devo informare... ti dirò al più presto

    PS: si dice esimio

  9. #729
    FdT-dipendente Pine
    Uomo 35 anni da Firenze
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    insimio l'avevo coniato per te

  10. #730
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    aaah ochéi... onorato

    non avevo compreso, pardon XD

    feeko... insimio... neologismo tuo? equivale a...? son curioso...

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