SALUTE | Napoli – Inaugurato oggi a Napoli il "Presidio ospedaliero veterinario per animali senza padrone", dell'Asl Napoli 1. Costato 1 milione e 700mila euro (dei quali 500mila sono finanziati dalla Regione e 110 mila dal ministero della Salute), l'ospedale si trova all'interno del Frullone, in via Rocco di Torrepadula, in una moderna struttura di 1100 metri quadri nella quale lavorerà un team di 40 professionisti per curare, 24 ore su 24, fino a 100 cani e gatti randagi e per monitorare le malattie trasmesse dai volatili. Il "Policlinico" per animali è dotato di due sale operatorie, della terapia intensiva, di gabbie per la degenza, di un laboratorio di analisi e persino di una tac e della radiologia (per queste ultime sono stati spesi appena 16mila euro per riparazioni, in quanto si tratta di macchinari dimessi da altri ospedali dell'Asl Napoli 1).
"E' davvero una bella iniziativa - ha commentato Antonio Bassolino, presidente della giunta regionale della Campania intervenuto all'inaugurazione - si tratta del primo ospedale pubblico per animali d'Italia e per di più la struttura è collegata all'università. Qui si cureranno gli animali, ma si farà anche ricerca scientifica. L'intera struttura del Frullone sarà recuperata e riqualificata. L'ospedale veterinario è un presidio di civiltà - continua il governatore della Campania - dove si affronta il randagismo nel modo più giusto, tenendo conto delle esigenze di igiene e di sicurezza dei cittadini e tutelando il diritto alla vita e al benessere degli animali".
"La struttura non sarà solo il punto di riferimento per Napoli, ma per tutto il centro sud - sottolinea Angelo Montemarano, assessore alla Sanità della Regione Campania - l'ospedale veterinario, infatti, lavorerà in sinergia con la facoltà di Veterinaria, che manderà qui i suoi medici per specializzarsi, ma anche con l'istituto zoorofilattico". "L'attività di assistenza è rivolta a cani e gatti randagi - spiega Giovanni Di Minno, manager dell'Asl Napoli 1 - ma un occhio particolare è rivolto anche alle malattie potrebbero essere trasmesse dai volatili ad altri animali o persino all'uomo: ornitosi e aviaria. In programma c'é di riqualificare sempre più la struttura e potenziare la ricerca". "Il progetto di costruire questo tipo di struttura è la conseguenza del fenomeno del randagismo - spiega Vincenzo Caputo, coordinatore dell'area veterinaria dell'Asl Napoli 1 - dal '99 abbiamo effettuato una sterilizzazione di 15mila animali impedendo la nascita di circa 150mila altri potenziali randagi. Oggi a Napoli nei canili ci sono solo 800 animali, quelli incompatibili con il territorio. Abbiamo effettuato 20mila ricoveri, e questi animali sono iscritti all'anagrafe della regione". "In Campania nel 1997 c'erano 250mila randagi - ha detto Sergio Papalia, della direzione generale Servizi Veterinari del ministero della Salute - in tutta Italia erano circa 800mila. Oggi grazie alle campagne di sterilizzazione nella regione ce ne sono appena 60mila".
"Mi fa piacere - ha rilevato Bassolino - che l'attività di sterilizzazione degli animali sia cominciata grazie ad una mia ordinanza come sindaco di Napoli a metà degli anni Novanta. La prima delibera del genere in Italia". Il pronto soccorso è assicurato da un servizio di ambulanza, già attivo da alcuni anni, l'accesso alle prestazioni, invece, avverrà attraverso il coinvolgimento delle pubbliche autorità - carabinieri, polizia di stato e municipale, centralini della Asl Napoli 1 - che provvederanno ad attivare i competenti servizi veterinari per le più idonee procedure di soccorso, anche con l'ausilio delle associazioni di volontariato animaliste. La Regione Campania, che ha cofinanziato l'iniziativa, garantirà una parte dei posti disponibili nell'ospedale ad altre aziende sanitarie che non riescono ancora a garantire assistenza e cura agli animali senza padrone. Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte il presidente della Provincia Dino Di Palma, gli assessori Emilio Borrelli e Gennaro Nasti.