il racconto del ragazzo aggredito
«Mi ha picchiato uno con le basette»
Francesco, 17 anni, liceale di sinistra: costole fratturate
Gli amici: agguato opera dei neofascisti
NAPOLI — «Sono uscito da scuola e un ragazzino nel cortile ha detto: 'eccolo, è lui'. E poi: 'posso dirti una cosa?'. E sono stato circondato da sei persone, tutti gli altri sui 25-30 anni. Ave*vo subito capito le loro intenzio*ni e ho urlato per chiedere aiuto. Ma mi hanno immediatamente buttato a terra e preso a calci, pu*gni e cinghiate. Non conoscevo nessuno di loro. Ma nel gruppo mi è parso di riconoscere due tizi già visti nei video di CasaPound su Youtube, uno grassoccio con le basette ed uno piccoletto». Francesco, 17 anni, rappresen*tante studentesco al Margherita di Savoia, è un tipo minuto. E ne ha prese tante. Ottava costola fratturata in tre punti e ecchimo*si dappertutto, due più vistose in testa. L’aggressione si è consumata ieri pomeriggio all’uscita della scuola in salita Pontecorvo, poco dopo le 14. La bidella ha chiama*to la polizia e Francesco è stato soccorso e accompagnato al Vec*chio Pellegrini da una insegnan*te. Assai malconcio.
Ma quando la Tac ha dato i risultati sperati è stato dimesso, in serata, con 30 giorni di prognosi. «È gravissimo che l’abbiano picchiato in qualità rappresen*tante studentesco di sinistra» si sfoga il padre, Luigi, di mestiere pompiere, quando lo mette in macchina per portarlo a casa. È il poliziotto Antonio Sbordone, il dirigente della Digos di Napoli, ad occuparsi direttamente del «caso», ad ascoltare il ragazzo in ospedale. Un ragazzo sì «attivo» in qualità di rappresentante di si*nistra nella sua scuola e nel coor*dinamento studentesco — con la scuola ha preso parte anche alla manifestazione di Materdei con*tro l’occupazione dell’ex conven*to del Comune ad opera dei mili*tanti di CasaPound — ma non è certo una «testa calda» per la po*lizia politica. E le indicazioni prendono una piega precisa. «Si faranno verifiche su Casa*Pound ed i suoi capi — dice Sbor*done — d’altronde non c’è solo l’impressione del ragazzo, ma è supportata da diverse testimo*nianze ». L’antefatto, racconta lo stesso Francesco, sarebbe maturato du*rante un’assemblea studentesca al Margherita di Savoia «quando in qualità di rappresentante ho invitato un ex partigiano del*l’Anpi per commemorare le Quat*tro Giornate». A scuola sono apparse scritte fasciste, come, tra le altre, un enorme «Dux Nobis » all’ingres*so, dove è stato pestato. Successi*vamente Francesco era a Mater*dei a manifestare «contro il razzi*smo e l’intolleranza» proprio in questi giorni. Subito dopo l’ag*gressione ed il ricovero un centi*naio di persone — studenti e mi*litanti della Rete contro il razzi*smo — hanno manifestato da*vanti a Palazzo San Giacomo chie*dendo di essere ricevute dal sin*daco.
Le indicazioni emerse dalle indagini e oggetto di verifica qui vengono urlate contro il Comu*ne «connivente» con «la presen*za di un gruppo dichiaratamente neofascista in una struttura pub*blica a Materdei: 'fascisti del ter*zo millennio', ora sappiamo co*sa vuol dire», protestano. E sta*mane ci sarà una nuova manife*stazione presso l’ex convento oc*cupato promossa dalla Rete napo*letana contro il neofascismo, il razzismo e il sessismo . Il sindaco Iervolino fa ricevere i manifestan*ti dall’assessore Mola, ma com*menta in un comunicato: «Nes*sun atto di violenza è ammissibi*le nella nostra città. L’assalto con*tro uno studente del Margherita di Savoia è un atto vile e l’ammi*nistrazione non potrà non reagi*re, esprimendo inoltre la massi*ma solidarietà a chi ha subìto la violenza. Invitiamo peraltro chi ha subito a denunciare tutto alle forze di polizia che certamente sapranno, con equilibrio e pru*denza, accertare la veridicità dei fatti». Ecco le altre reazioni. Il consiglio d’Istituto del liceo Mar*gherita di Savoia esprime all’una*nimità «il proprio sdegno per la vile aggressione da parte di sei giovani, presumibilmente appar*tenenti ad organizzazioni eversi*ve, ai danni di un nostro allievo componente del consiglio stes*so ».
«Il consiglio — prosegue la nota — chiede alle autorità di si*curezza e alle istituzioni demo*cratiche cittadine di adoperarsi per assicurare alla giustizia gli au*tori di tale episodio e garantire un’adeguata vigilanza per scon*giurare in futuro analoghi atti». La Rete che in questi giorni sta manifestando per la liberazione dell’ex convento di Materdei insi*ste sulla «natura squadrista di questo gruppo che fa parte di un’organizzazione nazionale pro*tagonista di innumerevoli episo*di del genere proprio contro gli studenti, gli immigrati, gli omos*sesuali » e «parte di un fenomeno in preoccupante crescita», dico*no, contando con le stime del*l’Osservatorio democratico, ne*gli ultimi 3 anni, «329 aggressio*ni, 161 atti vandalici-danneggia*menti inneggianti al nazifasci*smo, 99 attacchi a sedi di centri sociali, partiti, sindacati e Anpi, 3 vittime per mano di naziskin (Dax, Biagetti e Tommasoli)» e «non è possibile tollerare — con*cludono — che questo fenome*no attecchisca anche a Napoli». I consiglieri comunali di sini*stra Francesco Nicodemo e Fran*cesco Minisci pure commentano «il pestaggio, vile attacco di chia*ro stampo fascista e squadrista» esprimendo «sostegno» allo stu*dente. «Purtroppo — polemizza*no con l’opposizione — aveva*mo più volte denunciato il clima pesante di questi giorni e ravvisa*to un chiaro problema di ordine pubblico mentre gli esponenti del Pdl invece di sorreggere le no*stre denunce hanno irresponsa*bilmente sottovalutato la questio*ne, ma bisogna porre fine a que*sto clima da anni Settanta con l’immediato intervento del pre*fetto e del questore».
E l’assessore regionale alla pubblica istruzione, Corrado Ga*briele, si dice «davvero preoccu*pato »: «Se un ragazzo che manife*sta a favore dei valori fondanti della nostra Carta Costituzionale viene picchiato ferocemente nel perimetro della propria scuola, ci troviamo di fronte ad un fenome*no incontrollabile e pericoloso, pertanto invito il questore a per*seguire con determinazione que*sti malviventi; e se, come ascol*tiamo in queste ore, gli autori di questo vile gesto sarebbero gli at*tivisti di CasaPound che occupa*no lo stabile di Materdei, avrem*mo un ulteriore motivo per libe*rare immediatamente l’immobi*le ».
Luca Marconi
07 ottobre 2009
http://corrieredelmezzogiorno.corrie...l?fr=correlati
Dove andremo a finire