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Rifiuti, Italia bocciata dalla Corte europea

  1. #1
    FdT svezzato
    Iscrizione: 23/10/2004
    Messaggi: 211
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    Predefinito Rifiuti, Italia bocciata dalla Corte europea

    Nel giorno in cui la Corte di giustizia dell'Unione europea condanna l'Italia per il mancato recepimento di una direttiva sugli inceneritori che risale a ben quattro anni fa, arrivano anche i dati sulla produzione di spazzatura pro-capite: ogni italiano ha prodotto in media 2,13 tonnellate di rifiuti nel solo anno 2002.
    Sono sempre meno, è vero, quelli che finiscono in discarica (in cinque anni sono passati dal 74,4 per cento al 53,5 per cento del totale). Ma la raccolta differenziata cresce ancora troppo lentamente, ed è ben lontana dal raggiungere gli obiettivi fissati dal decreto Ronchi nel 1997.

    E' il panorama che emerge dal Rapporto annuale realizzato dall'Apat (Agenzia per la protezione dell'ambiente) e dall'Onr (Osservatorio nazionale rifiuti), presentato oggi a Roma alla presenza del ministro dell'Ambiente Altero Matteoli.



    Differenziata. Nel 2003, la raccolta differenziata ha toccato quota 6,4 milioni di tonnellate (con un incremento del 2,3 per cento rispetto al 2002) ma, come sottolinea il ministro dell'Ambiente, la quota nazionale del 21,5% "è troppo bassa per poterci dire soddisfatti".
    Nella classifica per aree geografiche, solo il Nord (con il suo 33,5% di rifiuti avviati alla raccolta differenziata nel 2003) sfiora l'obiettivo di legge del 35 per cento. Seguono il Centro (17,1 per cento) e il sud (appena il 7,7 per cento). In testa alla classifica regionale si collocano Veneto e Lombardia, dove si toccano rispettivamente quota 42 e 40 per cento.

    Discariche. Il ministro Matteoli ha poi salutato favorevolmente il netto calo del ricorso alla discarica, "la forma di smaltimento più dannosa per l'ambiente perché insidia l'integrità ambientale del suolo e del paesaggio, e crea il grave rischio d'inquinamento delle falde".
    Per Matteoli, la svolta decisiva in questo senso arriverà quando diventeranno vincolanti gli obiettivi del decreto legislativo 36/2003, di recepimento della direttiva comunitaria proprio in materia di discariche.

    Norme Ue. Ma proprio oggi la Corte di giustizia dell'Unione Europea ha condannato l'Italia per il mancato recepimento della direttiva europea 2000/76 sull'incenerimento dei rifiuti. Una norma tesa a prevenire e ridurre, per quanto possibile, l'inquinamento dell'atmosfera, dell'acqua e del terreno provocato dall'incenerimento dei rifiuti e di limitare i rischi che ne derivano per la salute. La norma avrebbe dovuto essere recepita all'interno della legislazione italiana entro il 28 dicembre 2002; l'Italia non ha contestato l'inadempienza, cioè il fatto di non avere emanato le disposizioni necessarie, o almeno di non averle comunicate a Bruxelles.

    Termovalorizzatori. Intanto oggi, nel suo intervento a Roma, Matteoli ha sottolineato che sono ancora troppo pochi i rifiuti avviati alla termovalorizzazione: in Italia siamo a quota 9,3% di rifiuti inceneriti con recupero di energia nel 2003, contro il 18% della media europea nel 2001.
    In proposito, Matteoli si è detto certo che i tempi siano maturi per sfrondare il campo da false convinzioni. "I termovalorizzatori - ha affermato - sono la soluzione ai casi di reale emergenza. Sono impianti con innovazioni tecnologiche che rendono innocue le emissioni in atmosfera, contrariamente a quanto spesso contestato dai cittadini".

    Un mucchio grande come l'Elba. "Gli italiani - ha sottolineato Matteoli - producono meno rifiuti urbani dei loro vicini europei" (524 chilogrammi per abitante italiano nel 2003, rispetto ai 560 per cittadino europeo nel 2001). Ma quanti rifiuti produce il paese nel suo complesso? Secondo i dati presentati da Massimo Ferlini, presidente dell'Osservatorio nazionale, i rifiuti speciali accumulati in un anno sono 55 milioni di tonnellate, quelli solidi urbani 30 milioni: quanto basterebbe a riempire di sacchi ogni due anni l'intera isola d'Elba. in otto anni, dal 1995 al 2003, la produzione degli urbani è cresciuta del 20,2%. E dei 30 milioni di tonnellate attuali, sono almeno 5 quelli considerati pericolosi.

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  3. #2
    FdT svezzato
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 170
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito

    E ci si stupisce? Cavoli qui come propongono di fare un termovalorizzatore scattano proteste per mesi....e allora mangiateveli i rifiuti visto che non si sa più dove metterli....anzi addirittura li vendiamo in germania che loro con i nostri rifiuti ci fanno energia elettrica. :twisted:

  4. #3
    FdT svezzato
    Iscrizione: 23/10/2004
    Messaggi: 211
    Piaciuto: 1 volte

    Predefinito

    Giusto. 8)

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