Se espongo il metano e il cloro a una luce UV faccio il cloroformio giusto?
(non dirmi che è nocivo e tutto perche gia lo so)
Se espongo il metano e il cloro a una luce UV faccio il cloroformio giusto?
(non dirmi che è nocivo e tutto perche gia lo so)
No, non proprio. Cosí ottieni nulla.
Tu forse, intendevi dire: "esporre il cloroformio all´azione UV in combinazione con ossigeno"?
Se fosse cosí, meglio che lasci perdere, perché otterresTi dalla conseguente decomposizione fotochimica questi sottoprodotti "particolari":
-cloro, come gas
-fosgene, attenzione, pericolo di morte! ...é il triste gas delle trincee!
-acido cloridrico
Per la produzione del cloroformio si porta una miscela di cloro e metano (o clorometano, cloruro di metile) fino ad una temperatura attorno i 500°C; per un processo graduale di sostituzione radicalica, si ottengono i quattro clorometani in miscela:
-monoclorometano, gas (attenzione! ...assai infiammabile!) Punto eboll. ca. -23°C
-diclorometano Punto eboll. +40°C
-triclorometano Punto eboll. +60°C
-tetraclorometano (attenzione! ...assai tossico!) Punto eboll. ca.+77°C
Perció, tramite distllazione si andranno a separare fra di loro ed hai ottenuto il Tuo cloroformio (triclorometano)
Certo che non lo puoi fare sul fornello di casa ed il pericolo "narcotizzante" ed "anestetico" lo hai giá individuato da solo...comunque di per sé il cloroformio non é infiammabile.
ATTENZIONE! Tutto questo é a solo scopo puramente educativo; senza una adeguata esperienza ed attrezzatura, si mette in gioco la propria vita e quella altrui.
Grande Elwood, non è che m'interessi più di tanto la produzione ma volevo una spiegazione reale sulla sostanza in questione.
Poi percarità, se è semplice da sintetizzare.. ben venga!
Continuerei il discorso sull'MDMA parlando prima degli effetti acuti poi di quelli cronici...
Effetti acuti
Gli effetti primari attribuibili al consumo dell'MDMA sono prevedibili e abbastanza consistenti tra chi ne fa uso. I più comuni effetti includono:
- Euforia
- Diminuita ostilità/ insicurezza
- Aumentata sensazione di intimità con gli altri
- Sensazione di empatia verso gli altri
- Abilità di discutere di cose che provocano ansietà con maggiore facilità
- Un forte senso di pace interiore e auto-accettazione
- Sensazione di pienezza interiore e chiarezza mentale
- Intensificazione dell'esperienza sensoriale, in particolare udito e tatto
- Inappetenza
- Ritenzione urinaria
- Midriasi (dilatazione anormale della pupilla)
- Aumento dell'energia fisica
- Aumento del battito cardiaco e delle pressione sanguigna
- Aumento della temperatura corporea
Altri effetti possono includere include:
- Lapsus della memoria a breve termine
- Trisma (tetano)
- Bruxismo (digrignamento dei denti involontario)
- Nistagmo (rapidi, introllabili movimenti dell'occhio)
- Diverse ore di inattività subito dopo gli effetti primari, talvolta accompagnata da euforia residua
- Un periodo di generale malessere in seguito agli effetti primari, normalmente che si risolve dopo alcuni giorni
- Visione leggermente confusa in seguito agli effetti primari, gradualmente risolta dopo un periodo di alcuni giorni
Complicazioni serie aumentate con tutta probabilità con la dose, gravità dell'ambiente, grado di attività fisica, e/o alcune interazioni tra droghe includono:
- Ipertermia (a causa di un ambiente rigido e/o mancanza di idratazione e/o riposa dopo attività fisica, di norma ballare)
- Disidratazione (a causa di un ambiente rigido e/o mancanza di idratazione e/o riposa dopo attività fisica, di norma ballare)
- Iponatremia (a causa del rilascio di ormone antidiuretico indotto dalla droga e/o un eccessivo consumo compensatorio di fluidi, una rara complicazione)
- Sindrome serotoninergica (sindrome iatrogenica causata da un eccesso di serotonina a livello cerebrale)
Effetti cronici
Gli effetti a lungo termine dovuti all'uso di ecstasy sono generalmente poco conosciuti, e la ricerca che è stata destinata per fornire risposte è ancora in grande misura inconclusiva. La prima preoccupazione è generalmente che ci possono essre conseguenze negative a lungo termine che sono provocate dai presunti effetti neurotossici della droga sui neuroni serotonergici. Alcuni studi successivi hanno anche mostrato che questo danno causa una maggiore tasso di depressione ed ansia, sebbene una volta smessa l'assunzione. In aggiunta a ciò, alcuni studi hanno indicato che l'MDMA può causare disabilità per quanto concerne memoria a lungo termine e cognizione. Molti fattori, tra cui il consumo di MDMA durante la vita di un individuo, la durata dell'astinenza tra gli usi, l'ambiente dell'uso, uso/abuso di più droghe, qualità della salute mentale, varie scelte di stile di vita, e predisposizioni a sviluppare depressione clinica ed altri disordini possono contribuire all'insorgere di varie possibili conseguenze sulla salute. L'uso dell'MDMA è stato occasionalmente associato con danni al fegato, eccessivo smalto sui denti, e (molto raramente) con un disordine di percezione associato al persistere di allucinazioni.
Così puramente a titolo informativo posto una probabile sintesi chimica:
La marijuana è una potente fonte di farmaci. Lo sostengono ricercatori dell'Università del Piemonte Orientale e dell'Università di Londra, che hanno sperimentato la marijuana come arma contro le infezioni batteriche resistenti agli antibiotici. Da tempo si sa che la Cannabis sativa contiene diversi principi attivi antibatterici, e non solo il delta-9-tetraidrocannabinolo, responsabile anche del suo effetto psicotropo. La loro attività è stata dimostrata da studi risalenti anche agli anni 50. Tuttavia la struttura chimica e le potenzialità nel trattare i batteri con resistenze multiple agli antibiotici non erano mai state analizzate a fondo.
Il lavoro dei ricercatori italiani ed inglesi, pubblicato sul Journal of Natural Products, si è concentrato invece sull'attività specifica di cinque diversi principi attivi estratti dalla pianta contro alcuni ceppi di staffilocco aureo responsabili di infezioni ospedaliere. Tutte le sostanze analizzate si sono dimostrate efficaci, in particolare contro un ceppo resistente ai fluorochinoloni e uno resistente alla meticillina, due importanti classi di antibiotici.
Della marijuana, vietata quasi ovunque nel mondo, si conosco già diversi effetti farmacologici, e altri sono allo studio. Nei paesi dove l'uso ai fini terapici è legalizzato, i pazienti che soffrono di AIDS o che seguono una chemioterapia, per esempio, possono usare i derivati farmacologici della Cannabis sativa per stimolare l'appetito o ridurre la nausea.
Vista anche la facilità con cui è possibile estrarre dalla pianta principi attivi privi di effetti sul cervello, gli autori dello studio propongono di studiarne più a fondo i possibili usi antibatterici. Ricordando anche che i meccanismi di resistenza incrociata tra piante e batteri sono scarsi, e che quindi la selezione di ceppi resistenti ad antibatterici basati sulla marijuana sarebbe più difficili rispetto ad altri tipi di farmaci. Inoltre suggeriscono di considerare l'uso di cannabinoidi anche in prodotti antibatterici a uso topico per l'igiene e la cura della pelle, quali saponi o cosmetici: un'alternativa potente, economica e sicura.
elwood illuminami
Oggi il mio prof di chimica stava enunciando le molecole a solubilità mista, con una testa apolare e l'altra polare, e ci ha fatto l'esempio che le molecole dei detersivi sono così.
Poi ci ha detto che le molecole di base dei detersivi sono tutte uguali e che quindi è inutile prendere una marca che costa parecchio tanto sono fatti tutti nello stesso modo.
Me lo confermi insimio dottore
Mmh... sul fatto che siano tutte uguali nutro dubbi se fosse così, non spenderebbero tanti soldi in R&D le varie aziende che fanno prodotti per la casa...
Direi più che altro che son simili le molecole... mi devo informare... ti dirò al più presto
PS: si dice esimio
insimio l'avevo coniato per te
aaah ochéi... onorato
non avevo compreso, pardon XD
feeko... insimio... neologismo tuo? equivale a...? son curioso...