Io quando vedo stocoglione riemergere dall'auto -mettendosi in bella mostra con la bocca aperta per bene, cosìsivedebeneilsangue- ho un istinto omicida maligno degno di Hannibal u.u
Io quando vedo stocoglione riemergere dall'auto -mettendosi in bella mostra con la bocca aperta per bene, cosìsivedebeneilsangue- ho un istinto omicida maligno degno di Hannibal u.u
conoscente non milanese: Silvio, ma il Duomo di Milano è bello?
Berlusconi: sì, mi ha colpito
oggi mi sento immodesto
http://forum.fuoriditesta.it/topics-...-oggi-385.html
ironia a parte è ora che io articoli seriamente il mio pensiero.
non sono una persona violenta. sono una persona che è tendenzialmente molto contraria a metodi barbari per risolvere le cose. purtroppo però non riesco a provare alcun senso di dispiacere o di indignazione.
ci sono cose che mi indignano molto più della violenza. mi indignano il mancato decoro e la maleducazione, di cui la violenza è fondamentalmente figlia.
uno dei valori della civiltà che ci ha dato la vita è il decoro. una cosa a cui personalmente sono molto affezionata. io mi vergogno di essere rappresentata da una persona così indecorosamente piena di sè. da una persona che in un qualsiasi libro di satira sarebbe protagonista come immagine del contrario del capo di governo perfetto.
purtroppo la realtà è che a noi tocca quello, a noi italiani, figli dell'ignoranza. non ho mai negato di avere un credo politico profondamente radicato a sinistra, ma non ritengo ignoranti le persone di destra. anzi, talvolta sono persone che sanno argomentare al meglio le loro opinioni, sebbene da me non condivise.
per me invece berlusconi è l'incarnazione della demagogia, che, sarò una vecchia nostalgica dei classici, ma così diceva polibio a proposito dell'anakyklosis è così è, è la degenerazione della democrazia.
berlusconi rappresenta la degenerazione del potere dato al popolo. è lo spirito critico degli italiani che dorme, anzi, che è in coma.
non godo nel vedere la violenza. quando ho visto l'uccisione di saddam hussein non ho approvato, nonostante il vero senso di disgusto che provavo verso quel dittatore, e verso qualsiasi sorta di dittatura.
quello che va oltre la risata, GOLIARDICA, perché diciamolo, la risata è goliardica, non me ne frega un càzzo di quello che succede a quel tizio, è la rabbia per il decoro mancato. perché è un uomo che insiste a dare un tristissimo spettacolo di sé, non nascondendosi sotto una giacca, ma mostrandosi come santo martire pieno di sangue.
a che pro fingere dispiacere? lì per lì scommetto che il sorriso è scappato a tutti. nel mio caso è stato una sana grassa risata goliardica. e ripeto che normalmente ci avrei riso su, e avrei pensato, col senno di poi, con la riflessione che segue alla risata "uh poverino". ma l'indecoroso silvio non perde tempo per dar spettacolo di sè. e io, di fronte a una persona così cinica, per una cosa così poco grave, come posso dispiacermi?
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
Ho già espresso che non sono questi i mezzi per dare libertà ad un Paese .
La violenza è solo becera e fine a se stessa . Gli anni 70 me li ricordo bene ...
PierPaolo Pasolini diceva che i veri sofferenti erano i poliziotti che prendevano le bastonate e non quelli che le davano per contestare .
Il caso in esame però è molto singolare.Ci sono aspetti molto strani su cui riflettere :
La sicurezza era organizzata ,forse dai Puffi , dato che era approssimativa con delle falle enormi ! Altro che lo squarcio dell' Iceberg nel TITANIC
Richiamo all memoria il caso di Piazza San Pietro quando attentarono alla vita del Papa e Dallas ..In etrambi i casi gli attentatori sembravano sempre degli invasati ed uno non ha mai parlato perchè è morto prima che potesse farlo .
Il tutto mi riesce di difficile analisi . Le esperienze passate dovrebbero insegnarci qualche cosa ...O no ?
Considerazioni Soggettivamente ragionevolissime, che però mancano (o evitano) il presupposto Oggettivo della vicenda: la violenza fisica nei confronti di una persona.
Che è sbagliata a prescindere da tutto.
Per questo tutta la costruzione traballa, perchè se si iniziassero a fare questi ragionamenti e distinguo (la violenza è sbagliata MA...il tizio ha sbagliato PERO'..sarei contro le aggressioni SE..ecc.) si finirebbe in una situazione in cui chiunque, ritenendo per un motivo o per l'altro un esponente di un parito politico "avversario" indegno, stupido, indecoroso o uno qualunque degli aggettivi che hai usato, potrebbe scusare o giustificare (o attuare) la violenza nei suoi confronti.
Mi fa schifo una situazione in cui qualcuno possa quasi essere quasi "legittimato" (nel senso di scusato, compreso, addirittura esaltato, non nel senso letterale) a spaccare letteralmente la faccia al politico di turno che odiano.
Mi piacerebbe sapere se negli altri paesi la gente reagirebbe così: per dire, avessero spaccato bush w, che era odiatissimo da tanti americani, gli esponenti democratici avrebbero detto che se l'era cercata, di non far la vittima, ecc.? La gente, anche quelli che non avevano votato per lui o che lo odiavano addirittura, sarebbe stata così contenta di vedere il proprio presidente ridotto in quelle condizioni?
Io non credo proprio.
Per la questione sicurezza, credo il problema sia a monte: se qualcuno decide di avvicinarsi a una folla a stringere mani, non è che i servizi segreti possono capire in anticipo chi allunga una mano per stringergliela o per mollargli un pugno. E' impossibile.
Se i Repubblicani avessero detto che uno squilibrato ha spaccato la faccia a Bush per colpa dei Democratici, penso proprio che le reazioni dei Democratici non sarebbero state assai differenti da quelle di Di Pietro, dalla mia, ecc. E non dimentichiamoci che Bush non ha mai chiamato "morons" i suoi non-elettori.
Le reazioni sono state anche precedenti alle "accuse" di quel tipo, non è certo quella la questione.
E secondo me ti sbagli, in un paese normale una persona dovrebbe trovare ben poco da ridere o godere se il proprio presidente venisse pestato.
E gli esponenti politici avversari non farebbero discorsi di quel tipo.
Non è scivolato su una buccia di banana, in una democrazia normale non è ammissibile un discorso "ll'aggressore ha un po' sbagliato PERO'/MA/SE LUI ha fatto/detto/non fatto/ecc. ..". Nel momento in cui si dice "si ma.." è già troppo, è aprire uno spiraglio a comportamenti oggettivamente intollerabili. Perchè dire oggi "si ma" vuol dire ammettere che domani uno potrà prendere a calci in culo bersani/dipietro/chiunque altro e io potrò, facendo considerazioni personali più o meno condivisibili, dire "ha fatto bene, godo, doveva ammazzarlo, ha sbagliato ma è colpa sua che l'ha provocato, ecc.".
Non funzionano così' le cose in un paese civile..non possono funzionare così.Molto semplice.