Originariamente inviata da
Wittmann
Considerazioni Soggettivamente ragionevolissime, che però mancano (o evitano) il presupposto Oggettivo della vicenda: la violenza fisica nei confronti di una persona.
Che è sbagliata a prescindere da tutto.
Per questo tutta la costruzione traballa, perchè se si iniziassero a fare questi ragionamenti e distinguo (la violenza è sbagliata MA...il tizio ha sbagliato PERO'..sarei contro le aggressioni SE..ecc.) si finirebbe in una situazione in cui chiunque, ritenendo per un motivo o per l'altro un esponente di un parito politico "avversario" indegno, stupido, indecoroso o uno qualunque degli aggettivi che hai usato, potrebbe scusare o giustificare (o attuare) la violenza nei suoi confronti.
Mi fa schifo una situazione in cui qualcuno possa quasi essere quasi "legittimato" (nel senso di scusato, compreso, addirittura esaltato, non nel senso letterale) a spaccare letteralmente la faccia al politico di turno che odiano.
Mi piacerebbe sapere se negli altri paesi la gente reagirebbe così: per dire, avessero spaccato bush w, che era odiatissimo da tanti americani, gli esponenti democratici avrebbero detto che se l'era cercata, di non far la vittima, ecc.? La gente, anche quelli che non avevano votato per lui o che lo odiavano addirittura, sarebbe stata così contenta di vedere il proprio presidente ridotto in quelle condizioni?
Io non credo proprio.
Per la questione sicurezza, credo il problema sia a monte: se qualcuno decide di avvicinarsi a una folla a stringere mani, non è che i servizi segreti possono capire in anticipo chi allunga una mano per stringergliela o per mollargli un pugno. E' impossibile.