Aprire un blog?
Aprire un blog?
Non dargli strane idee,Ti prego! :ris:Originariamente inviata da litha
se non ricordo male un blog lo ha gia'. mi sembra di averlo trovato mesi fa
I romeni sono ottimi badanti, operai, braccianti agricoli, disposti a fare lavori che molti italiani non amano più fare.
Fra gli immigrati si distinguono per la facilità con cui imparano l’italiano; ma anche, a giudicare dalle colf o dai vari idraulici e muratori romeni, per l’impegno che mettono nel lavoro, e per la buona opinione che ne hanno i «padroni» italiani.
Il mio commento istintivo, di fronte alla notizia del «raddoppio in tre anni» degli immigrati dalla Romania, consiste nel dire: grazie romeni, grazie!
Nella mia megavilla di Roma, al mio servizio, ne ho un centinaio i quali, quando cammino scalzo (perché a volte dimentico di indossare le mie pantofole griffate Louis Vuitton pagate 250.000 euro), si sdraiano a terra come un tappeto e mi consentono di passare sopra i loro corpi, per non sporcare i miei delicati e nobili piedi.
W dM
“Godo come una bestia”! esulta il Cavaliere dalla sua villa di Arcore, dove lo champagne scorre a fiumi e il caviale viene servito con maxi-cucchiai.
Al tavolo del Cavaliere una decina di persone, fra cui Emilio Fede e un Lele Mora come sempre vestito di bianco ma più abbattuto del solito, e alcune giovani donne del tipo decorativo, da rotocalco, ma per ora sconosciute. Il nano più popolare d’ Italia sembra appena uscito da un lifting. Capelli di un marrone compatto, camicia di seta blu con le maniche arrotolate e golfino di cachemire color cielo appoggiato sulle spalle. Dispensa sorrisi e gira addirittura tra gli amici come si fa a un matrimonio.
“Plastica? Nessuna plastica. Sono solo felice perchè finalmente è morto quel giornalistuccio chiamato Enzo Biagi”.
Berlusconi continua a sorridere: “Ad onor del vero mi aspettavo che tirasse le cuoia molto prima ma… pazienza, meglio tardi che mai”!
Circondato da belle donne, ragazze giovanissime in microgonne di jeans e trampoli di strass, fa il galante con tutte. A una giovinetta biondissima seduta su un sofà stringe vigorosamente la mano e con un inchino dice: “Complimenti per la sua bellezza”. Saluta Simona Ventura, strizzata come sempre in un apprezzato abito-bustino. Quando gli presentano l'esangue Eleonora Abbagnato, étoile del Teatro dell'Opera di Parigi e ultima bionda fidanzata in carica di Matteo Marzotto, in pantaloni da odalisca d'oro a vita bassissima e minuscolo reggiseno di jeans, chiede con un sorriso malizioso: “Non ha freddo?”.
Emilio Fede coglie l’ attimo, alza una coppa di Matusalemme e grida: “ Lunga vita a Silvio e morte a chi non gli lecca il culo”! Lo psiconano gongola e gli fa l’ occhiolino.
W dM
Montecarlo si sta sbizzarrendo per intrattenere al meglio e dare un caloroso benvenuto ai “mega-rich” di tutto il mondo che accorreranno nel Principato. Ha aperto il primo ristorante erotico della città.
Il ristorante erotico mescola prelibatissimo cibo: aragoste selvatiche di Alghero, caviale Almas (è contenuto in una scatola d’oro a 24 carati; è molto raro e costa 24.308 dollari al chilogrammo.
Viene servito freddo, appoggiato su ghiaccio in coppe di vetro e mangiato con un cucchiaino in madreperla e non d’argento, perchè ne altererebbe il sapore…) con spettacoli alla Moulin Rouge. Per intenderci: le cameriere, selezionatissime (sono talmente gnocche che gli tira persino ai nonnini che usano da tempo l’ uccello solo per fare la pipì), che servono il caviale a suon di frustino. Il locale può ospitare fino 230 persone. In cento metri quadrati di pareti rosse e viola gli avventori potranno gustare un pranzo completo per la “modica” cifra di 6.900 euro. Spettacoli compresi. Il realizzatore del ristorante a luci rosse si chiama indovinate come? Willy di Montecarlo! E non è nuovo a questo genere di locali. Lui garantisce che tutti usciranno soddisfatti dal suo ristorante. E come dubitarne? Buon cibo e belle donne difficilmente non vanno contro i gusti dei signori uomini.
E per voi poveri… pippe, pippe, hurra!!!
:smt040
WdM
L’Anti Willy.
Il fighetto milanese.
Ovvero come spendere (bene?) i soldi del papi.
In estate, si sa, tutto il mondo è paese: è impressionante, infatti, la quantità di connazionali che si incontrano in qualsiasi parte del mondo, da Ibiza al Brasile, da Mykonos alla Thailandia, da Londra a New York.
E se gli indigeni di queste mete turistiche affermano che, per quanto possa camuffarsi, l’italiano in vacanza si riconosce lontano un miglio, in primis perché è estremamente chiassoso, poi perché non mastica nessuna lingua straniera se non un inglese maccheronico, si può tranquillamente completare questa affermazione aggiungendo che ancora meno inosservato passa il fighetto milanese: è impossibile non riconoscerlo.
Bisogna certo premettere che, come ben noto, il classico fighetto ama trascorrere le sue vacanze in Costa Smeralda, preferibilmente a Porto Rotondo (“perché Porto Cervo, ormai, è diventata troppo commerciale”), ma non per questo disdegna altre località marittime (“in estate la montagna è out!”): potrete, quindi, incontrarlo in giro per il mondo, ovviamente, però, in posti che gli consentano di spendere almeno 1.000 euro a settimana (“perché spendere meno sarebbe da barboni!”).
In ogni caso, ovunque vi troviate, individuerete facilmente il nostro Ambrogino, innanzitutto dall’abbigliamento: indossa sempre una polo, il più delle volte di Ralph Lauren, un paio di mocassini senza lacci e un paio di calzini che, la plebaglia, ad occhio nudo, classificherebbe come scialbi e ridicoli, ma i più attenti modaioli riconoscono prontamente come Gallo.
Il nostro esemplare, poi, è sempre munito di due accessori: un orologio enorme, che abbaglia, meglio se un Rolex, e l’ultimo modello della Nokia, che fa foto, videochiamate, filmini e su richiesta anche una sega!
E il cellulare lo accompagna per tutta la durata della vacanza: il fighetto milanese, infatti, chiama continuamente il suo “papi” e la sua “tipa”, il più delle volte solo per far sentire alle (sventurate) persone che gli stanno accanto nel momento in cui telefona i racconti delle sue serate passate in disco (ovviamente nel privèe) , bevendo Champagne (Cristal, of course!) e scambiando due chiacchiere con un amico di vecchia data (“ho rivisto Zio Briatore: sempre in forma il ragazzo!”).
Già, perché ogni fighetto che si rispetti ha almeno un amico vip, o per lo meno dice di averlo…
Ma con che mezzo si sposta da una festa a un’altra?
Se la distanza glielo permette, il fighetto arriva nel luogo di villeggiatura direttamente con la sua Spider, o in ogni caso una macchina decappottabile, Z4 o SLK per citare le più comuni, presa in prestito dal garage del papi, e con questa si sposta da un locale all’altro, naturalmente parcheggiando davanti all’entrata per mostrare a tutti di essere il proprietario di quella vettura.
In alternativa, quando la meta è un’isola, ci arriva a bordo della sua “barchetta”, contornato da stangone di ogni provenienza, che a mala pena conosce, reclutate giusto per l’occasione, giusto per far rodere d’invidia il resto del popolo dei vacanzieri. In questi casi, il vero fighetto, per gli spostamenti, non prenota un motorino sul posto, ma si serve semplicemente del taxi, anche per andare a comprare il pane.
Infine, il vero fighetto non gira mai con soldi in contanti: per lui, infatti, ogni occasione è buona per sfoggiare la carta di credito, indipendentemente dal fatto che si trovi in un ristorante o al baracchino della spiaggia.
WdM
C'è chi fa vita da spiaggia (voi) e chi non scende mai dallo yacht (Noi Super Rich). C'è chi spende una fortuna nei locali da "billionari" (Noi Star) e chi passa le notti a caccia di vip (voi del mondo dei comuni mortali).
Apparentemente, l'Italia sembra un Paese di nababbi. Ti guardi intorno e vedi ville e mega yacht. Nei posti più chic il caffè costa 7 euro, un cappuccino 18, le camere sui 2 mila euro e le suite, quelle imperiali, 20 mila (a notte, naturalmente). Ma il meglio della “sweet life” si ha in Costa Smeralda, dove l'acqua è di un verde-azzurro che nemmeno ai Caraibi, i colori della terra sono un tuffo al cuore e c'è la più alta concentrazione di vip (Noi) e fan dei vip (voi), al metro quadrato. Un piccolo paradiso per soli abbienti creato oltre 40 anni fa dall'Aga Khan, oggi reso più accessibile (si fa per dire) dal proliferare di villette e casette in stile "neo-nuragico" nei dintorni di Porto Cervo (anche se i veri vip, da pronunciare vi ai pi, si rintanano a bordo dei panfili o nelle ville di famiglia). L'intera vita sociale della Costa d'oro è regolata da piccole regole non scritte, un su tutte: “Se devi chiedere quanto costa, è segno che non te lo puoi permettere”.
La scorsa estate l’ attrazione nel Porto vecchio è stata la barca del nobile plurimiliardario Willy di Montecarlo: si chiama WdM e vi sventola sopra una bandiera con il suo ritratto in oro zecchino. I turisti hanno fatto la fila con videocamere e bibita in mano per guardarlo. Quasi tutti gli sceicchi arabi (le barche più imponenti sono le loro) hanno fatto a gara per ormeggiare vicino al WdM. In rada c’ erano anche russi, americani e qualche vip nostrano. C’era anche il nuovo gioiello di Flavio Briatore, il Force Blu One e la barca dell'on. Daniela Santanchè, che faceva ginnastica pilates e tapis roulant “da Flavio” e scendeva solo per fare colazione all'Hotel Cala di Volpe. Più a largo, c'era il Baglietto di Roberto Cavalli, RC, un 42 metri dalla chiglia cangiante, dal viola al verde-blu. Poco distante, il Gin Tonic di Giuseppe Cipriani, figlio del mitico d Arrigo dell'Harry's Bar di New York, molto amico di Simona la battona (Ventura), un Benetti di 30 metri, e il 48 metri Insigna con a bordo Paris Hilton, di proprietà del fidanzato Paris Lazis, erede di una famiglia di armatori. Ma su tutte (è ovvio), spiccava il WdM, 105 metri, di proprietà di Willy di Montecarlo, con i suoi 80 membri di equipaggio. Una specie di villone galleggiante. E poi c’ erano yacht presi a nolo. Anna Falchi ex Ricucci a bordo del Sairam con la mamma Karina, e Simona la battona (Ventura), prendeva il largo su un 18 metri, Luce. Giusto per curiosità… volete sapere quanto costa affittare uno di questi bestioni? Si va dai 3.500 euro al giorno (senza Iva) per un Open di 17 metri (una specie di motoscafone), con 3 cabine, 3 bagni e 3 posti letto, fino ai 5.000 euro per un 25 metri da 8 posti letto (più 4 persone di equipaggio. Esclusi cambusa e carburante. Per gli yacht dai 40 metri in su il prezzo si calcola a settimana (da 45-50 mila euro), ma per fare un bagno al largo, con marinaio che ti viene a prendere in hotel, il prezzo è di 7 mila euro. Quelli che "vorrei ma-non-posso" optano per il gommone entro 40 cavalli (5 metri):bastano 150 euro al giorno e non c'è nemmeno bisogno della patente.
Voi popolo, ci guardavate (fisico sgraziato dentro il costumino pagato, 2 “eulo”, nel negozio cinese sotto casa, cappellino in testa anti-insolazione e cannetta da pesca in mano), dal bordo della vostra tinozza 3.70 mt in vetro resina.
W d M
falli ipù corti i racconti, xkè se no non ho manco la voglia di leggerli