Originariamente inviata da _mOuSeLi_
La maggior parte delle persone festeggiano per mangiare in compagnia della famiglia,
cene e pranzi di 7 portate. Alla faccia di Cristo e della fame nel mondo .
Business.
Non si aspetta il Natale per vedere le lucine per strada (altro spreco indicibile)
e per fare shopping con la tredicesima?
Perchè l'ho letto ora, ma era comunque una cosa che volevo dire anch'io.
Non voglio contraddirti, anche perchè hai ragione sulle usanze, però dato che sono entrate nel calendario grazie al cristianesimo a mio parere mi sembrerebbe stupido che un praticante di un'altra religione ma soprattutto un ateo possa pretendere di ricevere vantaggio dalle usanze cristiane.
Di conseguenza, appunto, se il crocefisso in qualche modo dà noia agli atei o ad altre religioni e deve essere rimosso io vedo dannose anche le feste cristiane.
La stessa cosa faccio anch'io ad ogni festa, ma non per questo significa mangiare alla faccia di cristo.
Prima di tutto l'aniversario della sua nascita è una gioia, quindi si può benissimo festeggiare.
Riguardo alla fame nel mondo non devono di certo pensarci persone come noi che sono solo borghesi, che ci pensino questi politici craniolesi ingiustamente pieni di soldi invece di perdere tempo con i crocefissi, dato che se pensano prima agli affamati con i crocefissi nelle aule non muore nessuno.
Noi più che dare vestiti usati al bidone della caritas e altre piccole donazioni altro non possiamo fare, non puoi fare dei pranzi festivi dei cattolici una colpa.
Non esattamente, le lucine per me potrebbero anche non esserci, però ci sono.
Ed in quanto ai regali, se ti dicessi cosa ho ricevuto per natale l'anno scorso non ci crederesti, quindi è inutile pensare ai cristiani come a dei consumisti che se ne sbattono degli affamati, perchè fidati di me facciamo già di più noi cattolici per il terzo mondo di quei mentecatti che pensano a togliere i crocefissi per arroganza, perchè ci vedo solo arroganza in questa decisione.
La decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, all’unanimità, ha ritenuto l’esposizione nella scuola del Crocifisso in contrasto con la convenzione dei Diritti dell’Uomo. Punto e basta.
Non si voleva sottovalutare la importanza delle Religioni, al contrario si vuole assicurare la tutela di ogni diritto religioso. L’Europa, con il voto unanime dei Giudici, ci scuote, a mio avviso, positivamente. Penseremo, anche in questa occasione, che la Corte di Strasburgo sia un covo di Giudici “rossi”?
Articolo di don Andrea Gallo pubblicato su La Repubblica Genova il 6 novembre 2009
L’Italia è percorsa dall’ossessione identitaria.
La Libertà religiosa non può non tener conto del rispetto del pluralismo.
I Padri fondatori dell’Europa, tra i quali i cattolici Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer, mai cedettero alla tentazione di ancorarla a “radici cristiane” nel 1950.
La loro intuizione profonda era quella, in cui si voleva unificare l’Europa, intorno all’eguale diritto di tutti e di ciascuno.
Un Europa interetnica, interreligiosa, laica.
Questa è la strada maestra. Riflettiamo profondamente, non stracciamoci le vesti. Liberiamoci da argomenti strumentali.
Il Crocifisso non è un’icona culturale.
Il Cristo Gesù per i credenti, è il Salvatore di tutti e non è sicuramente un simbolo di Divisione.
Anche il fronte “laico commetterebbe un gravissimo sbaglio, servendosi del Pronunciamento per rilanciare una incivile campagna anticristiana.
In questi giorni rispunta l’uso politico della religione cattolica e dei suoi valori. Mussolini soleva dire:“sono cattolico e non cristiano”.
Ci si butta nell’opportunità feconda per guadagnare consensi in una triste stagione dove vince la frammentarietà culturale e etica e le tentazioni identitarie. Vaghe e localistiche.
In tempi postcristiani la religione “trionfa” soprattutto come risorsa identitaria ed etica che la rende più facile preda di forze politiche che vogliono sfruttarla a proprio vantaggio elettorale.
Gesù ha voluto una comunità di seguaci inserita nella “Città” in cui sono “principi irrinunciabili” il perdono, l’amore dei nemici, il servizio agli altri, l’accoglienza, la solidarietà, l’Amore, il Martirio.
Al Cristianesimo servono testimoni non testimonial. Mi chiedo frastornato: come mai così tanto zelo nel difendere il “Crocifisso” nelle scuole non si estende ai nove milioni di poveri, ai precari, ai senza lavoro, ai “senza identità, ai senza casa, ai migranti, ai “Clandestini”, ai Detenuti, alla salute di tutti.
Credo sia l’occasione di porsi domande serie, almeno all’interno delle Comunità Cristiane. C’è autentica conoscenza del fondamento storico della Fede Cristiana in Cristo risorto?
Il Cuore del messaggio Cristiano ha ben poco a che fare con giochi di potere, interessi economici,meschinità travestite da nobili parole, impunità, arroganza,xenofobia,omofobia, razzismo.
La buona “notizia” che può destare la Fede non è affidata a un libro o una pellicola, a professioni ipocrite, ad un crocifisso, ma a Uomini e Donne in carne e ossa : è la “vita” dei Cristiani che deve essere un racconto credibile del Vangelo, un racconto che nessuna “crociata” può sconfessare.
Solamente riconoscendo la pluralità dei valori presenti anche nella Società non cristiana che si può stare nella storia e tra gli Uomini secondo lo Statuto evangelico.( I lettera a Diogneto).
Continueranno i ricorsi, le grida ,le sceneggiate.
C’è una gara per esibirsi “chierichetti” nei confronti dei Vescovi. Non ci credo proprio: l’emergenza grave non è la sentenza del “crocifisso”negato.
Nel mio iter scolastico, dall’asilo al Nautico, il crocefisso era scortato a destra dal Re Vittorio Emanuele III e a sinistra dal Duce.
L’Emergenza gravissima è la tenuta democratica del Paese intero. Termino citando un passaggio del Card. Dionigi Tettamanzi, all’Omelia del 1 novembre al Campo della Gloria del Cimitero monumentale di Milano letta dal Mons. Gianfranco Bottoni.
Parlando dell’Italia di oggi dice: “Al di là delle diverse e opinabili diagnosi, c’è il fatto che oggi molti, forse i più, non si accorgono del processo, comunque in atto, di morte lenta e indolore della Democrazia, del processo che potremmo definire di progressiva “eutanasia” della Repubblica nata dalla Resistenza antifascista.”
Non mi preoccupa come finirà l’applicazione del Regio decreto del 1924 che introduceva il “crocifisso” nelle Aule scolastiche.
Vorrei mantenere lucidità di giudizio per concludere che questa sentenza può aiutare tutti a comprendere meglio i segni dei tempi, lo ripeto, in cui la difesa della libertà religiosa non può non preoccupare, con tutto il cuore laico, cristiano il rispetto del pluralismo, e soprattutto può stimolare a vincere le “paure” per affrontare una riflessione più profonda sulla convivenza tra i diversi, considerando la ricchezza, un Bene e un valore proprio questa sua alterità.
Ripartiamo da capo con Umiltà, ogni mattina, davanti alla Croce.
Il Cristiano è abitante della Polis (è un diritto, ma anche un dovere) mentre ha la Sua Cittadinanza nei cieli.
Ecco la Profezia della Fede cristiana.
Genova, 5 novembre 2009
Adesso, dato che hai sollevato la questione della fame nel mondo dimmi se hanno fatto bene a togliere i crocefissi INNOCUI e fanno bene a fregarsene dei paesi sottosviluppati, dato che oltretutto loro sono pieni di soldi ma lavorano per modo di dire.
no no te la devi proprio ripassare .....ti dice niente "breccia di porta pia" o "presa di roma"
Ma che c'entra?
Allora non arrestiamo i ladri e gli assassini perchè in Etiopia c'è una guerra che va avanti da vent'anni?
Anche perchè ormai il simbolo del natale è Babbo Natale...
La Chiesa, la Destra e la Sinistra si sono schierati a favore del crocifisso.
Soprattutto la Chiesa dovrebbe provvedere a fare beneficienza.
E i governi dovrebbero fare in modo di sensibilizzare i popoli :
per limitare i consumi per rivedere il 'modo di vivere'.
Invece si preoccupano di sostenere un pezzo di legno in nome di cosa?
Di Cristo? Della nostra cultura (?) ?
In nome di cosa?
E VOI state sostenendo le loro cause.
Svegliatevi.
Prima di tutto la questione della fame nel mondo l'ha sollevata lei.
Allora non arrestiamo i ladri e gli assassini perchè in Etiopia c'è una guerra che va avanti da vent'anni?
E un crocefisso in un'aula non è un ladro, tantomeno un assassino, adesso quello che sta esagerando sei tu.
Dico solo che quei tali sono buoni solo a fare cavolate inutili, perchè questa è una cosa inutile, ma di chi ha davvero bisogno se ne fregano nonostante il loro patrimonio spropositato.
E scusa ma mi fa proprio schifo vedere oltretutto in tv i comunicati che richiedono a noi poveri borghesi di sostenere quelle povere popolazioni, quando anche noi siamo sull'orlo di una crisi economica c'entra con il discorso, perchè se ci pensassero quei tali alle popolazioni povere non avrebbero motivo di pubblicizzare a noi le richieste, ma a quanto pare è più facile fare una cazzata in nome del risparmio. (risparmio loro, perchè poverini, hanno paura di veder scendere il capitale...)
stimo con tutto me stesso la persona di Don Gallo. così ragiona un cristiano, un seguace di cristo e dei suoi dettami.
non come tutti gli altri cattolici impauriti.
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